mercoledì 10 aprile 2013

Normandia: la Costa d'Alabastro


La Costa d'Alabastro, in francese Cote d'Alabatre, è quel tratto litorale della Francia nord-occidentale, che si affaccia sulla Manica e che per 130 km disegna uno spettacolare confine tra terra e mare, tra la cittadina di Le Treport e la città di Le Havre.

Costituisce quasi la totalità della costa del dipartimento della Senna Marittima nell'Alta Normandia, e costituisce lo sbocco al mare dei Pays de Caux.



La costa prende il nome dal colore delle sue magnifiche falesie formate da calcare, gesso e selce.
Le alte falesie essendo lambite dalle onde subiscono una certa erosione.
Man mano che la base si erode, viene a mancare il sostegno per la parte alta della falesia, che non poggiando su nulla, cade nel mare.
Il gesso si dissolve nell'acqua dandole a riva un colore lattiginoso grigio-bronzeo, mentre i pezzi di selce rotolando, assumono forme perfettamente levigate che costituiscono le cosiddette "galets", che formano spiagge di ghiaia e sassi.


Si calcola che ogni anno le falesie risentano di una riduzione di 60/90 cm.
Questo deriva dal ruscellamento e dall'infiltrazione dell'acqua, dal congelamento e dal disgelo, dall'alta marea e dall'urto delle galets durante le tempeste.

Quando la bassa marea ritira di alcuni metri il mare, alle strette spiagge di ciottoli si aggiungono metri di spiaggia di sabbia, nascosti dall'alta marea.



Questa costa dalle alte pareti di roccia bianca, dalle spiagge di ciottoli e dall'acqua turchese, ha meritato un posta tra le mete più ambite dai turisti e dagli amanti della natura che qui trovano un ambiente marino selvaggio e incontaminato, ricco di flora e fauna.



Quando questa zona non era ancora stata scoperta ed apprezzata dai vacanzieri in cerca di luoghi "à la page", la costa era il punto di partenza dei pescherecci che intraprendevano un viaggio di nove mesi verso le coste canadesi per la pesca del merluzzo, soprattutto nei banchi intorno a Terranova.

E' per questo che questa costa è punteggiata da piccoli e grandi porti di pescatori.
Ma la sua bellezza non ha tardato ad attirare l'attenzione anche di pittori come Monet e Courbet e di musicisti come Offenbach, che da essa trassero la loro ispirazione.



Abbiamo visitato questa costa più volte, ed ogni volta ci ha regalato prospettive nuove, a seconda delle stagioni, delle ore del giorno e delle situazioni metereologiche.



Quella che segue è una carrellata, da est ad ovest, di località pittoresche che contribuiscono a rendere un viaggio in questa zona della Normandia indimenticabile.

LE TREPORT


SITO TURISTICO                 www.ville-le-treport.fr
UFFICIO TURISTICO           Quai Sadi Carnot

Partiamo da questa località che vanta le falesie più alte d'Europa (110 m).
Era un piccolo porto di pescatori all'imboccatura del piccolo fiume Bresle che divide la Normandia dalla Picardia.


E' divenuta poi nel XIX secolo una delle stazioni balneari preferite dai parigini, e rimase tale sino agli anni '50 del XX secolo.


Durante la II guerra mondiale subì 7 bombardamenti.
Il centro antico è costituito dal quartiere dei fabbricanti di corde, con case a 3/4 piani. 


chiesa di St-Jacques


La chiesa di St-Jacques, costruita a metà costa su una terrazza della falesia,  sorge su due chiese più antiche: la prima crollò nel 1360 durante una tempesta, la seconda fu distrutta dagli inglesi.
Quella attuale venne completata nel XVI secolo.
La sua facciata è riconoscibile per i suoi muri di pietra di Caen e selce, che formano un disegno a scacchi.

lato verso il porto della chiesa di St-Jacques
Dal porto una scala di 73 gradini porta alla chiesa.
La torre della chiesa è del XVI secolo.
Il portale rinascimentale ha un timpano in gres lavorato che presenta foglie di vite, uva, foglie di cardo e conchiglie St-Jacques.

entrata della chiesa

portale rinascimentale




Nell'interno le chiavi di volta pendenti sono del XVI secolo, e le vetrate del XIX secolo.
Il coro è racchiuso da una balaustra nello stile del XVI secolo.

navata della chiesa

chiavi di volta
chiavi di volta


vetrate della navata
chiesa di St-Jacques



Sempre all'interno si trovano la statua di Notre-Dame des Marins e una Pietà policroma del XVI secolo.

Notre-Dame des Marins


pietà policroma

 
Una funicolare unisce Le Treport all'interessante cittadina di Eu posta a quattro chilometri nell'entroterra (vedere il post "Normandia: Eu, una"città reale").


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DIEPPE
 

SITO TURISTICO                    www.dieppetourisme.com
UFFICIO TURISTICO              Pont Jehan Ango

Dieppe, porto commerciale e strategico sulla Manica, ha un aspetto moderno, dato che nell'ultima guerra mondiale fu bombardata per ben 48 volte.
E' un luogo amato dai turisti per la sua spiaggia dominata dalla falesia e le sue attrezzature.



Era chiamata "Campo di Cesare" durante il periodo gallo-romano.
Deve il suo nome attuale alla parola anglo-sassone "deep" = "profondo" dato ad essa dai Normanni nel VII/VIII secolo, per la possibilità offerta dalla profondità del sito di accogliere navi d'alto mare.

Nel 1195 Filippo Augusto prese a Riccardo Cuor di Leone la città e la distrusse.
Diviene città francese nel 1204 acquisendo numerosi privilegi e divenendo uno dei primi mercati francesi e un covo di avventurieri.
Nel 1420 gli inglesi riprendono la città, liberata nuovamente dal capitano Desmarets che costruisce un castello.
Nel XVI secolo la città è difesa dagli inglesi dai corsari e dagli armatori spalleggiati dal re.
Il  fiorente commercio dell'avorio con la Guinea crea un importante sviluppo della lavorazione di questo materiale con temi legati al mare.



Nel castello di Dieppe è allestita una delle più importanti collezioni d'Europa di manufatti d'avorio (1500 pezzi), oltre all'esposizione di quadri , mobili e reperti archeologici.
Il castello fu la sede del governatore e della guarnigione fino al 1820.
Orario:  giugno/settembre  10.00/12.00  14.00/18.00
              tutti i giorni
              ottobre/maggio     10.00/12.00  14.00/17.00 (domenica fino alle 18.00)
              chiuso il martedì

La chiesa principale di Dieppe è la chiesa di St-Jacques del XII/XVI secolo, posta sul cammino per mare di Santiago di Compostela.



Noi abbiamo visitato Dieppe frettolosamente, avendo voluto dedicare più tempo ai castelli del suo entroterra: il castello di Miromesnil (ad 8 km) e la fortezza di Arques-la-Bataile.

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CASTELLO DI MIROMESNIL


Il castello di Miromesnil si trova a Tourville-sur-Arques, tra le spiagge di Dieppe e le terre dei Pays de Caux.
Nel luogo su cui sorge vi era un antico castello distrutto nella battaglia d'Arques nel 1589.
Si costruì un nuovo castello a partire dal 1590 in mattoncini e pietra chiara.
Un corpo centrale su due livelli fiancheggiato da due torrette sottili sul retro, con estremità ad un solo livello e due padiglioni su due livelli.

facciata sud del castello di Miromesnil

Le due facciate del castello sono differenti nello stile: la facciata sud è più semplice e segue lo stile Enrico IV, mentre la facciata nord è più decorata seguendo lo stile Luigi XIII.

facciata nord del castello con armi

Sulla facciata nord si trovano sopra la finestra centrale le armi della famiglia Hue de Miromesnil: tre cinghiali sormontati da una corona da marchese.

torretta del castello
una torretta del castello
























Nell'interno vi sono ancora boiseries del XVI e XVIII secolo, e mobili del XVIII secolo.
In una delle torrette si trova un salone d'estate in stile XIX secolo.






L'interno custodisce anche i ricordi delle famiglie che lo abitarono, tra le quali quelli della famiglia dello scrittore Guy de Maupassant.


Lo scrittore normanno nacque in questo castello il 5 agosto 1850 durante il periodo che i suoi genitori lo avevano preso in affitto (1849/1853).
Vengono qui conservati l'atto di nascita dello scrittore, una lettera di sua madre e alcune sue edizioni originali.
Guy de Maupassant cita il castello nella sua novella "L'Incontro".









Nel parco si trova un cedro del libano bicentenario, e un giardino che ricalca quello originale.
Una cappella dedicata a Sant'Antonio eremita, in gres e selce, costruita nel XV/XVI secolo, dall'aspetto sobrio, si trova in mezzo agli alberi.



parco del castello con la cappella di Sant'Antonio eremita
cappella di Sant'Antonio eremita


CURIOSITA': questo castello privato (come alcuni altri da noi visitati), per poter affrontare le spese di continua manutenzione che un antico edificio necessita, mette a disposizione dei visitatori l'opportunità di poter contribuire all'acquisto di una o più tegole d'ardesia per il tetto.
E' una buona iniziativa per sentirsi partecipi della salvaguardia dell'arte e della bellezza universale di certi luoghi!


v2.chateaumiromesnil.com
Orario: 30 marzo/4 novembre  14.00/18.00  
durata visita guidata 1 ora e 30'
Costo 7,50€
visita libera del parco  5€
NO FOTO degli interni

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ARQUES-LA-BATAILLE


Questo pittoresco borgo deve il suo nome agli "archi" del ponte del VIII secolo che attraversavano il fiume Varenne, e dalla "battaglia" combattuta e vinta da Enrico IV contro la Lega cattolica nel 1589.


chiesa di Notre-Dame-de-l'Assomption






Nel borgo si trova la chiesa di Notre-Dame-de-l'Assomption costruita tra il XVI e il XVII secolo in stile gotico fiammeggiante.






navata della chiesa con jubé e organo

Conserva al suo interno uno dei rari jubé rimasti in Francia dopo che il Concilio di Trento aveva raccomandato l'abolizione di questa sorta di chiusura del coro.
Sullo jubé in stile rinascimentale si trova un organo.
Le vetrate sono del XVI e del XIX secolo.

vetrate del coro

decorazioni interne della chiesa



Domina il borgo un castello- fortezza posto su una collina arida e rocciosa, circondato da un grande fossato creato dalla mano dell'uomo e dotato inizialmente di una palizzata in legno.

rovine del castello di Arques-la-Bataille
rovine del castello

Fu costruito tra il 1040 e il 1045 da Guglielmo d'Arques.
Guglielmo il Conquistatore, nipote di Guglielmo d'Arques, lo assediò e lo vinse per fame dopo un anno.
Enrico I, re d'Inghilterra e figlio di Guglielmo il Conquistatore, rafforza il castello con una torre quadrata e un muro.
Nel 1204 Filippo Augusto lo toglie dalle mani di Riccardo Cuor di Leone: fu l'ultima fortezza normanna a cadere nelle mani del re francese.
Dal 1668 si assiste allo smantellamento del castello che viene trasformato in una cava non autorizzata dal 1735 al 1771.

fossato del castello
rovine del castello
Durante la II guerra mondiale viene occupato dai tedeschi che quando furono costretti ad abbandonarlo fecero saltare tutte le loro munizioni, distruggendolo.
Le rovine del castello si possono visitare liberamente.

                                           

RISTORANTE                AUBERGE DE MANOIR D'ARCHELLES
                                         www.manoir-darchelles.fr
                                         Route de Saint Aubin le Cauf
                                         02 35 83 40 51

 


GIUDIZIO
Questo hotel-ristorante di campagna è ubicato appena fuori dell'abitato di Arques-la-Bataille, in una struttura del XVI secolo.
Il complesso rurale è molto pittoresco e rilassante.





La sala del ristorante, rustica, con mattoncini a vista e camino, ha un'ambientazione tipicamente normanna.
La cucina propone piatti del territorio.

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VEULES-LES-ROSES


SITO TURISTICO                  www.veules-les-roses.fr
UFFICIO TURISTICO            27 rue Victor Hugo

Veules-les-Roses si trova tra Dieppe e Fecamp.
Deriva il suo nome dalla parola sassone "well"= "punto d'acqua".

Questo pittoresco villaggio è sempre stato un borgo di pescatori e tessitori.
Posto nell'incavo della scogliera, ha una spiaggia di ciottoli e sabbia.
 
case lungo il fiume
spiaggia di ciottoli e sabbia

Nel 1826 l'attrice Anais Aubert della Comédie Française scopre le bellezze del borgo, che d'allora si è trasformato in una località alla moda.
Sono testimonianza di quell'epoca le ville dallo stile eclettico.

villa a Veules-les-Roses

Tra i personaggi che vennero più volte a Veules-les-Roses ci fu Victor Hugo.
Alcuni giovani pittori realisti russi s'ispirarono nella loro pittura "en plein air" a questo borgo.

Qui nasce e muore il fiume più piccolo di Francia: il Veules.
 
fiume Veules




E' lungo solo 1100 m!
Lungo le sue sponde vi sono giardini fioriti, ponticelli in legno, case a graticcio con i caratteristici tetti in paglia e pale di mulini.
Paperelle nuotano nelle sue acque insieme a grossi pesci.

 
natura lungo il fiume
pala di un mulino lungo il fiume
chiesa di St-Martin



La chiesa di St-Martin che oggi ci appare è frutto della ricostruzione del XV secolo.
Della chiesa precedente non se ne conosce molto.
La facciata della chiesa presenta tre pignoni corrispondenti alle tre navate.
Il campanile è a 2 piani ed è fatto di calcare.


navata destra
coro con "S.Martino"
navata sinistra
pilastro scolpito




Al suo interno si trovano una scultura policroma raffigurante "S.Martino" vestito come un gentiluomo della corte di Enrico II che dona il suo mantello ad un mendicante con una gamba di legno e una "Sepoltura di Cristo" del XVIII secolo.  I pilastri sono scolpiti.                
"Sepoltura di Cristo"
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SAINT-VALERY-EN-CAUX


SITO TURISTICO                     www.ville-saint-valery-en-caux.fr


Tra Fecamp e Dieppe si trova il porto di pescatori e stazione balneare di Saint-Valery-en-Caux.
Prende il nome dal Walaric chiamato "l'apostolo delle falesie", che nel VII secolo fondò qui un monastero, intorno al quale si sviluppò poi il borgo. E 'stato lo stesso monaco a cui anche la cittadina di Saint-Valery-en-Somme deve il suo nome, visto che in quella località costruì il suo primo monastero.

spiaggia di saint-Valery-en-Caux

Il monastero rimase sino alla Rivoluzione sotto la tutela dell'abbazia di Fecamp.
Durante la II guerra mondiale il sito fu bombardato a tappeto dai tedeschi, e distrutto per il suo 70%.
Qui nel 1940 la 51° divisione di fanteria britannica e i soldati francesi si arresero a Rommel.

imboccatura del porto a bassa marea
porto turistico


Il borgo è diviso in due dal lungo bacino del porto turistico.


Maison Henri IV




All'imboccatura del porto si trova la cosiddetta Maison Henri IV, perché la tradizione dice che qui si fermò a dormire re Enrico IV nel 1593.
Fu fatta costruire dal ricco armatore Guillaume Ladiré nel 1540.


particolare della decorazione della Maison Henri IV

viuzze del centro antico



Alle spalle di questa casa à colombage salgono delle pittoresche viuzze del vecchio quartiere con case tradizionali in mattoncini o in selce, strette intorno al chiostro dei Penitenti del XVIII secolo.


case in mattoncini con tetti in ardesia
chiostro dei Penitenti

La chiesa di Notre-Dame de Saint-Valery-en-Caux è del XVI secolo, ed è stata costruita in gres con tetto in ardesia.

porto di Saint-Valery-en-Caux


RISTORANTE                             LE RESTAURANT DU PORT
                                                      18 Quai d'Amont
                                                      02 35 97 08 93

GIUDIZIO
Questo è un ristorante che si trova ubicato lungo l'imboccatura del porto turistico, difronte alla Maison Henri IV.
Dalle sue finestre si può quindi osservare il movimento delle barche che entrano ed escono dal porto.
La sala del ristorante è piccola, quindi è importante prenotare.
L'arredamento è elegante, con foto in bianco e nero delle falesie appese alle pareti.
La cucina è prevalentemente di pesce e di frutti di mare molto freschi.
L'esecuzione dei piatti è classica e ben presentata.
Il servizio un po' caotico.
Nel complesso un buon ristorante.

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Per esplorare ed ammirare questa terra normanna dalle meravigliose scogliere, abbiamo scelto di alloggiare in una chambre d'hotes davvero charmant, distante da Veules-les-Roses solo 8 km, da Dieppe 25 km, e da Etretat 38 km.



                                    CHATEAU DU MESNIL GEOFFROY
                                      www.chateau-mesnil-geoffroy.com
                                      76740 Ermenouville
                                      02 35 57 12 77
                                      camera Conseiller 90€
                                      colazione 12,50€

chateau du Mesnil Geoffroy
GIUDIZIO
La chambre d'hotes è all'interno di un castello del XVIII secolo, costruito sotto Luigi XV.
Appartenne al principe de Montmorency Luxembourg, e ebbe come ospiti personaggi illustri come Victor Hugo e Saint-Exupery.


entrata al castello
L'arredamento dopo un attento restauro delle sue sale è molto curato, e racchiude mobili antichi e ricordi di famiglia dei principi che ancora abitano il castello e che si occupano personalmente dell'accoglienza dei clienti.

sala d'ingresso
sala d'ingresso
salottino al piano delle camere
corridoio
Il castello è circondato da 10 ettari di parco con labirinto in siepi, con giardino all'inglese con voliere di pappagalli,e un favoloso roseto con 2500 rose di 1997 specie di rose antiche ed inglesi, che nei mesi tra giugno e settembre offrono uno spettacolo di colori e profumi.

parco visto dalla nostra camera
parco davanti al castello
parco

la nostra camera del "Conseiller"


La nostra camera aveva un affaccio con vista centrale sul parco.
Aveva toile de jouy rossa alle pareti e mobili antichi.
Il letto era sormontato da un ciel de lit.
Nella camera vi era anche un caminetto.


la nostra camera

mobile nella nostra camera

Il bagno dai colori rosso e oro era nascosto dentro un armadio. Aveva due lavandini e una vasca da bagno.


il nostro bagno

il nostro bagno




La colazione viene servita nella sala da pranzo del castello su un grande tavolo dove gli ospiti del castello siedono insieme per degustare una ricca e buona petit dejeuner con porcellane e argenterie di famiglia.
Buonissime le marmellate confezionate con ricette di famiglia, tra le quali quella a base di petali delle rose del giardino.
Noi ne abbiamo acquistati alcuni barattoli.

Davvero una location e un'ospitalità aristocratica per sentirsi per un giorno o più, proiettati nel passato raffinato della storia francese.

Il castello è visitabile con visita guidata (6€ visita guidata del castello + visita libera del parco) come anche il parco e il roseto ( 5€ parco e roseto).
Il principe ci ha cortesemente chiesto di non scattare foto agli ambienti del castello, e quindi le foto non sono molte.

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FECAMP


SITO TURISTICO                       www.fecamptourisme.com
UFFICIO TURISTICO                 Quai Sadi Carnot

A Fecamp si trovano le falesie più alte della Normandia (126 m).
Il pittoresco paesaggio e la sua spiaggia sono meta di molti turisti.
Fecamp è stato lo sfondo di molti romanzi di Guy de Mauppassant, e le sue falesie hanno ispirato molti pittori.



Fecamp è oggi una piccola città industriale.
Un tempo è stato il primo porto francese per la pesca del merluzzo.
Il suo porto peschereccio fu infatti fondato nel XI secolo.
Oggi nel porto oltre ai pescherecci, sono ormeggiate navi commerciali e yacht.



Fecamp ebbe un passato marittimo e ducale.
Fu la residenza dei duchi di Normandia prima che si trasferissero di là della Manica.
Guglielmo il Conquistatore festeggiò qui la sua vittoria a Hastings, che lo fece divenire re d'Inghilterra, nella Pasqua del 1067. 
I resti dell'antico castello medievale costruito tra il X e il XIII secolo si trovano davanti all'abbaziale della Trinité.

resti del castello dei duchi di Normandia

L'abbazia de la Trinité fu fondata nel XI secolo da Guglielmo da Volpiano che portò la regola benedettina in Normandia.
Era una delle più grandi di Francia.
Una leggenda vuole che l'ultimo giorno di costruzione dell'abbazia si fosse arenata sulla spiaggia una reliquia contenente alcune gocce del sangue di Cristo.
Fecamp divenne dunque una meta di pellegrinaggio.

Ora dell'antica abbazia rimane la chiesa abbaziale, mentre del resto del monastero rimangono solo alcune rovine.
L'esterno è spoglio, austero, in stile gotico primitivo.
La facciata del XVIII secolo rimanda allo stile dei Gesuiti.
La chiesa è lunga quanto Notre-Dame di Parigi.
La torre lanterna alta 60 m è del XIV secolo.

Nel suo interno si trovano le sepolture del III e del IV duca di Normandia, nella "cappella del battistero".
Le recinzioni delle cappelle absidali sono del primo rinascimento, in pietra scolpita con motivi floreali.
La "cappella absidale della Vergine" è del XV secolo in stile gotico fiorito.
Vi si trova nella chiesa una "Dormizione della Vergine" del XV secolo.
Un orologio astronomico del 1667, con dischi neri e verdi delle maree, è posto nel transetto sinistro.
Nel transetto destro è collocata la "Morte della Madonna", un gruppo di pietra policromo. 
Il coro presenta un tiburio tipico delle chiese normanne.
Il tabernacolo rinascimentale custodisce le reliquie del "Prezioso Sangue".

chiesa di St-Etienne

La chiesa di St-Etienne, in stie primo rinascimento e neo-gotico, domina il porto. Il suo portale è del XVI secolo.

Villa Emilie





Il suo abitato è costituito da case in mattoncini rossi o con selce, e da alcune case in stile eclettico, dove sono unite l'art nouveau e il neo-normanno.
Un esempio di queste case è la Villa Emilie.

villa a Fecamp
villa di Fecamp
Palais Bénédectine


Meta turistica di Fecamp è certamente il Palais Bénédectine, palazzo del 1898 d'ispirazione gotica e rinascimentale.
Il precedente palazzo inaugurato nel 1888, andò in fiamme nel 1892.
In questo sito si uniscono le visite di un palazzo dall'architettura fantasiosa, di un museo e di una distilleria.

corte interna del Palais Bénédectine

cartello pubblicitario del Bénédectine







Nel 1510 il monaco benedettino veneziano Bernardo Vincelli, dell'abbazia di Fecamp, aveva messo a punto la ricetta di un elisir medicinale composto da 27 piante e spezie, di cui tre erbe locali: la melissa, l'angelica e l'issopo. A queste si aggiungevano altre erbe provenienti dall'Asia orientale.
La ricetta di questo digestivo dal gusto un po' amaro chiamato Bénédectine andò persa durante la Rivoluzione.







Alexandre Le Grand, un negoziante di liquori di Fecamp, la ritrovò nel 1863, e riproponendola ebbe un grande successo.
Arricchitosi con la vendita del digestivo, Le Grand costruì il "romantico" palazzo e lo riempì di preziose opere medievali e reperti dell'antica abbazia.
Fanno parte della collezione antichi libri miniati, avori, sculture in legno, dipinti, oggetti sacri e pagani, e serrature.
 
sala museale
interno del palazzo


soffitto del palazzo
vetrata del palazzo

In una seconda sezione il museo raccoglie il mondo legato alle spezie.
Si possono anche vedere gli alambicchi per la distillazione del famoso digestivo, di cui il 95% è esportato.
Per la sua produzione occorrono due anni.
La visita si conclude con una degustazione del liquore.

distilleria
sala delle spezie

www.benedectinedom.com
Orario: 15 ottobre 2012 /5 gennaio 2013      10.30/12.45   14.00/18.00
             6 gennaio/15 febbraio  chiuso
             16 febbraio/29 marzo                        10.30/11.45   14.00/17.00
             30 marzo/5 luglio                               10.00/12.00   14.00/17.30
             6 luglio/1 settembre                           10.00/18.00
             2 settembre/13 ottobre                      10.00/12.00    14.00/17.30
             14 ottobre/31 dicembre                     10.30/11.45    14.00/17.00
Costo 7,20€

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ETRETAT


SITO TURISTICO                         www.etretat.net
UFFICIO TURISTICO                   Place Maurice Guillard

Forse le scogliere più conosciute e più suggestive della Costa d'Alabastro sono quelle di Etretat.
La Falaise d'Aval con il suo arco è nota grazie anche a Guy de Maupassant che la descrisse come "un elefante che immerge la proboscide nell'acqua".
La vicina Aiguille è una guglia di roccia bianca alta 70 m  che sembra emergere dall'acqua come un obelisco.
La Manneporte, dal latino "magna porta", è un altro arco formato nella falesia.
Sulla Falaise d'Amont si trova invece il luogo in cui furono visti per l'ultima volta nel 1927 i due aviatori che tentarono la trasvolata dell'atlantico e la chiesa di Notre-Dame des Flots in stile gotico, ex voto dei marinai.


portale della chiesa di Notre-Dame
La romanico-gotica chiesa di Notre-Dame è stata costruita nel XII/XIII secolo.
Fu rimaneggiata nel XIX secolo.
Il portale e la navata sono in stile romanico normanno.
Il coro e la torre della lanterna sono gotici.
L'organo è del XIX secolo.


facciata della chiesa di Notre-Dame
navata della chiesa


Durante la fine del XIX secolo Etretat fu trasformata da porto peschereccio in una delle località balneari più eleganti della Normandia.
Furono costruite in quegli anni grandi case in stile Belle Epoque che si aggiunsero alle case dei pescatori e alle case medievali con elaborate sculture in legno, che già esistevano a Etretat.



I personaggi che furono ospiti di Etretat furono oltre a Maupassant, gli scrittori Victor Hugo e Flaubert, il compositore Offenbach e i pittori Monet, Coubert, e Boudin.



Anche Maurice Leblanc, il padre del famoso ladro Arsenio Lupin, il protagonista di numerosi romanzi che uscirono dalla sua penna, soggiornò a Etretat.

Arsène Lupin
La nipote dello scrittore ha allestito nella casa di famiglia le Clos Arsène Lupin, dedicato all'universo enigmatico del nonno.
Un casco ad infrarossi (in francese o in inglese) guida il visatore durante le tappe del percorso museale.


Maurice Leblanc

Personalmente ho trovato questa "attrazione" poco convincente!
Ma non tutti i gusti sono uguali!
www.arsene-lupin.com
Orario: ottobre/marzo      nel weekend  11.00/16.45
             aprile/settembre  tutti i giorni   10.00/17.45
Costo 7,50€


RISTORANTE                         LA SALAMANDRE
                                                  www.manoirdelasalamandreetretat.com
                                                  4 Bld René Coty
                                                  02 35 27 17 07
facciata del Manoir de la Salamandre

GIUDIZIO
Questa brasserie si trova al piano terra di un'antica casa del XIV secolo.
Era una casa costruita a Lisieux, smontata e ricomposta a Etretat nel 1912.
Probabilmente se fosse rimasta al suo posto d'origine, ora non esisterebbe più in quanto Lisieux è stata molto bombardata durante la seconda guerra mondiale.
La sua facciata presenta numerose sculture in legno raffiguranti un bestiario fantastico.
 
Una leggenda misteriosa dice che nella falesia di Etretat sia nascosto il segreto alchemico della pietra filosofale e che la posizione delle sculture e i loro simboli possano svelare dove questo segreto si trovi.


Il ristorante ha un fascino d'antico con travi al soffitto, tavole di quercia e un grosso camino.
La cucina è quella tradizionale normanna e soprattutto di pesce, accompagnata volendo da sidro fermentato della regione.


CONCLUSIONE
La lunga carrellata di borghi e piccole cittadine che costeggiano il litorale della meravigliosa Costa d'Alabastro è arrivata al capolinea, almeno per quel che noi abbiamo potuto visitare.
La Normandia è una regione francese ricca di fascino, di tradizioni e cultura, ma questa zona è immancabile per un viaggio spettacolare nella natura e negli scenari che questa può regalare.
Queste bianche scogliere sono capaci d'infondere pace e serenità, quando il mare è piatto e vi è bassa marea, oppure possono agitare gli animi durante le tempeste, ma sono ugualmente testimoni della inesauribile forza della "Natura".



2 commenti:

franco ha detto...

bellissimo racconto di viaggio grazie

Raffaella ha detto...

Grazie Franco!

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