SITO TURISTICO www.ot-arras.fr
UFFICIO TURISTICO Place des Héros (piano terra dell'Hotel de Ville)
La parola italiana "arazzo" deriva per estensione dal nome della città francese di Arras, capoluogo del dipartimento Pas-de-Calais.
Il primo insediamento della zona si deve alla tribù belga dei Atrebati che fondò Nementacum.
I romani poi la chiamarono Atrebatum.
Nel IX secolo si ebbero incursioni vichinghe.
Nel 990 si menziona Arras come tappa della via Franchigena, percorso compiuto da Sigerico di Canterbury per recarsi a Roma a prendere il Pallio dal Papa Giovanni XV.
Nel X secolo fece parte della Contea di Fiandra, e nel XIII secolo appartenne alla Contea d'Artois.
Fu un centro importante per la cultura e la letteratura di trovieri e menestrelli.
Nel XIV e XV secolo divenne un importante e ricco centro laniero e della produzione degli arazzi, che adornavano le pareti di ricchi palazzi, castelli e di numerose chiese.
arazzo raffigurante S.Vaast |
Gli arazzi venivano prodotti dalla collaborazione di artisti disegnatori di "cartoni" e da artigiani capaci di tesserli con telai orizzontali (a basso liccio) o verticali (ad alto liccio).
Le materie prime erano le sete provenienti dall'Italia, i fili dorati e argentati che venivano da Cipro o le lane prodotte ad Arras.
I disegni erano chiamati gotici per il tema fiabesco e lo stile elegante.
Il più antico arazzo che si è conservato, le "Storie dei S.S.Piat ed Eleuterio", risale al 1402, ed è stato fatto per la cattedrale di Tornai.
La più grande collezione di arazzi di Arras, più di cento esemplari, si trova nel Castello di Wawel a Cracovia, in Polonia.
arazzo del Museo delle Belle Arti |
Durante la guerra dei 100 anni con il Trattato di Arras finisce l'alleanza anglo-borgognona.
Nel 1477 i francesi occuparono la città.
I cittadini di Arras fedeli ai borgognoni, li scacciarono, provocando le ire di Luigi XI che assediò la città e rase al suolo le sue mura.
Gli abitanti furono deportati, e furono rimpiazzati da genti di tutte le regioni del regno.
La città fu poi ceduta agli Asburgo e poi ai Paesi Bassi spagnoli.
Venne ricongiunta alla Francia nel 1654.
Durante la prima guerra mondiale venne bombardata aspramente, avendo preso i tedeschi posizione sulle sue colline.
Gli inglesi e i neozelandesi scavarono dei tunnel dal centro della città per superare e prendere alle spalle il nemico tedesco.
Sotto Arras ci sono 35km di sotterranei (visita dai sotterranei dell'Hotel de Ville), i più antichi dei quali sono medievali.
Sono serviti come stalle, cantine, rifugi e magazzini per le munizioni durante le guerre mondiali.
Place des Héros vista dal Beffroi |
Due grandi piazze costituiscono il cuore di Arras: la Grand'Place e la Place des Héros.
Entrambe le piazze erano il luogo dei vecchi mercati e delle antiche fiere.
case sulla Grand'Place |
La Grand'Place è attorniata da 155 case in stile fiammingo del XVII/XVIII secolo.
La forma delle case è la stessa, differiscono per i pignoni e le sculture che le adornano.
Un colonnato di 345 colonne di arenaria corre lungo il perimetro della piazza uniformandola.
A mia opinione, il parcheggio e il passaggio delle macchine deturpa la bellezza architettonica della piazza, che non si può ammirare nella sua interezza.
colonnato de la Grand'Place |
Grand'Place |
Grand'Place by night |
La Place des Héros o Petite Place, è praticamente collegata alla Grand'Place da una breve via (rue de la Tallerie).
La struttura e l'architettura delle case è molto simile all'altra piazza, ma questa è sgombra dalle macchine.
Place des Héros |
Place des Héros |
Hotel de Ville |
Troneggia su un lato di questa piazza l'Hotel de Ville, un bel edificio in stile tardo gotico fiammeggiante, costruito nel 1463, distrutto dai bombardamenti del 1914 e poi riportato al suo splendore.
particolari del tetto dell'Hotel de Ville |
orologio de l'Hotel de Ville |
Si può salire (passando dall'ufficio del turismo posto al piano terra dell'Hotel de Ville per i biglietti e l'entrata all'ascensore), sino a 40m d'altezza sul suo Beffroi, alto 75m per godere del panorama di Arras dall'alto.
Il Beffroiè nella lista dei Patrimoni dell'Unesco.
Il carillon posto al suo interno possiede 40 campane. Sulla sommità nel 1463 fu posta una corona simbolo di Carlo V sovrano dei Paesi Bassi.
campane del Beffroi |
Orari 19 settembre/marzo lunedì 10.00/12.00 14.00/18.00
martedì/venerdì 9.00/12.00 14.00/18.00
domenica 10.00/12.30 14.30/18.30
aprile/18 settembre lunedì/sabato 9.00/18.30 14.30/18.30
Costo 2,90€
Place des Héros |
Un altro punto d'interesse della città è rappresentato dal complesso dell'abbazia di S.Vaast.
Costituisce la parte più antica della città.
L'abbazia fu fondata nel VII secolo dando vita alla città medievale, separata da quella gallo-romana posta sulla collina.
Nel XVIII secolo era l'edificio religioso più importante della Francia.
La chiesa abbaziale Notre-Dame de la Cité, costruita intorno alle reliquie di S.Vaast, fu trasformata in cattedrale e completamente rifatta in stile neo-classico, dal cardinale Rohan nel 1746. Presenta elementi art déco della ristrutturazione avvenuta negli anni '20.
L'interno della cattedrale non l'abbiamo visitato perché incredibilmente era chiusa, nonostante fosse giorno e orario di visita (confermati sul portone della chiesa!).
Orari (indicativamente quindi!) 15 maggio/15 ottobre 10.30/12.30 14.00/18.00
domenica 14.00/18.00
16 ottobre/14 maggio 14.30/17.30
domenica chiuso
Museo delle Belle Arti |
Nella vecchia abbazia è ora allestito il Museo delle Belle Arti, creato durante il periodo rivoluzionario, che occupa i 2/3 dell'antico edificio.
arazzo |
galleria del museo ed ex abbazia |
Al suo interno sono esposte pitture della scuola di Arras del XIX secolo, ceramiche del XVI/XIX secolo (servizio con uccelli di Buffon), dipinti dei Paesi Bassi (Rubens e Bruegel), sculture medievali ed arazzi.
interno dell'ex abbazia |
Angelo d'Humbert in legno |
corte interna dell'ex abbazia |
galleria di dipinti |
ceramiche |
"Cristo morto" |
chiesa di S.Jean Baptiste |
sabato-domenica-giorni festivi 9.30/18.00
martedì chiuso
Costo 7€
La chiesa di S.Jean Baptiste fu costruita nel XII secolo sul bastione S.Nicolas.
In questa chiesa S.Thomas di Canterbury celebrò messa.
Prese questo nome quando divenne cattedrale.
Al suo interno si trova il dipinto di Rubens "Deposizione dalla Croce".
interno della chiesa di S.Jean Baptiste |
chiesadi S.Jean Baptiste |
La Piazza del Teatro era l'antico luogo dove era posta la ghigliottina.
Ora il Teatro ha preso il posto dell'antico mercato del pesce.
Di fronte si trova l'Ostel des Poissonniers edificio ornato di sirene e divinità marine del 1710.
Place Victor-Hugo |
La Piazza Victor-Hugo costruita nel 1756, ha forma circolare ed è caratterizzata da abitazioni dai tetti d'ardesia.
Numerosi palazzi offrono belle facciate restaurate, e alcuni, come l'Hotel de Guines sono divenuti luoghi d'incontri culturali.
Hotel de Guines |
Hotel de Guines |
un palazzo restaurato |
CHAMBRES D'HOTES LA CORNE D'OR
www.lamaisondhotes.com
1 Place Guy Mollet
03 21 58 85 94
06 09 40 72 49
camera "Des Anges" 100€
colazione 9€
scala d'accesso alle camere |
GIUDIZIO
Una chambre d'hotes posta in ottima posizione, nel pieno centro di Arras, vicino alle piazze principali della città, in una casa del XVIII secolo.
Gli ambienti messi a disposizione degli ospiti sono curati e di fascino: una sala della colazione offre bevande calde e fresche self-service, due saloni, un patio e un giardino d'inverno.
la nostra camera "Des Anges" |
La nostra camera al primo piano, con affaccio sulla piazza, come dice il nome aveva come leitmotiv gli "angeli": particolare era il lampadario d'antiquariato che li rappresentava. D'antiquariato erano anche i mobili che l'arredavano.
una tappezzeria toile de jouy rosa rendeva l'ambiente romantico.
la nostra camera |
Il bagno dalle giuste dimensioni sui toni del bordeaux, aveva la doccia.
il nostro bagno |
particolare della camera |
lampadario della nostra camera |
La colazione preparata e servita dal nostro padrone di casa dalle tante premure,
era molto ricca e variata, e preparata al gusto e alla voglia degli ospiti: ottimo il pan perdu.
RISTORANTE LA FAISANDERIE
www.restaurant-la-faisanderie.com
45 Grand'Place
03 21 48 20 76
GIUDIZIO
ristorante "La Faisanderie" |
Il locale si trova nelle belle cantine voltate, dai muri rivestiti di mattoncini, e sorrete da colonne.
L'ambiente è elegante e raffinato, con tavole ben appartecchiate e personale professionale ed attento.
La cucina è ben esguita, e certamente è il luogo ideale per passare una piacevole serata.
RISTORANTE LA CAVE DE L'ECU
www.lacavedelecu.com
54 Grand'Place
03 21 50 00 39
GIUDIZIO
Anche questo ristorante si trova sotto il colonnato di questa piazza del centro storico.Anch'esso è ambientato nelle antiche cantine dai muri in mattoncini e dal soffitto voltato.
Qui l'arredamento è più moderno, con sedie il pelle nera e tavoli di legno a vista.
E' l'ambiente ideale per rilassarsi dopo aver faticato a fare i turisti, mangiando una ben presentata e composta insalata, con la possibilità di comporla a propria fantasia, oppure assaggiare tartine calde o fredde.
Un pasto leggero per poi rimettersi in marcia.
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Ma volendo ricordarsi di Arras per qualcos'altro di artistico, oltre che per i suoi ben apprezzati arazzi, bisogna conoscere la sua porcellana chiamata "bleu d'Arras", nata nel 1770, con motivi floreali e a ghirlanda di colore blu cobalto applicato su porcellana non smaltata e cotta ad alte temperature.
Davvero molto bella!
Una specialità di Arras, o meglio due con lo stesso nome, sono da assaggiare e portarsi a casa come ricordo.
Sono i noti "coeur d'Arras": originariamente nel XVIII secolo, erano dolci di pan di spezie a forma di cuore, poi anche un formaggio prese uguale forma e nome.
Questo formaggio a pasta molle, è prodotto da latte di mucca. Il suo colore arancione o rosso mattone dipende dai mesi trascorsi in affinamento.
CONCLUSIONI
Arras è una città artistica e storica che vale la pena visitare.
La sua architettura particolare, ben conservata o ristrutturata, mostra la cura per il bello e l'artistico, vantando decori e ornamenti di un fiorente passato commerciale.
La sua gastronomia è ricca e anche qui la cura delle forme sottolinea la ricerca artistica.
Infine la minuziosità della produzioni dei suoi arazzi, lo stile elegante nelle figure e nei colori, esprimono una volontà di perfezione.
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