martedì 15 ottobre 2013

Godollo, il palazzo in Ungheria preferito della Pricipessa Sissi


Il Palazzo di Godollo si trova in Ungheria, ad una trentina di chilometri a nord-est di Budapest.

La storia di questo palazzo è molto legata alla figura affascinante della duchessa di Baviera Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach, più nota come principessa Sissi.

statua della principessa Sissi nel parco di Godollo

Dopo le sue nozze con Francesco Giuseppe d'Asburgo, fu imperatrice d'Austria, regina di Croazia e Boemia, e regina apostolica d'Ungheria.
Fu sempre legata all'Ungheria che contraccambiava le sue simpatie.
Dopo il compromesso (l'Ausgleich) tra Austria ed Ungheria del 1867 Francesco Giuseppe ed Elisabetta furono incoronati re e regina d'Ungheria.

Dopo l'incoronazione venne loro donato il Palazzo di Godollo.
I reali avevano giurato infatti di trascorrere periodi di tempo regolari in Ungheria.

La residenza era già nota a Sissi che aveva visitato nel 1866 l'ospedale militare allestito nel maneggio di questo palazzo.
Si era subito innamorata di questo posto, ma il consorte l'aveva esortata a non pensare di acquistarlo perché l'Austria aveva già problemi economici a causa della Guerra Austro-Prussiana.

Il Palazzo era stato comunque messo a disposizione dell'imperatrice che aveva deciso di trovare rifugio con i figli Rodolfo e Gisella in Ungheria durante la guerra che interessava l'Austria.

Ma la storia del più grande palazzo barocco d'Ungheria inizia tempo prima.


Fu fatto costruire dal conte Antal Grassalkovich I, confidente di Maria Teresa d'Austria, tra il 1741 e il 1760.
I lavori furono affidati all'architetto Andras Mayerhoffer.

Antal Grassalkovich I

Con un parco di 28 ettari e una costruzione di 1700 m² è la seconda tenuta più grande d'Europa dopo Versailles.

Il Palazzo ha una facciata con balconi in ferro battuto, su 4 colonne in marmo rosso e capitelli ionici.
Al centro della balaustra si trova lo stemma dei Grassalkovich.

facciata d'ingresso al palazzo

Il palazzo si divide in 8 ali che formano una doppia U, con chiesa, orangerie e bagno a nord, e stalle e maneggio a sud.

La chiesa calvinista del villaggio venne fatta demolire da Grassalkovich I e al suo posto venne eretta la cappella cattolica del Palazzo dedicata a S.Giuseppe Nepomuceno, consacrata nel 1749.
Nel suo interno il baldacchino sopra l'altare maggiore poggia su 4 colonne di marmo nero.
Sull'arco trionfale si trova lo stemma della famiglia.
Vi si trovano anche due pulpiti in stile rococò.
Un mosaico veneziano ritrae Grassalkovich I.


Tra il 1782 e il 1785 i torrioni angolari del palazzo furono sostituiti da due padiglioni da Grassalkovich II.

Il teatro barocco del castello, il più antico teatro in pietra in Ungheria ancora in funzione, fu costruito anch'esso da Gassalkovich II negli stessi anni.

teatro barocco

E' lungo 24,5 m. e largo 8 m. per un'altezza di 9,5 m.
Ha decorazioni neoclassiche e dipinti tardo barocchi.
Disponeva di 100 posti a sedere, nella platea e nelle due gallerie sulla parete posteriore.
Poteva ospitare 24 membri d'orchestra.

palcoscenico del teatro barocco
decorazioni e dipinti delle pareti del teatro

Era in funzione solo in presenza del conte, circa due settimane l'anno.
Le tele del fondale sono scorrevoli, con tecnica a coulisse originale.
Le tele appese dall'alto raffigurano paesaggi.

ingranaggi di scena
ingranaggi di scena

Il teatro prese il posto delle camere a disposizione dell'amico di famiglia il Cardinale Arcivescovo di Vienna e vescovo di Vac Kristof Migazzi.
Nel 1867, con l'istallazione di due soffitti, il teatro fu poi convertito in 15 stanze, per l'entourage della famiglia reale.
Fu ritrasformato in teatro nel 2003.
 
A Grassalkovich III e alla moglie Leopoldina Esterhazy si deve invece la trasformazione del giardino alla francese in giardino all'inglese.

parco del palazzo

particolare del parco del palazzo

Quando nel 1867 la famiglia Grassalmovich si estinse, il palazzo divenne proprietà dello Stato, che come ho già detto ne fece dono ai reali asburgici.

Divenne quindi la residenza sia estiva che invernale preferita da Elisabetta, che qui amava rifugiarsi lontano dal protocollo della corte viennese, e dove si sentiva più libera.
Passò più tempo a Godollo che al palazzo del Hofburg a Vienna o a Schonbrunn.
Qui, sino al 1916, vennero organizzate battute di caccia, feste e corse di cavalli.

La principessa Sissi fece costruire un maneggio al coperto per potersi dedicare a questa attività sportiva che amava molto praticare.
 
maneggio


Questo palazzo era finalizzato, con le sue 136 camere di cui 67 riservate al personale, al comfort piuttosto che alla grandezza.
Si accede all'interno salendo uno scalone a doppia ala.


scalone d'ingresso

(non si possono scattare foto all'interno del palazzo)

La suite matrimoniale aveva come colore dominante il viola che Elisabetta amava molto.
In una camera vi sono appesi alle pareti ritratti della regina con i politici che frequentava.
Sissi aveva molto a cuore la politica dell'Ungheria, conosceva l'ungherese e amava la musica gipsy.

Gli appartamenti del re avevano invece pannelli gialli e carta da parati di seta grigia.
Non posso fornire foto inerenti l'interno degli appartamenti perché non è concesso fotografare.


Nel giardino all'inglese vi erano viole e viole del pensiero, i fiori amati da Sissi, e in due stagni nuotavano i cigni.

giardino dietro al palazzo

Nel 1920 il Palazzo tornò allo Stato ungherese.
Tra il 1920 e il 1944 divenne la residenza estiva dell'Ammiraglio e governatore ungherese Miklos Horthy.
Successivamente fu trasformato in ospizio per anziani e caserma per le truppe sovietiche che ne bruciarono l'arredo.
Nel 1995 fu riaperto al pubblico.

Orario: marzo/27 ottobre 2013                                        10.00/18.00
             28 ottobre/31 marzo 2014     lunedì/venerdì       10.00/16.00
                                                            sabato/domenica  10.00/17.00
            13 gennaio/16 febbraio 2014  CHIUSO

ingresso al palazzo
costo:  2.200 HUF
audioguida 600 HUF

visita parco GRATIS     novembre/marzo     6.00/18.00
                                      aprile/ottobre          6.00/20.00

visita guidata Teatro barocco            sabato/domenica
          durata 30'                           
costo 1.400 HUF
          1.100 HUF come biglietto aggiunto all'ingresso al palazzo

visita guidata al bunker           
          durata 25'/30'
costo 800,- HUF
          700,- HUF come biglietto aggiunto all'ingresso al palazzo

3D cinema                                         giovedì/domenica
          durata 45'
costo 1.200 HUF
          900,- HUF come biglietto aggiunto all'ingresso al palazzo

falconeria e show di tiro con l'arco       12 maggio/15 settembre 2013
          durata 60'     ore 16.00
costo 1.500 HUF


CONCLUSIONI
Anche se non abbiamo potuto scattare foto all'interno del palazzo per mostrarvi cosa realmente si visita, penso che gli ambienti restaurati e visitabili diano un'immagine di come potevano essere quando erano abitati da Sissi e dalla sua famiglia.
Quello che invece non consiglierei di visitare è il bunker, per noi un po' deludente.
Il teatro barocco e il maneggio invece meritano una visita.


giovedì 3 ottobre 2013

Il castello di Sully-sur-Loire, porta orientale della Valle della Loira


Il castello di Sully sur Loire (da non confondersi con il castello di Sully in Borgogna) si trova in Francia nella regione del Centro, nel dipartimento Loiret.
Sorge sulla riva sinistra della Loira.

Questo castello rinascimentale dall'aspetto fiabesco costituisce la porta orientale della Valle della Loira, e facendo parte dei castelli che impreziosiscono questa valle, è anch'esso iscritto nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.

In questo luogo già in epoca gallo-romana vi si trovava un forte.
Sully deve forse il suo nome proprio al generale romano Sillius che all'epoca di Giulio Cesare fece costruire in quest'area una villa.

Il castello viene però per la prima volta menzionato in epoca medievale (1102), come postazione di controllo a difesa di un ponte in pietra, di epoca romana, che attraversava la Loira in questo punto, andato distrutto nel 1363.

La fortezza medievale venne costruita da Gauthier de Sully.
L'edificio aveva otto torri angolari, di cui una sola ancora ne rimane.
Nel 1218 Filippo Augusto costruì una torre di forma cilindrica oggi scomparsa.

L'attuale costruzione venne voluta nel 1395 da Guy de la Trémoille.
L'opera venne affidata all'architetto del Louvre e di Vincennes, Raymond du Temple.

Subì dei danni durante le guerre di religione, e la cappella fu distrutta nel 1563.
Nel 1602 il castello venne acquistato da Maximilien de Béthune, Grand Sully, primo duca di Sully, ministro e consigliere del re Enrico IV.

Nel XVIII secolo si apportarono modifiche e nuove costruzioni al castello.
Nel 1714 il Maresciallo di Vianges Claude Morey fece costruire la facciata nord.
 
Tra i personaggi che soggiornarono al castello di Sully si ricorda Giovanna d'Arco, imprigionata da Georges de Trèmoille, favorito del Delfino di Francia (futuro re Carlo IV), all'epoca proprietario del castello, che temeva l'influenza sul re esercitata dall'eroina.
Giovanna d'Arco infatti si era recata al castello per convincere il Delfino a recarsi a Reims per essere incoronato re di Francia dopo la sconfitta degli Inglesi a Patay.

Voltaire fu esiliato in questo castello tra il 1716 e il 1719.
Era stato allontanato dal re da Parigi per aver scritto testi denigratori ed epigrammi.
Per lui nella sala d'onore fu costruito un teatro per poter rappresentare le sue opere.

Nel castello il giovane re Luigi XIV, accompagnato dalla madre Anna d'Austria e dal cardinal Mazzarino, vi trovò rifugio durante il periodo della Fronda.
Tra i suoi proprietari ci fu anche il Maresciallo Mac-Mahon, duca di Magenta e primo Presidente della Repubblica Francese.


Il castello si presenta ai nostri occhi circondato da fossati ancora alimentatati dalla Sange, un affluente della Loira.
Ci appare imponente, con le sue alte torri con tetti muniti di garitte, con il possente mastio e la sua ala residenziale.

lato est del mastio

Il mastio, costruito nel XIV secolo, è a pianta rettangolare, con torri cilindriche sporgenti agli angoli.
Quelle del lato ovest si chiamano "Nouvion" e "Vilebon", quelle del lato est "Chapelle d'Anguillon" e "Verrines".
Alcune di esse hanno il tetto a punta, merli e cammino di ronda.

mastio

La porta d'accesso è fiancheggiata da torri cilindriche, ed era dotata un tempo di ponte levatoio.

facciata orientale del Petit Chateau ed entrata al castello

entrata al castello

tombe del duca di Sully e di sua moglie






Entrando si visitano alcuni ambienti con soffitto a volta, la cucina e la dispensa.
Trovano posto in questi primi ambienti le tombe del duca di Sully Maximilien e della sua seconda moglie Rachel de Cochefilet.


cucina
ambiente medievale

Poi si sale al piano nobile, dove si attraversano la grande Sala d'onore e gli appartamenti residenziali del duca.
Vi sono due sale medievali del XIV secolo con 13 ritratti di famiglia.
Su un camino monumentale si trova una grande pittura rappresentante il "Castello di Roisney-sur-Seine".
Porte in ferro si aprono sullo studio di Sully, mentre altre in legno sono del XVII secolo.

salone d'onore con ritratti
camino con pittura del "Castello di Roisney-sur-Seine"
salone d'onore

Alcuni arazzi del XVII secolo si trovano negli Appartamenti di Psyché, che prendono il nome  dal soggetto che i sei arazzi stessi rappresentano: le avventure di Psiche tratte dalle "Metamorfosi" di Apuleio, scrittore latino del II secolo.

un arazzo con storia di Psiche
un arazzo con storia di Psiche
appartamenti di Psiche

Tra le stanze del castello vi è anche quella riservata al re, arredata in stile Luigi XIV, con bellissime tappezzerie in seta blu e oro e arazzi del XVII secolo.

camera del re
camera del re
arazzo del XVII secolo della camera del re

Nella Torre di Anguillon i piani sono collegati da una scala a chiocciola che conduce sino all'ultimo piano, dove si trova una struttura in legno a forma di carena rovesciata del XIV secolo, ancora ben conservata, e il cammino di ronda.

cammino di ronda
scala a chiocciola


carpenteria del sottotetto

Nella corte quadrangolare, davanti al mastio, si trova il Petit Chateau, la residenza dei Sully rimaneggiata nel XIX secolo, e la Torre di Béthune costruita per ospitare i cannoni, con muri spessi 5m, di cui è rimasto solo il secondo piano.
Il collegamento tra il Petit Chateau e l'ala settentrionale fu costruito nel XVIII secolo.

corte
grande salone
camera del Petit Chateau
camera del Petit Chateau

Nel parco del castello, attraversato da canali, un tempo si trovava la Collegiale di Saint-Ythier, divenuta parte poi dell'abitato di Sully.
Dedicata al vescovo di Nevers, conserva belle vetrate.

Orario: febbraio/marzo  e ottobre/dicembre
                                          martedì/domenica   10.00/12.00  14.00/17.00
             aprile/giugno     e settembre
                                          martedì/domenica   10.00/18.00
             luglio/agosto      tutti i giorni               10.00/18.00
             chiuso in gennaio
Costo 7€
visite guidate 8€


CONCLUSIONI
Il castello di Sully rappresenta il "primo assaggio" dei famosi castelli di cui la Valle della Loira è costellata.
Certamente questo castello non ha la notorietà di quello di Chambord o di Amboise o di Cheverny, ma certamente ha anch'esso un valore storico e artistico non indifferente, basti solo pensare alle personalità che hanno soggiornato in esso, o alla pregevole carpenteria eseguita da validissimi capi-mastri di Orleans che ha cavalcato i secoli.