sabato 8 settembre 2012

Chablis: "porta d'oro della Borgogna"



SITI TURISTICO                       www.chablis.net
UFFICIO TURISTICO                rue du Marechal de Lattre de Tassigny

Chablis si trova nel nord-est della Francia, nel nord della Borgogna ed è chiamata perciò "la porta d'oro della Borgogna".

Deve la sua notorietà al vino che prende il suo nome, prodotto intorno al suo agglomerato.
Nella valle del fiume Serein, dove sorge Chablis, la coltivazione della vite  si deve ai galli, e di quest'epoca rimangono le rovine di una fattoria fortificata con vigne. Poi vennero i Romani che sotto l'imperatore Probus (276/287) piantarono i loro vitigni.
Durante le varie epoche subì la conquista di varie popolazioni: i Burgundi, i Carolingi, i Normanni, gli Inglesi e infine i Protestanti.



Nel IX secolo Carlo il Calvo fece erigere la piccola chiesa di S.Maria, per  ringraziamento della vittoria in una battaglia.
Nel 867 i monaci benedettini di Tours in fuga dai Vichinghi, si rifugiarono prima ad Auxerre, poi Carlo il Calvo donò loro la cittadina di Chablis.
E' noto come i monaci abbiano sempre coltivato la vite per il vino dell'Eucarestia, o per i loro ospiti di passaggio.







Poi nel 1568 la città fu attaccata e bruciata dagli Ugonotti.
Nel XIX secolo il vino di Chablis veniva esportato nell'Europa del Nord, negli Stati Uniti e in Russia.
A tal proposito si può ricordare che nel libro di Lev Tolstoj "Anna Karenina", viene nominato il vino di Chablis.
I bombardamenti tedeschi del 1940 distrussero molte case del centro della cittadina.








Nonostante la sua storia travagliata Chablis, con alti e bassi, ha conservato la sua tradizione vinicola, e nonostante la devastazione dovuta a malattie delle coltivazioni come l'oidio o la fillossera, è sempre risorta come una fenice.




Il suo vino, noto in tutto il mondo, è coltivato a Chablis e in altri 19 villaggi vicini, su un territorio di 6830 ettari.
L'unico cèpage (vitigno) coltivato è lo Chardonnay.
I terreni sono argillosi-calcarei, di natura sedimentaria, con una grande moltitudine di piccole conchiglie fossili, piccole ostriche a forma di virgola (Exogyra Virgula), caratteristiche del Kimmiridgiano, piano geologico del Giurassico Superiore.
Questo particolare terreno dona allo Chablis note minerali, che però non sono le uniche, ma che fanno unico questo vino.

I vini prodotti nella zona di Chablis, hanno 4 appellazioni d'Origine Controllata (AOC):
Petit Chablis, Chablis, Chablis Premier Cru, Chablis Grand Cru.


Il Petit Chablis è coltivato sugli altopiani.
Va bevuto entro due anni.
Gli aromi che si percepiscono sono quelli della pesca, pompelmo, iodio e fiori bianchi.
Si accompagna con torte al cioccolato, dolci alle mele e alle pere, dessert ai frutti rossi, gelati e sorbetti, formaggi di capra, Gruyer, Goudas, ostriche, cozze, gratin di frutti di mare, lumache e salumi.

Lo Chablis si coltiva sulle colline esposte a Nord e ad Est e sugli altopiani.
E' ottimo giovane, fino a due o tre anni d'invecchiamento al massimo.
In questo vino si possono sentire gli aromi di limone, creta, botte di rovere, felce, mela, tiglio e iodio.
Si accompagna bene ai volatili, frutti di mare, zuppe di pesce, pesce crudo,  granchio, gamberi al vapore, Camembert, Brie, Gruyer, Goudas, paste, terrine e vitello.


Lo Chablis Primier Cru viene prodotto sulle colline esposte a Sud e a Ovest.
Si beve in cinque/dieci anni.
Gli aromi che si avvertono sono di albicocche secche, limone, tiglio, cioccolato, iodio, creta, vaniglia, mela, funghi, liquirizia, felce e botte di rovere.
Si accompaga al vitello, volatili, paste, terrine, pesce al forno, zuppe di pesce, frutti di mare, granchio, gamberi al vapore, pesce crudo, Gruyer, Goudas, Camembert e Brie.

Lo Chablis Gran Cru viene prodotto solo a Chablis e a Fyé, sulle coste dell'altopiano a Sud e Sud-Ovest della riva destra del Serein, ad un'altitudine di 130/215 m.
Solo una fascia di 100 ettari per una lunghezza di due chilometri.
Questi vini possono invecchiare dai dieci ai quindici anni.
Gli aromi che si avvertono sono di tiglio, felce, pietra fossile, cedro, mela, creta, fusto di rovere, limone, iodio, miele e mandorla.
Si accompagnano al foie gras, astice, aragosta grigliata, pesce grigliato, gallina, Roquefort, Blue, Epoisses e volatili in salmì. 

Le vigne soffrono soprattutto le gelate, ed ogni anno la qualità e la quantità del vino variano.



SITI ENOLOGICI              www.marionsles.vins-bourgogne.fr
                                          www.vins-bourgogne.fr
                                          www.chablis.fr
                                          www.grandscrusdechablis.com


Ma Chablis è anche un grazioso centro, dove nelle sue vie e viuzze s'incontrano case à pains de bois e piccoli monumenti, vestigia di un passato lontano.


Collegiale di Saint-Martin



Collegiale di Saint-Martin
Fu costruita nel 1220 con l'ispirazione alla cattedrale gotica di Sens.
Fu saccheggiata dai protestanti nel 1568.
Nel XVII secolo fu bruciata da un incendio.
Il campanile venne aggiunto nel 1852 con una guglia che sfiora i 50m.


portone della collegiale con ferri di cavallo





La porta sud è romanica, il timpano è ornato con una croce con fiordaliso attorniata da animali fantastici.
S.Martino è il patrono dei cavalieri, ed è per questo che i battenti del portale sono ricoperti di ferri di cavallo, lasciati dai pellegrini che chiedevano la guarigione per i loro cavalli malati.









Obediencerie
Costruita accanto alla Collegiale di Saint-Martin, fu costruita dai Canonici di Tours che ricevevano "obbedienza" dai canonici di Chablis, nel XV/XVII secolo.
Rimane dell'epoca un frantoio.

l'Obediencerie
Sinagoga
Fu costruita dopo la distruzione da parte degli Ugonotti nel 1568, utilizzando le pietre delle case in rovina.
Nessun documento attesta il nome di questo edificio in rue des Juifs (via dei Giudei).

Sinagoga


Porte de Noel
Le due torri rotonde furono costruite nel 1778 al posto della precedente porta quadrata costruita da Jehan Noel nel XV secolo, da cui la porta prende il nome.
Le fortificazioni infatti furono erette nel 1420 al tempo della guerra dei 100 anni, ed erano dotate di 29 torri.


Hotel-Dieu
Dell'antico ospedale medievale rimane solo la Cappella Saint-Jean-Baptiste del XIII/XVII secolo, che permetteva ai malati di assistere alla messa dai loro letti.

vecchio mulino


ALBERGO                      BERGERAND'S RELAIS DE LA BELLE ETOILE **
                                         www.bergerand.com
                                         4 rue des Moulins
                                         03 86 18 96 08
                                         camera 128€
                                         colazione inclusa

GIUDIZIO
Abbiamo scelto questo albergo nel centro di Chablis per goderci la cittadina nel giorno della vendemmia, con l'arrivo dei carri pieni di uva e di vendemmiatori allegri e festanti per il raccolto e per qualche bicchiere di vino di troppo!
Ci aveva colpito l'ambiente cosy che si vedeva nelle foto, che ricordava lo stile "shabby chic" di Laura Ashley, un po' "English".

esterno dell'ho

L'edificio storico, era un antico relais di posta. All'inizio del secolo scorso Monsieur Bergerand lo aveva trasformato in locanda, ed essendo conosciuto per la sua gastronomia ( Monsieur Bergerand ha creato lo "Jambon à la Chablisienne"), ha visto passare tra le sue mura re, regine, scrittori e uomini famosi.

Abbiamo scelto la camera più grande, con anche un divano letto, charmant nell'arredamento.
Il bagno non era molto grande invece, ed era un po' spartano.
Ci ha colpito il cartello che avvertiva che l'acqua cada arrivava dopo un poco che si aprivano i rubinetti!
Nel complesso però la camera era accogliente.
Anche il bar e la hall erano arredati in stile inglese.


scala interna all'hotel

Quello invece che non c'è piaciuto è la colazione, con un buffet scarso, con marmellate da grande distribuzione, croissant un po' stantii.
Ci si serve da soli con vassoietti di metallo che ricordano i bar di paese di una volta, in una sala adibita a colazione anonima, senza nessun charme.

La padrona dell'albergo e il personale di servizio poi, non eccellono per simpatia, e le informazioni sono elargite con il contagocce.
Insomma, non tutto è come sembra, e lo charme non lo fanno solo i cuscini a quadretti, o i vecchi bauli che si vedono nelle foto, l'ospitalità è un'arte!
Per questo non si può affatto elogiare questa struttura per la qualità/prezzo.
Ma un due stelle è sempre un due stelle!



RISTORANTE                       HOSTELLERIE DES CLOS
                                                www.hostellerie-des-clos.fr
                                                18 rue Julies Rathier
                                                03 86 42 10 63

GIUDIZIO 
Se si vuole degustare una cena ad alto livello, con una cucina elaborata da un bravo chef, sorseggiando un ottimo vino (magari un Chablis Gran Cru), e passare la serata in un ambiente raffinato ed elegante, questo è l'indirizzo giusto.
Tavoli rotondi ben distanziati, apparecchiature impeccabili, servizio professionale, e un esperto sommelier sono quello che fanno di questo ristorante un posto da ricordare con il piacere di tutti i sensi.
Un'esperienza da provare!



RISTORANTE                      LE BISTROT DES GRANDS CRUS
                                               www.hostellerie-des-clos.fr
                                               8/10 rue Jules Rathier
                                               03 86 42 19 41

GIUDIZIO
E' la versione bistrot della cucina dell'Hostellerie des Clos.
In un ambiente rustico-moderno, con mattoncini a vista e tavoli contemporanei, si gustano piatti locali ben presentati.
Per poter passare una serata non formale, degustando uno dei tanti vini che la lista offre.


CONCLUSIONI
Per chi è appassionato di vino, grande esperto o neofita, vale la pena fermarsi a Chablis per degustare sul suo luogo d'origine il vino famoso in tutto il mondo, accompagnato dai piatti della cucina borgognona, che regalano sapori indimenticabili.





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