domenica 27 aprile 2014

Borgogna: Joigny, città del Rinascimento


SITO TURISTICO                                    www.tourisme-joigny.com
UFFICIO TURISTICO                              4 quai Henri Ragobert

Joigny è una cittadina francese del dipartimento Yonne in Borgogna.
E' denominata "Città d'Arte e di Storia" per i suoi numerosi monumenti storici.

Si trova tra le città di Auxerre e Sens, ad un'ora da Parigi.

La prima città sorse in una posizione strategica, su uno sperone roccioso che domina il fiume Yonne, via di comunicazione.
Si chiamava Gauniacus.

case sulla riva del fiume Yonne
La prima fortificazione (castrum) venne fatta costruire nel X secolo da Raynard le Vieux conte di Sens, distruggendo un monastero.
Le prime mura in selce e calcare che circondavano il primo borgo "castrale" racchiudevano il quartiere Saint-Jean, con strade concentriche .
Rimane di esse la Porta Saint-Jean che fungeva da ingresso al castello e la Torre detta della "Prigione".

Porte Saint-Jean
Porte Saint-Jean e chiesa di Saint-Jean



















Porte Saint-Jean e casa "Bailli"
Fu costruita nel XII/XIII secolo una seconda cinta di mura.
Facevano parte di essa 4 porte, ma ne rimane a testimonianza solo la Porta in legno.
Le altre porte furono demolite durante il XVII secolo.
Restano anche parte delle mura dette "Guimbarde" in gesso e selce.
All'interno di queste seconda mura il quartiere scendeva dallo sperone roccioso al fiume tramite la sua via arteria principale, la Rue Tuerie, la via dei "macellai".

La città antica è collegata alla riva sinistra del fiume tramite il Ponte Saint-Nicolas.

I cittadini di Joigny sono chiamati "Maillotins" per un aneddoto legato al XV secolo.  

A quell'epoca gli abitanti di questa città erano seguaci del partito filo-britannico borgognone guidato da Giovanni Senza Paura.
Vollero così mandare un messaggero dal re inglese Enrico V per congratularsi per il suo matrimonio con Caterina figlia di Carlo VI di Francia, ma non avvertirono il loro conte.
Sulla via del ritorno il messaggero fu arrestato.
I cittadini allora armati dei loro arnesi da lavoro, i "maillets" (=magli, martelli in legno a due teste usati per piantare legni), si recarono dal conte per far liberare il prigioniero.
E' per questo anche che sullo stemma della città appare un castello con sotto la sua entrata un maglio.

Nel 1530 un incendio distrusse i 2/3 della città.
Il conte permise agli abitanti di prendere il legname per ricostruire le loro case e il re abbonò loro le tasse.

Il XVI secolo è l'epoca della ricostruzione della città, con case a graticcio e bei palazzi in stile rinascimentale.

Tra le case a graticcio con decorazioni in legno intagliato  con iconografia religiosa e iconografia ispirata dai mestieri dei proprietari.
Le più rappresentative sono:

- la casa detta "du Pilori", con facciata ornata da ceramiche, piastrelle smaltate di verde, blu e giallo, e pilastri scolpiti con musi di animali e rappresentazioni di Santi: S.Francesco d'Assisi, S.Martino e S.Giovanni Battista.


casa "du Pilori"
particolare della casa "du Pilori"






















 - la casa detta "du Bailli", con elementi vegetali scolpiti su due facciate e sporgenza del primo piano.
Era la casa di un ufficiale incaricato dal conte di rendere giustizia. 
Si trova proprio di fronte alla Porta Saint-Jean.


casa "du Bailli"
particolare della casa "du Bailli"






















- la casa "dell'Albero di Jesse", ornata con l'albero genealogico degli antenati di Cristo: secondo il vangelo di S.Matteo Jesse sognò un albero che scaturiva dal suo corpo e sui rami apparvero i parenti di Cristo, e sulla sommità La Vergine e Gesù Bambino.
Case con questo soggetto di decorazione se ne trovano solo 3 in Francia, essendo poco usato negli edifici pubblici.


casa "dell'Albero di Jesse"
albero di Jesse della casa "dell'Albero di Jesse"
- la casa "dell'Ave Maria", dove troviamo scolpiti sui suoi pilastri gli elementi dell'Annunciazione: l'Angelo Gabriele, il vaso di gigli, la Vergine in preghiera.
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Nel XVII secolo la contea viene venduta a Pierre de Gondì e verrà mantenuta dalla sua famiglia fino alla Rivoluzione.

castello Gondì
L'attuale castello Gondì, che prende il nome dalla famiglia che appunto lo acquistò, è quello ricostruito durante il XVI/XVII secolo in stile Rinascimento.
Nel 1569 i lavori furono affidati a Jean Chéreau, che costruì in città anche la volta della chiesa di Saint-Jean.  
Quando dopo 800 anni la contea finì di esistere, divenne proprietà nazionale. Poi fu venduto in due parti: il logis fu acquistato dalla città, mentre il padiglione da un privato.
Nel 1826 furono demoliti il II piano del padiglione e gli interni.
divenne una Scuola Superiore femminile fino al 1966.

facciata rinascimentale del castello Gondì
La facciata nord del logis è in stile Rinascimentale, mentre la facciata sud è nello stile Luigi XIII, più sobrio.
Il padiglione d'angolo è un capolavoro del secondo Rinascimento.
Gli interni non si possono visitare.

resti del padiglione d'angolo
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Vicino alla castello si trova la chiesa di Saint-Jean, la chiesa più antica della città.
Della chiesa costruita nel XIII secolo rimangono le colonne del coro. 

navata e coro della chiesa di Saint-Jean
navata laterale della chiesa di Saint-Jean
Fu distrutta durante la guerra dei cent'anni e ricostruita nel XV secolo, come anche nel XVI secolo dopo il devastante incendio che non la risparmiò.
Furono ricostruite le parti basse in stile gotico per adeguarsi alle parti scampate alla rovina, mentre in stile rinascimentale furono rifatte le parti alte: una volta a botte a lunette, con falso triforio e finestre alte.
Artefice di questo primo esempio di architettura della navata in Francia fu Jean Chéreau (del quale si trova una lapide sopra al coro).

volta a botte con lunette
finestre alte della chiesa di Saint-Jean
All'interno della chiesa si trova una Deposizione del XV secolo, e il Sepolcro di Aléis contessa di Joigny del XIII secolo, sul quale si trova scolpita l'allegoria dell'innocenza.
 
Deposizione
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La chiesa di Saint-Thibault sorge dove nel XI secolo si trovava una cappella dedicata al Santo.
Le reliquie di Saint-Thibaut infatti furono deposte in essa per una notte durante il tragitto che fecero da Vicenza (dove era morto il Santo) a Sens, portate dal fratello di Thibault.
Devastata durante la guerra dei cent'anni, la chiesa fu ricostruita nel 1490.

entrata laterale con statua di Saint-Thibault










Sul portale laterale della chiesa si trova la statua equestre del patrono scolpita da Jean de Juni, con chiara influenza del Rinascimento italiano.

















Lo stile architettonico è tardo-gotico, con una volta a vela e chiavi di volta pendenti nel coro.

navata della chiesa di Saint-Thbault
navata laterale della chiesa di Saint-Thibault
coro della chiesa di Saint-Thibault
Le vetrate sono del XVIII/XX secolo e il rosone grigio in grisaglie è del XVI secolo.
Adornano la chiesa sculture in legno della Borgogna e della Champagne, una statua gotica della Vergine con Bambino, e altorilievi nelle cappelle absidali.

Vergine con Bambino
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La chiesa di Saint-André fu eretta nel 1080 da Geoffroy, conte di Joigny che fondò un priorato fuori le mura della città affidandolo ai monaci provenienti da Charitè-sur-Loire, e che quindi dipendevano da Cluny.
La chiesa primitiva era ad un'unica navata (XIII/XIV secolo).
Fu ampliata nel XVI e furono aggiunte finestre.
E' stato il luogo di sepoltura dei conti della città.


chiesa di Saint-André
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La Cappella Ferrand  era il centro del cimitero di Saint-Andtré.
La fece costruire, durante il regno di Francesco I (1610), l'arcivescovo di Sens Jean Ferrand, che era nato a Joigny.
Venne dedicata alla Vergine prima di essere appellata con il nome del suo costruttore.

Lo stile della costruzione ottagonale è rinascimentale.
Esternamente porta un fregio con cinque rilievi relativi alla Resurrezione dei morti.

fregio della cappella Ferrand
Nel XIX secolo venne integrata nel palazzo di giustizia, la cupola sostituita, le finestre allargate e l'aggiunta di un camino ha sfigurato l'edificio.
Divenuta una sala di tribunale non è più stata consacrata.

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L'Hotel de Guidotti era la residenza del governatore del conte.
Il suo portale è inquadrato da due torrette.

Hotel de Guidotti
Nell'edificio adiacente soggiornò S.Vincenzo da Paola che era divenuto il precettore di Filippo Emanuele di Gondì, conte di Joigny.

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Ma Joigny è conosciuta anche per il suo vino, il Pinot nero, lo Chardonnay, ma in particolare per il Pinot Gris, un vino un tempo riconosciuto degno delle tavole dei re!
Joigny si trova nella regione vinicola Cote Saint-Jacques dove si coltiva la vite dall'epoca merovingia.
Luigi XIV lo fece divenire il suo vino preferito a Versailles dopo averlo scoperto per caso.
Fu amato da Alexandre Dumas e Jean de la Fontaine lo cita nel suo romanzo "Il Visconte di Bragelonne".



Il microclima creato dal fiume Yonne, l'esposizione a sud/sud-est, il terreno calcareo morbido ricoperto di argilla-selce, e la protezione dai venti garantita dalla foresta d'Othe, hanno fatto sì che i grappoli rossicci con interno bianco di questi vitigni potessero dare il loro meglio.
In Borgogna questo cépage è piuttosto raro e viene mescolato con Tressot, Sauvignon  e Cot.

Il Pinot Gris ha un colore rosato chiaro e un sentore floreale.
Questo vino si abbina bene a pesci, crostacei, carni bianche e è servito anche come aperitivo.

CONCLUSIONI
E' piacevole passeggiare per questa cittadina dimenticandosi l'auto in parcheggio.
Ogni suo angolo mostra uno scorcio del passato, regalandoci un viaggio nel tempo e nella storia.
E poi...perché non perdersi in un bicchiere del suo buon vino?!

martedì 22 aprile 2014

Borgogna: Sens e la sua cattedrale gotica


SITO TURISTICO                  www.office-de-tourisme-sens.com
UFFICIO TURISTICO            Place Jean Jaures

La città francese di Sens si trova in Borgogna, nel dipartimento Yonne, 100 km a Sud di Parigi.
Il territorio intorno a Sens è considerato per le sue coltivazioni il "granaio" della Borgogna.


Un tempo era la capitale dei Galli Senoni.
Il suo nome era Agendicum.
Nel 53/52 a.C. fece parte dei quartieri invernali di Giulio Cesare durante la conquista della Gallia.
La città conserva una struttura delle strade tipica delle città romane, con due assi viari perpendicolari: decumano e cardo.
Nel III secolo fu munita di mura.

Nel VI secolo si stanziò in città una comunità ebraica.
Nel IX secolo l'arcivescovo di Sens espulse gli Ebrei dalla città e solo nel 1146 Luigi VII permise loro di ritornarvici.
La sua sinagoga venne demolita nel 1750 per far posto ai magazzini per il sale.

A Sens il medioevo fu caratterizzato dal prestigio degli arcivescovi che governarono anche sulle diocesi di Orleans, Chartres, Troyes, Auxerre, Meaux e Parigi.
Durante il XII secolo Sens era sede del "Primate delle Gallie", superiore al vescovado di Parigi.


Tra il 1162 e il 1165 Thomas Becket arcivescovo di Canterbury trascorse a Sens parte del suo esilio dopo essere fuggito dall'Inghilterra perché in contrasto con il suo re Enrico II.

Thomas Becket
Centro ed emblema della città è la Cattedrale di Saint-Etienne.
Rappresenta una delle prime cattedrali gotiche, la cui architettura influenzò la costruzione di altre cattedrali francesi, del Sacro Sepolcro a Gerusalemme e della Cattedrale di Canterbury.
Per la sua costruzione venne adottato l'arco rampante per sostenere la navata, e volte a crociera esapartite.

cattedrale di Saint-Etienne
Tra il1130 e il 1170 venne costruita la cattedrale in stile gotico che andava a rimpiazzare quella romanica.
Nel 1490 venne aggiunto il transetto in stile tardo gotico.
Durante il XVI secolo si attuarono dei rimaneggiamenti.

La facciata principale presenta 3 portali, 2 torri e polifore.
La torre di sinistra del XII secolo è chiamata Tour de Plomb in quanto aveva una copertura a cuspide ricoperta da lamine di piombo.

Tour de Plomb
La torre di destra del 1535 è chiamata invece Tour de Pierre con 10 raffigurazioni di arcivescovi, cinque su due facce opposte della torre.


Il portale centrale è dedicato a S.Stefano a cui la cattedrale è consacrata.
La statua del Santo è stata risparmiata dalla Rivoluzione perché qualcuno le aveva messo un berretto frigio.
E' anche rappresentata la parabola delle 10 Vergini savie e stolte.
Il "Cristo in Maestà" è invece del XIX secolo.

portale centrale
"Cristo in Maestà"sopra il portale centrale

Il portale destro è dedicato alla Vergine con la rappresentazione dell'Assunzione e della Dormizione.
Sono anche rappresentate 22 statuette di profeti.

portale destro
Il portale sinistro è dedicato a S.Giovanni Battista.

fiancata laterale della cattedrale
La facciata laterale meridionale della cattedrale ha un portale dedicato alla Vergine, ed è un capolavoro del gotico.
Il rosone che lo sovrasta corrisponde a quello del transetto sud con la rappresentazione del Giudizio Universale.

facciata laterale settentrionale
facciata laterale meridionale



Entrando nella cattedrale si nota l'ampia navata separata dalle due navate laterali da colonne binate, con triforio a bifore e finestre.

navata centrale
navata centrale e organo
























navata laterale

Tra le colonnette del primo pilastro nord della navata si trova scolpita una piccola testa chiamata Jean du Cognot (o Pierre de Cognières), un consigliere e avvocato del re che si trovò coinvolto nel 1329 in un conflitto tra il re Filippo IV e l'arcivescovo di Sens dell'epoca.
Il clero usava questa testa per reggere i ceri.
Vige il detto "chi non ha visto questa immagine non ha visto la cattedrale".
(noi l'abbiamo fotografata ma si vede poco perché non era sufficientemente illuminata!)

testa di Jean Cognot (trovata?)
Il monumento funerario des Salazar è l'unica cappella rimasta tra le colonne della navata centrale.
Fu fatta costruire dall'arcivescovo da cui prende il nome in ricordo  dei suoi genitori e dove fu seppellito egli stesso.
Si tratta di un altare con retabolo e baldacchino in marmo nero.

monumento funerario des Salazar

particolare del monumento funerario des Salazar




Nel transetto sud si trovano le vetrate del "L'Albero di Jesse" e di "S.Nicola".
Nella controfacciata del transetto vi è il Grande Rosone, vetrata del XVIII secolo raffigurante il Giudizio Universale e l'Inferno.

Grande Rosone con Giudizio Universale

Nel transetto nord invece si trova il rosone del Concerto Celeste (XVI secolo) a cinque braccia raffigurante un corteo di angeli musicisti con strumenti musicali del medioevo.

rosone con Concerto Celeste
Nel transetto si trovano la cappella di S.Giovanni Battista con il fonte battesimale ed una croce in legno del XIII secolo, e la cappella di Notre-Dame del 1295/1320 custodisce una statua della Vergine con Bambino del XIV secolo.

Il coro presenta una cancellata barocca del XVIII secolo di Guillaum Doré.
L'altare maggiore (1742) è sormontato da un baldacchino con colonne in marmo rosso, simile a quello che si trova in S.Pietro a Roma.

coro e cancellata barocca
Il deambulatorio presenta 6 cappelle con vetrate del XIII secolo, di cui le più belle sono:
- la vetrata della parabola del "Figliol Prodigo" narrata da S.Luca
- la vetrata di "S.Eustachio" che narra la leggenda del generale romano, la sua
  conversione e il suo martirio
- la vetrata di "Thomas Becket" che descrive l'ulttimo periodo della vita
  dell'arcivescovo
- la vetrata della parabola di S.Luca del "Buon Samaritano"

vetrata di "Thomas Becket"
vetrata di "S.Eustachio"
























In una cappella del deambulatorio è stata spostata dopo la Rivoluzione la tomba del Delfino di Francia Luigi Ferdinando di Borbone-Francia e di sua moglie Giuseppina di Sassonia, genitori di Luigi XVI, che inizialmente si trovava nel coro.
La tomba è opera di Guillaume Coustou che la realizzò nel 1777.

scala per il Tesoro della Cattedrale




Sempre nel deambulatorio si trova una scala con archi romanici che permetteva all'arcivescovo di accedere al suo palazzo e che ora conduce al Tesoro della Cattedrale, il più ricco di Francia, dove sono conservati smalti, avori, pezzi di oreficeria, paramenti e ornamenti liturgici e arazzi del XV secolo.











In questa cattedrale nel 1234 si sposò re S.Luigi con Margherita di Provenza e sempre qui il re indossò la corona di spine per la quale aveva costruito a Parigi la Sainte Chapelle.
Da qui il re partì per la VII e la VIII Crociata, per la quale morì a Tunisi.

Municipio
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L'Hotel de Ville (Municipio) di Sens è un palazzo costruito durante la III Repubblica (1904).



statua di Brenno sul Municipio
Municipio





Il suo campanile è il simbolo del potere civile.
Lo sovrasta la statua di Brenno che mise a sacco Roma nel 390 a.C.




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Il Palazzo arcivescovile è composto da quattro edifici principali di epoche diverse, disposti su tre lati di un grande cortile delimitato a nord dalla cattedrale.
Vi si accede attraverso il Passaggio de Moise del XVI secolo.

Sul lato ovest si trova il cosiddetto Palazzo sinodale, un edificio medievale a pianta rettangolare.
Sul lato sud si trova una costruzione del XVIII con timpano triangolare che ospitava le stalle , una casa in pietra e mattoni con scala a torretta del XVI secolo ed un lungo edificio con bifore e portale scolpito, la cosiddetta ala Luigi XII.
Sul lato est invece si trova l'ala Enrico II costituita da un grande edificio.

Passaggio de Moise

Palazzo sinodale

Palazzo arcivescovile
Palazzo arcivescovile (lato sud)

Il complesso fu restaurato da Viollet-le-Duc nel XIX secolo.
E' una sede museale che oltre al Tesoro della Cattedrale accoglie reperti gallo-romani.
Sul retro del cortile si trovano i giardini dell'arcidiocesi con l'Orangerie del XVIII secolo e la cappella dei vescovi.

giardini dell'arcidiocesi
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La Maison d'Abraham (chiamata anche la "Casa dei Quattro Venti") è una casa à pain de bois del XVI secolo destinata ad un conciatore, Nicolas Megissier.
Sul palo di legno d'angolo è scolpito e raffigurato un Albero di Jesse con La Vergine e otto re d'Israele.
Sono anche scolpiti sui colombages strumenti di lavoro dei conciatori.
Il suo nome deriverebbe da uno sbaglio di attribuzione dell'albero ad Abramo e non a Jesse.

Maison d'Abraham
Maison d'Abraham


Maison d'Abraham
particolare della Maison d'Abraham
particolare della Maison d'Abraham
Albero di Jesse della Maison d'Abraham
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Il mercato coperto dalla forma triangolare posto di fronte alla cattedrale è del XIX secolo.
E' costruito in metallo e mattoni.

entrata del mercato coperto
mercato coperto
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La vita dello shopping cittadino si  svolge nella Grande Rue, via pedonale e molto animata, fiancheggiata da case a graticcio.



RISTORANTE                                    LE CRIEUR DE VIN
                                                           www.restaurant-aucrieurdevin.fr
                                                           1 Rue Alsace Lorraine
                                                           03 86 65 92 80

GIUDIZIO
Ubicato nella stessa costruzione che accoglie gli altri due ristoranti dello stellato chef Patrick Gauthier ("LA MADELEINE" e "MIYABI"), è questo un locale dove viene elaborata una cucina tradizionale avvalendosi di prodotti regionali.
L'ambiente è quello tipico di un bistrot borgognone, un po' rustico e "campagnolo".
Rappresenta una buona occasione di assaggiare piatti che escono dalla cucina di un grande chef senza andare a spendere grandi cifre.


CONCLUSIONI
La Borgogna è una regione ricca di spunti per un viaggio alla scoperta delle sue mille sfaccettature: cultura, patrimonio artistico, cucina, enologia...
Sens rappresenta una tappa per conoscere le realtà della regione, e soprattutto per ammirare gli esordi dell'arte gotica in Francia, imitata non solo in questo Paese.