giovedì 5 settembre 2013

A Vienna sulle tracce di Otto Wagner


Otto Wagner fu unodei maestri dell'architettura moderna, precursore del Modernismo. Fu architetto ed urbanista, professore e scrittore.
Nacque a Penzing, un sobborgo di Vienna, nel 1841.
La sua famiglia faceva parte della ricca borghesia asburgica.
Rimase orfano di padre a cinque anni.

I suoi studi si svolsero prima a Vienna, all'Akademisches Gymnasium e poi al Polytechniches Institut, e proseguirono poi a Berlino dove frequentò il Konigliche Bavakademia.
I suoi studi terminarono a Vienna presso E. van der Null e A. von Siccardsburg, i due progettisti dell'Opera.

Fanno parte dei suoi primi lavori i progetti degli edifici residenziali, le cosiddette "case in affitto", della Borsa di Vienna, del Harmonietheater e della Sinagoga di Budapest.

Per la corte dell'Imperatore progettò i cortei per celebrare le nozze d'argento dell'Imperatore Francesco Giuseppe e dell'Imperatrice Elisabetta, e per le nozze del Principe ereditario Rodolfo e la Principessa Stephanie.

Divenne docente all'Accademia delle Belle Arti ed ebbe come allievi quei giovani che divennero di li a poco delle personalità sul palcoscenico dell'arte viennese.

Wagner sentiva il bisogno nei suoi progetti di unire l'imponenza degli stili storici e la funzionalità della vita moderna.
Il suo motto era
"non può essere bello ciò che non è funzionale".
Dal 1890 abbraccia lo Jugendstil ("art nouveau" austriaca).

ponte della ferrovia
ponte sul canale
progetto della stazione di Schonbrunn

Col titolo di consigliere dell'edilizia del Comune di Vienna e consigliere artistico della Commissione per il traffico, Wagner studiò un piano regolatore che prevedeva una viabilità ad anelli concentrici e raggi della città, e il progetto e la realizzazione tra il 1895 e il 1900 della metropolitana, la Stadtbahn.
Si trattava di 4 linee ferroviarie lungo un percorso di 45 km, con 30 stazioni.

Padiglione ovest

Tra le stazioni della metropolitana più visitate e che colpiscono per la loro originalità vi sono i due Padiglioni gemelli nella Karlsplatz, la piazza antistante la Karlskirche.
Le eleganti stazioni in stile art nouveau, hanno lo scheletro costruttivo a vista in ferro color verde mela, colore adottato per le insegne della metropolitana.

ingresso al Wien Museum

Il rivestimento è in marmo bianco con girasoli stilizzati disegnati da Joseph Maria Olbrich (suo collaboratore e architetto dell'edificio della Secessione), e le pensiline hanno decorazioni con fregi floreali dorati.
L'interno ha una copertura con volta a botte in lamiera ondulata.
I Viennesi chiamano queste stazioni le "Gabbiette".

disegno di un Padiglione








Durante gli ultimi anni '60 i Padiglioni furono smantellati e poi rinnalzati nel 1977 al grido "Salvate Otto Wagner", ma in una posizione di 1,50m più in alto della strada rispetto a prima.



Nel Padiglione est è ospitato un caffè.

Padiglione est

Nel Padiglione ovest (nel retro dell'entrata alla metropolitana che ancora oggi conduce a Hutteldorf), trova spazio in un'unica interessante piccola sala, parte del Wien Museum con un'esposizione di disegni, foto e plastici dei progetti e delle realizzazioni delle opere di Otto Wagner.

modellino del Padiglione del Kaiser
disegno di O.Wagner


disegni di progetti di O..Wagner
www.wienmuseum.at
Orario:  aprile/ottobre  10.00/18.00
lunedì chiuso
Costo 4€
Kunstlerhaus (oggi in parte divenuta un cinema)
interno della Kunstlerhaus
Sempre nella stessa piazza si trova la Kunstlerhaus, la "Casa degli Artisti", costruita nel 1868 per i membri dall'Associazione degli Artisti Viennesi per esporre le loro opere.
Questi artisti sostenevano una pittura aulica in sintonia con l'architettura storicista in voga in quell'epoca, da cui Wagner si era discostato.

Otto Wagner aveva nel frattempo aderito alla nuova associazione artistica che prendeva il nome di Secessione, composta da quegli artisti (tra i quali alcuni suoi allievi), che come dice il nome, si erano distanziati dalla comune concezione dell'arte viennese.
Avevano come motto:
"Al tempo la sua Arte. All'Arte la sua libertà".
Tra i principali artisti che aderirono a questa associazione, oltre ad Otto Wagner, furono Gustav Klimt, Egon Schiele, Kolo Moser, Joseph Maria Olbrich e Josef Hoffmann.
Postsparkasse
particolare della Postsparkasse
La Postsparkasse, sede della Cassa di risparmio postale austriaca, progettata da Wagner tra il 1094 e il 1906, è un esempio della sua appartenenza all'architettura della Secessione: cornicione sporgente, colonne d'alluminio che sostengono una copertura in vetro, decorazioni costituite da borchie e angeli.
La sua facciata è formata da piastre di granito, di marmo e di alluminio.
Nell'interno le colonne portanti furono rivestite d'alluminio.
Progettò anche il mobilio e l'impianto di riscaldamento con condutture tubolari che avvolgono lo spazio interno.
Si può visitare l'interno dell'edificio durante gli orari della banca che lo occupa.
Orario:  lunedì/venerdì  9.00/17.00
              sabato            10.00/17.00
Costo 6€
 

Wagner si occupò anche della canalizzazione del braccio cittadino del Danubio, ovvero del Donaukanal.

Majolikahaus
Tra i 50 appartamenti e ville che Wagner progettò vi furono quelle costruite nel 1899 in Linke Wienzeile: la Majolikahaus al n°40 (chiamata così per le piastrelle blu, rosa e verde che lo ricoprono) e un edificio in Jugendstil al n°38 (con decorazioni floreali in oro, opera di Koloman Moser).
 
particolare della Majolikahaus

casa Jugendstil

particolare sulla casa Jugendstil


Wagner costruì anche due ville per lui e la sua famiglia nel verde quartiere di Penzing, dove era nato.
Si trovano sulla Huttelbergstrasse.

Erste Wagner Villa
disegno della Erste Wagner Villa

Al n°26 vi è la maestosa Erste Wagner Villa, residenza estiva della famiglia Wagner, eretta tra il 1886 e il 1888.
La villa in stile neopalladiano, è un parallelepipedo con due logge laterali.
Lo stile adottato si colloca a metà strada tra l'architettura della Ringstrasse e gli elementi decorativi dello Jugendstil.

portico della villa
scalinata d'ingresso

L'accesso al portico con quattro colonne, avviene salendo una grande scalinata.
Ai lati del portico vi sono scritti sulle pareti i due motti di Wagner: 
"Artis sola domina necessitas" e "Sine Arte sine Amore non est Vita"
muro con motto

Delimitano le scale balaustre in ferro.
Anche il giardino fu progettato da Wagner.

Fountain House
particolare della Fountain House


particolare della Fountain House
giardino della villa

Oggi questa casa è proprietà dell'artista del realismo fantastico Ernst Fuchs, che ha collocato sotto il portico una grande statua della fertilità, ed ha aggiunto alla villa più colori.
La villa ospita nelle sale di Wagner restaurate l'Ernst Fuchs Museum.

ingresso al museo
statua della fertilità
www.ernstfuchsmuseum.at
Orario: martedì/sabato  10.00/16.00
Costo 11€

Zweite Wagner Villa


Al n° 28 invece c'è la Zweite Wagner Villa, costruita circa venti anni dopo tra il 1912 e il 1913.
Ha un'impronta di estremo razionalismo.
E' stata costruita in cemento e acciaio con pannelli blu e borchie in alluminio.
Gli unici elementi geometrici decorativi si trovano intorno alla porta e tra le finestre.
Le decorazioni in vetro sono state eseguite da Kolo Moser.

 
porta d'ingresso della villa
vista laterale della villa



decorazione sulla porta d'ingresso

Wagner costruì questa villa perché la moglie Louise, 18 anni più giovane di lui, ci andasse a vivere dopo la sua morte.
Ma la moglie morì tre anni prima di lui nel 1915, in questa villa, e così Wagner la vendette.

ingresso dell'ospedale psichiatrico

Un altro capolavoro di Otto Wagner, ed ultima opera commissionatagli nel 1902, è il grande ospedale psichiatrico Psychiatrisches Krankenhaus, complesso ospedaliero appena fuori Vienna, il più moderno in Europa in quell'epoca.

teatro del complesso ospedaliero

I diversi padiglioni dell'ospedale con i balconi in ferro color verde, non sembrano affatto case di cura.
Tra essi vi si trova anche un teatro.

disegno della Kirche am Steinhof
modellino dellaKirche am Steinhof

All'interno del complesso ospedaliero Wagner ideò e costruì la Kirche am Steinhof, chiesa dedicata a S.Leopoldo.

Kirche am Steinhof

La costruzione della chiesa posta su una collina e circondata da un parco dove si muovono liberi i daini, iniziò nel 1905 e terminò nel 1907.
E' a pianta centrale cruciforme.
L'esterno è i marmo bianco con borchie d'alluminio e ghirlande sotto il cornicione.

Kirche am Steinhof

La facciata presenta 4 colonne che sono sormontate da angeli realizzati da Othmar Schimkowitz.

facciata della chiesa
angeli su colonnato della facciata
























In alto negli angoli della facciata, sopra le torri campanarie, si trovano le statue di S.Leopoldo (a sinistra), e quella di S.Severino (a destra) realizzate da Richard Luksch.
I Santi sono seduti su sedie opere di Joseph Hoffmann.
Sovrasta l'edificio una grande cupola emisferica rivestita di rame.

Il suo interno è ad unica navata con un'ottima acustica.
In essa regnano funzionalità e semplicità.
I riquadri del soffitto sono ornati da borchie.
Una calotta ribassata, percorsa da una rete metallica, rappresenta il firmamento celeste.

interno della chiesa

Kolo Moser ha realizzato le vetrate con figure di Santi, che permettono l'entrata di molta luce.
Sempre di Moser è il mosaico sulla parete di fondo.

vetrate della chiesa
vetrata con Santi
L'ingresso verso la chiesa avviene dalla portineria dell'ospedale.
Orario:   sabato  16.00/17.00   domenica  12.00/16.00
tour        sabato  15.00             domenica  16.00
Costo 8€


Otto Wagner morì nel 1918.
Non tutti i suoi progetti vennero realizzati, ma egli si interessò di tutti i luoghi pubblici possibili e progettò banche, hotels, sale espositive, ospedali, stazioni metropolitane e ferroviarie oltre che progettare appartamenti e ville private.
Si avvalse dei nuovi materiali tipici della produzione industriale: vetro, ferro e cemento.
Nei suoi progetti usò sia la linea retta che quella curva, nella ricerca di nuove forme. Pur contestato dai suoi contemporanei seppe influenzare le idee dell'architettura di tutta Europa.



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