sabato 10 novembre 2012

Pau e il castello di Enrico IV di Navarra




SITO TURISTICO                        www.pau-pyrenees.com
UFFICIO TURISTICO                  Place Royale

Pau è il capoluogo del dipartimento dei Pirenei Atlantici, nella regione dell'Aquitania.
Deve la sua notorietà al suo clima mite, che nel XIX secolo l'aveva trasformata in una stazione climatica alla moda, attirando la borghesia e l'aristocrazia di tutta Europa.




Boulevard des Pyrénées

Veniva chiamata la "città delle mille palme" in quanto crescevano queste piante insieme a banani lungo il "sentiero del re", percorso che costeggia la sua passeggiata più conosciuta, il Boulevard des Pyrénées, chiamato così perché offre un bellissimo panorama sulle cima dei Pirenei.
Il poeta francese del XIX secolo Lamartine diceva che "Pau è il più bel panorama sulla terra, come Napoli lo è sul mare".



Questa amena passeggiata si trova sulla cresta della collinetta su cui si erge la città. E' una terrazza su 72 archi lunga 2 km che corre dal parco del castello al Palais Beaumont.




Pau è anche conosciuta per avere dato i natali ad Enrico IV, re di Francia e di Navarra, e primo re francese della dinastia dei Borboni.
Il castello in cui venne alla luce era la residenza dei re di Navarra.



Una prima costruzione feudale fu eretta dai visconti di Bean nel XI secolo, difesa da uno steccato in legno. Pau in occitano significherebbe "steccato di pali".
Fu sostituita da una roccaforte di cui rimangono la Torre Mazeres e la Torre Montauser, un mastio in pietra di forma quadrata.




Gaston III Febus, conte di Foix e visconte di Bean trasformò il castello in una fortezza inespugnabile verso la fine del XIV secolo, per garantirsi l'indipendenza dai re d'Aragona, d'Inghilterra e di Francia.
Si servì dei mattoni per costruire il Mastio Febus e la Torre "de la Monnaie"
(in questa torre oggi si trova un'ascensore che porta da sotto i bastioni ai giardini del castello).

Torre "de la Monnaie"
Mastio Febus
























Nel XVI secolo si assiste alla trasformazione del castello medievale in palazzo della corte di Navarra che aveva scelto Pau come residenza.
L'opera di trasformazione in stile rinascimentale fu effettuata da Enrico di Albret e da sua moglie Margherita di Angouleme, sorella del re di Francia Francesco I (nonni di Enrico IV).


corte d'onore
scalone d'onore



Di quest'epoca sono la cucina, la scala dritta che sostituiva una a chiocciola ornata da un fregio con le iniziali H (Henri) ed M (Marguerite), il cortile d'onore con medaglioni scolpiti, e il balcone di fronte i Pirenei.

scalone d'onore
monogramma H e M

monogramma H e M

statua di Enrico IV in marmo di Carrara

Enrico IV nasce in questo palazzo il 13 dicembre del 1553, e come dice una leggenda ebbe come culla un carapace di una grande tartaruga.
Era il figlio di Antonio di Borbone e di Giovanna III regina di Navarra.
Ereditò la corona di Navarra dalla madre.
Sposò in prime nozze Marguerite de Valois, figlia di Enrico II e di Caterina de' Medici, e sorella del re di Francia Carlo IX, ma la coppia non ebbe figli.
Enrico era ugonotto, ma si convertì al cattolicesimo per salire al trono.
Si ricorda per questo cambiamento di fede la sua celebre frase:
"Parigi val bene una messa"
La sua figura politica si ricorda per aver poso termine alle guerre di religione tra cattolici e ugonotti, e di aver introdotto la libertà di culto con l'Editto di Nantes.
Ebbe alcune amanti, che gli diedero alcuni figi, la più famosa fu la bella Gabrielle d'Estrees.
Quando il Papa Clemente XIII annullerà il suo primo matrimonio egli sposerà Maria de' Medici, figlia di Francesco I de' Medici granduca di Toscana e di Giovanna d'Austria, e con lei ebbe 6 figli.
Enrico IV fu un buon padre, e alcuni quadri lo ritraggono mentre gioca con i figli, incurante di ricevere nel frattempo dignitari di corte in atteggiamenti non proprio regali.






Enrico IV morì assassinato dalla mano di un esaltato che lo colpì tre volte mentre egli si recava in carrozza dal suo ministro Sully.
Egli non visse qui a lungo, perché la sua salita al trono lo portò a spostarsi a Parigi, e il castello fu affidato a governatori e svuotato degli arredi.


Cappella e ingresso al castello



Nel XIX secolo il re Luigi Filippo decise di restaurare il castello che era stato risparmiato dalla Rivoluzione in ricordo di Enrico IV.
Alla costruzione viene aggiunta una finta torre chiamata Torre Luigi Filippo e l'avancorpo di guardia viene trasformato in cappella.




portico rinascimentale

portico rinascimentale

I lavori però vennero interrotti perché il re fu esiliato in Inghilterra.
Furono poi ripresi da Napoleone III che fece sostituire l'edificio della Cancelleria con un portico rinascimentale verso la città.
Dopo la caduta del Secondo Impero il castello diviene un palazzo nazionale e poi un museo dedicato alla memoria di Enrico IV.

sala delle 100 portate

arazzo "Cacce di Massimiliano"



La visita guidata degli interni inizia al piano terra con le cucine con due grandi camini e volta ad ogiva.
Poi si passa alla grande Sala delle Cento portate chiamata così perché  conserva un tavolo in quercia posto su cavalletti in pino (quindi smontabile) al quale potevano sedere un centinaio di ospiti.


arazzo "Mesi Lucas"

Questa sala è stata voluta da Luigi Filippo, e conserva appesi alle pareti due serie di arazzi dei Gobelins, i "Mesi Lucas"  e le "Cacce di Massimiliano", del XV e XVI secolo. vi è anche una statua di Enrico IV eseguita da un allievo del Giambologna in marmo di Carrara.


salotto di ricevimento

arazzo e porcellane

arazzo e statua di Enrico IV fanciullo

Percorrendo la scala d'onore si sale al primo piano per visitare il salotto di ricevimento, dove un tempo l'assemblea dei nobili e del clero di Bean si riuniva, e poi fu adibita a sala del trono di Navarra.
Anche qui si trovano arazzi pregevoli dei Gobelins, porcellane di Sevres, una statua in bronzo di Enrico IV fanciullo, e lampadari di artigiani famosi.
Come nella scalinata d'onore, anche qui si ritrovano sui soffitti a cassettone il monogramma dei nonni di Enrico IV.

camera dei sovrani

camera dei sovrani

Caterina di Borbone




La visita prosegue nella camera dei sovrani con pareti rivestite di altri arazzi della serie "Mesi Lucas", e mobilio d'ispirazione rinascimentale e gotica.
Al secondo piano invece  si trovano l'anticamera di Jeanne d'Albret con un ritratto della sorella di Enrico IV, Caterina di Borbone che fu reggente di Bean, e la camera Jeanne d'Albret, madre di Enrico IV, una figura rilevante nella politica del partito protestante del '500. Le riproduzioni dei mobili sono molto accurate in special modo il letto.
Sotto Luigi-Filippo questa stanza apparteneva alla regina Marie Amelie, e poi con Napoleone III all'Imperatrice Eugenie de Montijo.
letto nella camera Jeanne d'Albret

camera di Jeanne d'Albret


arazzi dei Gobelins

Si è giunti alla camera del re, interamente dedicata al ricordo e alla commemorazione di Enrico IV.
Anche se egli nacque al piano inferiore del palazzo (nel salone di famiglia), viene questa indicata come camera nella quale venne alla luce.
Vi è qui conservata quella che si dice essere stata la sua culla: un guscio di tartaruga marina rovesciato, venerato dal XVIII secolo e arricchito da lance e piume di struzzo da Luigi XVIII e da un mobile che lo sorregge da Luigi-Filippo.
I mobili che contiene questa stanza sono interamente rifatti, mentre le pareti sono ricoperte di arazzi dei "Mesi arabeschi" che evocano la vita del re leggendario.

culla di Enrico IV
 
camera del re

"arazzi arabeschi"

Seguono altre due stanze: il salotto di Psiche chiamato così per la presenza di arazzi contenenti fili d'oro che raffigurano il mito di Amore e Psiche, e la sala S.Giovanni.
La galleria delle dimore reali è l'ultimo corridoio che si percorre all'interno del castello, decorato da arazzi dei Gobelins raffiguranti i castelli di Luigi XIV il re Sole.


salotto di Psiche
galleria delle dimore reali















giardini del castello










 
www.musee-chateau-pau.fr
Orario: solo con visite guidate che partono ogni 15'
             16 settembre/14 giugno   9.30/11.45   14.00/17.00
             durata 1 ora e 15'
             15 giugno/15 settembre   9.30/12.15   13.30/17.45
             durata  45'
Costo 6€
          2 € con entrata senza visita guidata durante la stagione estiva
          solo dalle 17.15 alle 18.30 


                                                   _________________________



 
piazza della chiesa di St-Martin

Una passeggiata lungo le vie della città è d'obbligo.
La chiesa di Saint Martin dalle grandi dimensioni è stata consacrata nel 1871, dopo che l'antica chiesa era stata distrutta.
Della chiesa originale rimane solo il campanile vicino al Parlamento di Navarra.
La chiesa attuale è a croce latina, e ricorda lo stile gotico del XIII secolo, con navata simile a Notre-Dame di Parigi.




chiesa di St-Martin
campanile di St-Martin


altare con ciborio








L'interno custodisce un altare maggiore sormontato da un ciborio in stile bizantino, con calotta in rame dorato su 4 sottili colonne di marmo bianco.
La chiesa possiede uno degli organi più importanti del sud-ovest della Francia.




navata della chiesa di St-Martin

CONCLUSIONI
Amenità e storia vanno a braccetto in questa città che ha dato i natali ad uno dei re più ricordati dalla storiografia francese.
E' una tappa obbligata per chi vole andare alla scoperta della regione della Navarra, ricca di piccoli gioielli che raccontano una storia di lotte di religione ma anche di ricercatezza architettonica.

            





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