lunedì 17 marzo 2014

Grottaglie, la città della ceramica


Grottaglie è una città pugliese in provincia di Taranto, dalla quale dista circa venti chilometri.
Si trova all'estremità della Murgia dei Trulli.


Per la presenza in questa zona di numerose grotte di tufo calcareo fu chiamata Cryptae-Aliae.
Nel medioevo queste grotte diedero rifugio ai fuggitivi provenienti da Taranto e dai villaggi vicini, in fuga dagli assalti dei Goti e dai Saraceni (V secolo).

cupola della Chiesa Matrice
Nell'XI secolo i Normanni donarono la zona alla Mensa Arcivescovile Tarantina.
Nel XV secolo vennero costruiti il castello, la Chiesa Matrice e la città fu fortificata con mura.
Tra il XV e il XVII secolo la città fu governata contemporaneamente da vescovi e laici, molto spesso in contrasto.
La dominazione spagnola del XVII secolo impoverì la città, causando il conseguente fenomeno del brigantaggio.

via del centro storico
vicolo del centro storico
vicolo del centro storico



discesa verso la ChiesaMatrice
Grottaglie oltre che essere nota per la sua produzione di uva da tavola (Regina e Victoria) è conosciuta in tutto il mondo per le sue ceramiche.
Grottaglie è riconosciuta tra le 28 "città della ceramica italiane".


L'artigianato "figulino" (da "figulus", piccolo recipiente di terracotta), si è sviluppato grazie alla presenza nella zona di argilla rossa.

Una volta che l'oggetto viene realizzato al tornio o con presse da questa argilla, viene fatto essiccare in un ambiente arieggiato e fresco per alcuni giorni.
Dopo viene effettuata la sua prima cottura a 950°/970°.
L'oggetto di argilla essiccata diviene "biscotto".
Ora è pronto per essere smaltato con un colore di base e poi decorato.
E' a questo punto che l'oggetto viene di nuovo messo a cuocere.
Ora è pronto per essere esposto e venduto in tutto il mondo.


La produzione di ceramiche a Grottaglie si è differenziata in ceramica rustica di uso comune, soprattutto rivolta al mondo contadino, chiamata "ruagnara", e in "arte faenzara", ceramica ornamentale e a carattere decorativo, rivolta ad una certa elite.

Per quel che rigurada la colorazione delle ceramiche a Grottaglie si producono i cosiddetti "bianchi di Grottaglie", oggetti nei quali si esalta la forma, smaltati con bianco stannifero, e altri oggetti smaltati invece nella "quadricromia" verde marcio, giallo ocra, blu e manganese.



Nella vastità di oggetti che vengono prodotti per decorare gli ambienti o per l'uso quotidiano in cucina, alcune forme sono legate alla tradizione.

ceramiche con tema del "galletto"
Oltre al piatto con il galletto, alla "ciaria", un vaso a due anse, e al "capasone" destinato alla conservazione del vino, vengono realizzati i cosiddetti "pumi".

ceramiche artistiche
La parola "Pumo" deriva da "pomus", frutto.
E' infatti questa la forma di questi oggetti, germogli terminanti a punta, che hanno a volte alla base foglie di acanto.
Sono messi a coppie sulle estremità dei balconi di case e palazzi signorili, e con la loro funzione apotropaica sono simbolo di prosperità.

balcone con "pumi"
balcone con "pumi"
balcone con "pumi"
I loro colori tradizionali sono il giallo ocra del bocciolo e il verde marcio delle foglie, anche se si possono trovare di tutti i colori e grandezze.

"pumi"
Altri oggetti tradizionali sono le cosiddette "Pupe", anfore a forma di donna giunonica in abiti settecenteschi, a volte succinti.

"Pupe", "Amazzoni" e "Jus Primae Noctis"
Vi è anche una versione di queste a cavallo chiamate "Amazzoni".
Un'ulteriore differenziazione di questo oggetto decorativo è l'anfora "Jus Primae Noctis", in questo caso un personaggio in abiti femminili ma munito di baffi.

"Jus Primae Noctis" e "Amazzone"
Questa strana anfora antropomorfa vuole ricordare una consuetudine di origine medievale e una leggenda legata a questi luoghi.
Si narra infatti che nel settecento  una fanciulla di Grottaglie andò in sposa ad un vignaiolo di Martina Franca.
Come voleva la tradizione, per lo "jus primae noctis" il signorotto del posto poteva esigere che la ragazza passasse la sua prima notte di nozze nel suo letto.
Il neo marito pensò bene di recarsi in abiti femminili al castello al posto della ragazza, ma si dimenticò di avere i baffi.
Il feudatario vistosi ingannato lo condannò a morte.
Venuto a sapere che il vignaiolo produceva ottimo vino, il feudatario tramutò la condanna: il vignaiolo gli doveva dare tutto il vino da lui prodotto in anfore con le fattezze del travestito.
Questa è forse l'origine della produzione di questo oggetto in ceramica davvero insolito, molto colorato e fantasioso.

negozio di ceramiche
Nella cittadina di Grottaglie un intero quartiere è adibito a laboratori e negozi che vendono oggetti in ceramica.
Il quartiere delle ceramiche, in dialetto "Camenn'ri", cioè "camini", occupa la gravina di S.Giorgio, ai piedi del castello di Grottaglie.

laboratorio di ceramiche
bottega artigianale
In questo quartiere, luogo di residenza e di lavoro dal XVIII secolo, le botteghe artigianali sono scavate nelle rocce e possiedono antiche fornaci.
Entrando in questi luoghi si può osservare oltre la vasta produzione, anche le fasi lavorative e le tecniche di produzione.
Se siete da queste parti la domenica o durante le ore del pranzo non aspettatevi di trovare tutte le botteghe aperte!

atelier di ceramiche artistiche
Veniamo ora alla descrizione più "artistica" della città.
Certamente centro d'interesse è il castello episcopio, tra l'altro legato al mondo della ceramica per il fatto di ospitare il Museo della ceramica.

castello episcopio
Il castello venne costruito nel XIV secolo dall'arcivescovo di Taranto Giacomo D'Atri.
Posto sulla sommità di una gravina, si nota subito per il suo aspetto militare, con un'architettura che si rifà a quella delle rocche medioevali.

castello episcopio
La facciata è di epoca barocca.

facciata del castello
entrata al castello
portico d'entrata al castello
torre del castello








Una torre centrale a base rettangolare, alta 28 m, è coronata da merli e munita di piombatoi.
Ognuno dei quattro piani è indipendente e raggiungibile con scale esterne.

torre del castello
L'edificio principale che occupa un lato del castello, si affaccia con un loggiato su uno dei due cortili.
La costruzione consta di due piani.

cortile del castello
episcopio
episcopio
loggiato dell'episcopio
Di fronte all'entrata del castello si trova il giardino mediterraneo, con pergolato e piante mediterranee, fatto costruire nel cinquecento.

pergolato del giardino mediterraneo
pergolato del giardino mediterraneo
giardino mediterraneo

Il Museo della Ceramica allestito nelle stalle del castello conserva circa 400 oggetti in ceramica dall'VIII secolo a.C. ad oggi.

presepe posto nel cortile del castello

I manufatti vengono divisi in più sezioni: la ceramica tradizionale d'uso, le maioliche, la sezione archeologica (VIII/IV secolo a.C.), i presepi e la ceramica contemporanea.
www.museogrottaglie.it
Orario:  inverno   9.30/12.30   16.00/19.00
              estate      9.30/12.30   18.00/21.00
Costo:  gratis
NO FOTO negli interni
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Coeva del castello è la Chiesa Matrice dedicata a Maria Annunciata.
Fu anch'essa fatta costruire dall'arcivescovo Giacomo d'Atri nel 1372.
E' il più antico edificio sacro della città.

Chiesa Matrice
La facciata presenta un rosone e una cuspide dentellata con tre edicolette.

rosone e parte superiore del portale della Chiesa Matrice
rosone della Chiesa Matrice

Il portale romanico è in pietra calcarea.
Presenta colonnine poggianti sul dorso di pachidermi: un elefante ed un ippopotamo.
I capitelli delle colonnine sono leoni "ridenti".

portale della Chiesa Matrice
portale della Chiesa Matrice


particolare del portale della Chiesa Matrice
Un'iscrizione a caratteri gotici menziona la data di costruzione della chiesa, del suo architetto e del suo promotore.

Nell'interno della chiesa si notano più stili: gotico, rinascimentale (coro e alcune sculture), barocco (alcune cappelle) e neoclassico (navata).

navata della chiesa Matrice
decorazione rinascimentale della Chiesa Matrice
cappella della Chiesa Matrice
altare ed organo della Chiesa Matrice
























Nella stessa piazza della chiesa si trova il quattrocentesco Palazzo Cicinelli.
il palazzo appartenne alla famiglia Caracciolo-Cicinelli, signori feudatari di Grottaglie.

Palazzo Cicinelli
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Palazzo De Felice

Il Palazzo De Felice costruito nel 1767 in stile barocco ha un portale con a lato colonnine corinzie sormontato da balconata panciuta.
E' sede di mostre.


Nella stessa piazzetta si trova la piccola chiesa di S.Lucia.

chiesa di S.Lucia












Altri palazzi antichi di Grottaglie sono il Palazzo Urselli del XV secolo, chiamato anche "dei Secondogeniti" perché ospitava la famiglia cadetta dei feudatari, con facciata rinascimentale, il Palazzo Blasi posto accanto a quest'ultimo e il Palazzo Maggiulli-Cometa in stile barocco salentino.

Particolare Palazzo Urselli

portone Palazzo Urselli
Palazzo nobiliare
stemma nobiliare
Palazzo nobiliare
Palazzo signorile


Altro luogo di culto è la chiesa del Carmine dalla facciata settecentesca.

Chiesa del Carmine
Nel suo interno si trova un presepe in pietra policroma, opera del 1530 di Stefano da Putignano.

navata della Chiesa del Carmine
Presepe di Stefano da Putignano
Presepe di Stefano da Putignano
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chiesa del Convento di S.Francesco da Paola

Subito fuori del centro storico s'incontra il convento di S.Francesco da Paola del XVI secolo ricostruito in stile barocco dopo che la chiesa fu abbattuta per il terremoto del 1711.
La chiesa ha un portale di disegno rinascimentale con grottesche e fiorami.

portale della chiesa


















CONCLUSIONI
Dopo aver visitato città francesi rinomate per le loro ceramiche non potevamo non fare omaggio ad una delle nostre città italiane d'eccellenza per questo tipo d'artigianato artistico.
La visita alla cittadina offre anche altri spunti turistici, sicuramente indirizzati di più verso l'architettura religiosa. 
In questa cittadina nacque S.Francesco di Gironimo.