venerdì 13 febbraio 2015

Roma: le Terme di Diocleziano e le sue chiese


La descrizione che farò delle Terme di Diocleziano occuperà per questioni di lunghezza due post: "Roma: le Terme di Diocleziano e le sue chiese" (le Terme trattate sotto il profilo storico-archeologico e architettonico-religioso) e "Roma: le Terme di Diocleziano e i suoi musei" (sotto il profilo museale) .

Le Terme di Diocleziano sono il più grande complesso termale costruito durante l'epoca romana (376m X 361m).
Potevano contenere contemporaneamente 3000 persone e potevano frequentarle nello stesso momento donne e uomini, patrizi e plebei.
Occupavano un'area di oltre 13 ettari.
Erano grandi il doppio delle Terme di Caracalla.

ricostruzione di una delle iscrizioni dedicatorie delle Terme di Diocleziano
Furono costruite tra il 298 e il 306 d.C. da Galerio Massimiano in onore del suo collega l'imperatore Diocleziano, come si deduce dai frammenti ritrovati di una delle iscrizioni dedicatorie che erano affisse su più punti delle terme.

Diocleziano
Cesare Gaio Aurelio Valerio Diocleziano Augusto Iovio era figlio di uno schiavo di un senatore romano, poi divenuto liberto.
Divenne comandante della cavalleria sotto Marco Aurelio Caro.
Non visse a Roma, ma a Sirmio in Serbia, ad Antiochia in Siria e in Turchia (attuale Izmir).
Alla forza militare unì una capacità diplomatica, fu guerriero e riformatore.
Spesso è ricordato per le persecuzioni contro i Cristiani, che si ebbero durante il suo regno.
Dopo venti anni di governo (284/305 d.C.), durante il quale condivise il potere con i Tetrarchi, abdicò ritirandosi nel suo palazzo a Spalato, vicino alla sua città natale, Salona.
Queste terme rimasero in uso sino al 537, quando i Goti e i Vandali tagliarono gli acquedotti.

Per costruire le Terme di Diocleziano furono requisiti e abbattuti numerosi edifici pubblici e privati.
Tra questi il Templum Gentis Flaviae, un mausoleo dinastico e luogo di culto della famiglia Flavia.
In esso erano deposte le ceneri di Vespasiano, Tito e Domiziano.
Dove sorgeva questo tempio fu trovata una gigantesca testa di Tito e un obelisco, portato da Massenzio nel suo Circolo sull'Appia Antica e utilizzato in un'altra epoca dal Bernini nella Fontana dei quattro Fiumi di Piazza Navona.
E' stato anche ritrovato, pertinente con questo tempio, un frammento rappresentante Cerere (conservato nel Museo delle Terme).

Cerere (frammento del Templum Gentis Flaviae)
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Terme di Diocleziano
Le Terme di Diocleziano, poste in un grande recinto rettangolare, si trovano oggi tra le attuali Via Volturno, Via XX Settembre, Piazza della Repubblica (già Piazza dell'Esedra, perché il colonnato semicircolare ricalca esattamente l'emiciclo dell'esedra delle terme) e Piazzale dei Cinquecento, dove si trova la Stazione Termini (il cui nome prende appunto origine dalle antiche terme).

Terme di Diocleziano
Furono costruite per servire gli antichi quartieri del Viminale, Esquilino e Quirinale (la Regione VI Augustea).
Un ramo dell'acquedotto dell'Acqua Marcia alimentava le terme.

L'ingresso principale alle Terme antiche era nella zona di Via Volturno.
Il corpo centrale dell'impianto termale, immerso in un ampio giardino, era costituito da una basilica al centro, da calidarium, tepidarium e frigidarium su un asse minore, da palestre sull'asse maggiore.

Il complesso termale aveva un'orientazione sud-ovest per riscaldare il calidarium, dove si faceva il bagno di sudore, con l'energia solare.
Quest'ambiente era di forma rettangolare con tre nicchie semicircolari.
Una di queste nicchie oggi costituisce la facciata della Basilica di S.Maria degli Angeli e dei Martiri.

Basilica di S.Maria degli Angeli e dei Martiri
facciata della chiesa di S.Maria degli Angeli e dei Martiri

L'idea di far sorgere proprio in questo luogo una chiesa dedicata alla Madonna dei Sette Angeli Principi si deve al sacerdote siciliano Antonio Lo Duca, che in una visione vide esattamente dove doveva essere costruita la chiesa.

La chiesa fu dedicata anche a tutti quei Martiri cristiani che lavorarono da schiavi nella costruzione delle Terme, nelle fornaci per i mattoni da costruzione e nelle cave di pietra.

La chiesa, insieme alla Certosa con due chiostri (uno grande e uno piccolo) fu commissionata nel 1561 da Papa Pio IV a Michelangelo (1563/1566), che utilizzò le strutture del tepidarium, del frigidarim (o aula basilicale), di parte della natatio e di ambienti annessi delle Terme nel suo progetto.
Fu poi realizzata da Jacopo del Duca.

ricostruzione della pianta della chiesa progettata da Michelangelo
Al calidarium seguiva in tutte le terme il tepidarium, che in queste terme era un ambiente a pianta circolare, divenuto il vestibolo della chiesa.

vestibolo della chiesa

cupola del vestibolo
Qui si trovano, poste una di fronte all'altra, la Cappella del Crocifisso e la Cappella della Maddalena.

Cappella della Maddalena con Battistero
La copertura romana della cupola era provvista di oculo dal quale entravano le acque piovane.
Il lanternino istoriato della cupola attuale del vestibolo è opera di Narcissus Quagliata, allievo di De Chirico.
E' stato qui posizionato nel 2001.

lanternino del vestibolo
sepolcro di Salvator Rosa








In questa zona della chiesa, in quattro edicole con timpano, trovavo posto dei sepolcri: quelli degli artisti Carlo Maratta e Salvatore Rosa, e dei cardinali Alciati e Parisi.



L'Angelo della Luce- E.Lamagna



























Trova qui spazio dal Giubileo del 2000 la statua in bronzo de "L'Angelo della luce", in stile barocco-futurista, di E.Lamagna.



















Il passaggio tra vestibolo e crociera è occupato da due cappelle: la Cappella di S.Pietro e la Cappella di S.Brunone.

passaggio tra vestibolo e crociera
Una statua di angelo sorregge l'acquasantiera.

acquasantiera
Il frigidarium (o un'aula basilicale) delle Terme (divenuta il transetto dell'attuale chiesa) era coperto da tre volte a crociera (per una lunghezza di 61 m e una larghezza di 25 m), che costituiscono ancora oggi il soffitto di questa parte della chiesa.

braccio sinistro del transetto
braccio destro del transetto
volte del transetto
Rimangono nella chiesa ancora otto enormi colonne monolitiche di granito rosso egiziano originali di questo ambiente delle Terme.
Erano alte 13,80 m, avevano una circonferenza di 5,10 m e un diametro alla base di 1,62 m.
Esse sono interrate di 3 m perché Michelangelo soprelevò il pavimento.

una colonna monolitica
una colonna monolitica
Il braccio destro del transetto termina con la Cappella del Beato Nicolò Albergati.

Cappella del Beato Nicolò Albergati
Sempre nel braccio destro del transetto si trovano le tombe di tre protagonisti della prima guerra mondiale: del maresciallo Armando Diaz, dell'ammiraglio Paolo Thaon Revel e del presidente del Consiglio Vittorio Emanuele Orlando. 

monumento funebre di Paolo Thaon Revel
monumento funebre di Vittorio Emanuele Orlando


monumento funebre di Armando Diaz
Nel 1703, sul pavimento allora in cotto della chiesa, per volere di Papa Clemente XI furono tracciate da F.Bianchini, un erudito prelato, due meridiane con due gnomoni, uno astrale e l'atro boreale.
La prima segnava il mezzogiorno, la data e l'inclinazione dei raggi solari; la seconda i moti della stella polare.

meridiana solare
meridiana solare
meridiana boreale
La luce entra da un foro nella parete sud e taglia a mezzogiorno la linea in bronzo lunga 45 m che è tracciata dal transetto al presbiterio, i cui estremi sono rappresentati dal Cancro (solstizio d'estate) e dal Capricorno (solstizio d'inverno).

foro d'entrata della luce
rappresentazione dei parametri  della meridiana
I segni zodiacali posti lungo la meridiana sono stati disegnati e realizzati da T.Tedeschi.

segno zodiacale del Cancro
segno zodiacale della Vergine
segno zodiacale dei Pesci
La meridiana fu usata fino al 1846 come orologio solare, per essere sostituita poi dal cannone del Gianicolo.

Il braccio sinistro del transetto termina con la Cappella di S.Bruno, dove si trova un grande organo.

Cappella di S.Bruno
volte della Cappella di S.Bruno
Sul fondo di questa cappella è stato realizzato da Carlo Maratta un finto altare con finte colonne in serpentino che sorreggono una trabeazione con stemma.
E' finto anche il coro.
La pala d'altare rappresenta la Apparizione della Vergine a S.Bruno ed è opera di G.Odazzi.

organo della Cappella di S.Bruno
Francesco Fontana nel 1864 realizzò per questa cappella un altare in marmo.
Trovano posto qui due statue, Meditazione e Preghiera, copie di quelle poste all'ingresso del Cimitero del Verano.

Cappella di S.Bruno
Preghiera
Meditazione






















L'abside della chiesa occupa parte della natatio, la grande piscina scoperta, da poco apprezzabile in parte nella visita della sede nelle Terme di Diocleziano del Museo Nazionale Romano.

ricostruzione dell'aula basilicale (o frigidarium) e della natatio
resti della natatio visti dal cortile della sagrestia
Uscendo dalla sagrestia (dove tra l'altro è allestita un'interessante mostra sulle Terme e su questa Basilica, con foto, disegni e descrizioni accurate), e sopra l'ingresso alla chiesa di Via Cernaia, si possono vedere ancora resti delle nicchie e delle mensole che ornavano la natatio.

natatio e chiesa di S.Maria degli Angeli e dei Martiri visti da Via Cernaia
resti della natatio all'ingresso della chiesa su Via Cernaia
Nel 1749 con il restauro attuato dal Vanvitelli, si cambiò orientamento alla chiesa, chiudendo le entrate del transetto (dove creò le cappelle di capocrociera già menzionate), e lasciando solo quella su Piazza dell'Esedra.
Si realizzò quindi una nuova facciata con portale a timpano, lesene e fasce orizzontali.
Anche la realizzazione del coro si deve a Vanvitelli.

coro della chiesa di S.Maria degli Angeli e dei Martiri
Al 1772 risale l'altare in marmo del presbiterio, realizzato forse su disegno del Vanvitelli.
Nel 1885 si collocò un nuovo ciborio.
Nell'abside si trova la tomba di Papa Pio IV e il quadro della Madonna dei sette angeli, copia del mosaico che si trova nella Basilica di S.Marco a Venezia, dove la fece realizzare Antonio Lo Duca dopo la sua visione.

altare maggiore con quadro della Madonna dei Sette Angeli
Madonna dei Sette Angeli (foto dalla mostra in sagrestia)
Vanvitelli aggiunse anche, tra il vestibolo e la crociera e tra la crociera e il presbiterio, otto colonne in muratura, ad imitazione di quelle antiche del transetto.

Si portarono le otto pale d'altare provenienti dalla Basilica di S.Pietro (e lì sostituite da copie in mosaico), che decorano le pareti della basilica. 
Tra queste il Martirio di S.Sebastiano del Domenichino, la Caduta di Simon Mago di Pompeo Batoni, il Battesimo di Gesù di Carlo Maratta, la Messa di S.Basilio di P.Subleyras.

pale d'altare sulle pareti del transetto
Nel 1911 fu demolita la facciata fatta dal Vanvitelli su Piazza dell'Esedra, per rimettere a nudo la struttura delle Terme.
L'attuale portale della chiesa è costituito da due porte in bronzo.
E' un'opera contemporanea di Igor Mitoraj (2005).
Tratta i temi dell'Annunciazione e della Resurrezione.

portale della chiesa di S.Maria degli Angeli e dei Martiri
I Certosini, che erano stati investiti dal Papa del ruolo di conservatori delle rovine delle Terme, rimasero a S.Maria degli Angeli e dei Martiri fino al 1886.

Qui si sposarono nel 1896 il Principe Vittorio Emanuele di Savoia ed Elena di Montenegro, futuri sovrani d'Italia.
E' questa la chiesa delle cerimonie dello Stato italiano. 
www.santamariadegliangeliroma.it 

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Facevano parte della Certosa anche il chiostro grande chiamato Chiostro di Michelangelo e il chiostro piccolo chiamato Chiostrino Ludovisi, entrambi visibitabili solo attraverso il Museo Nazionale Romano.
Il Refettorio della Certosa è invece stato demolito agli inizi del 1900.
 
Il Chiostro di Michelangelo venne costruito tra il corpo centrale delle Terme e il lato settentrionale del recinto del complesso termale. 

Chiostro di Michelangelo
Chiostro di Michelangelo
Occupa la superficie di 10.000 m², con bracci lunghi 100 m.
Il portico è scandito da 100 colonne monolitiche.
E' uno dei chiostri più grandi in Italia.  

portico del chiostro
portico del chiostro
dipinto del chiostro
Si può notare sulla parte interna della prima porta che si apre sul chiostro, la raffigurazione ad olio in trompe l'oeil del certosino Fercoldo, padre di Papa Clemente IV, fattosi monaco dopo la morte della moglie.
E' opera del 1855 di F.Baldi.

particolare del dipinto del certosino Fercoldo



















Al centro del chiostro si trova il giardino con vasca mistilinea l(1690), la cui tazza superiore è sorretta da quattro delfini, dalla cui bocca sarebbero dovuti uscire altri getti d'acqua.

fontana al centro del chiostro
La vasca è contornata da grandi teste di animali: un ariete, un cammello, un elefante, un rinoceronte, un cavallo un toro e un bue.

il rinoceronte

l'elefante
l'ariete

il toro
il bue

il cavallo
il cammello

Alcune di queste statue furono trovate nel 1586 durante la costruzione del Palazzo Zambeccari (tra la Colonna Traiana e Palazzo Valentini), nel Foro di Traiano.
Queste statue rimasero nel Palazzo del cardinal Bonelli per 300 anni, poi furono portate al Collegio Romano ed infine qui collocate nel 1990.



Qui si trovano anche i cipressi che per tradizione furono piantati da Michelangelo: uno di questi, colpito da un fulmine, è sorretto da una struttura in ferro.

cipressi nel chiostro di Michelangelo
cipresso colpito dal fulmine
Dal centro partono quattro viali di mirto che si aprono in corrispondenza dei due assi del giardino.
Sullo sfondo del chiostro si può vedere il campanile a vela della chiesa.

campanile della chiesa dietro al porticato del chiostro
Lungo i portici e nel giardino del chiostro sono esposti 400 reperti archeologici: statue, sarcofagi e altari d'età imperiale.

reperti esposti nel chiostro
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Il Claustrino o Chiostrino Ludovisi viene chiamato così perché in esso fu accolta nel 1901 la collezione della famiglia Ludovisi, acquistata dallo Stato insieme a Villa Ludovisi.

Chiostrino Ludovisi
Rischiò la demolizione nei primi anni del Novecento per recuperare le strutture delle Terme.
E' stato da poco restaurato ed aperto al pubblico con un nuovo allestimento museale per il bimillenario della morte di Augusto.

allestimento museale nel chiostrino
Fu costruito a destra del presbiterio della chiesa nella seconda metà del Cinquecento, e i lavori di costruzione si protrassero per tutto il Seicento.
Occupa un terzo della natatio delle Terme.

chiostrino Ludovisi
Ha una forma quadrata con 40 m di lato.
Al centro c'è un pozzo in travertino.
S'innalza su due livelli: il piano terra ha un loggiato con pilastri d ordine tuscanico con 6 campate per lato e con volte a crociera, mentre il primo piano è chiuso e presenta paraste.

Con il nuovo restauro è venuta alla luce nel portico una lunetta dove è stato affrescato nel Cinquecento un Cristo morto sorretto da tre angeli, dove appare anche Pio IV che fece costruire la Certosa.
 
Cristo morto sorretto da tre angeli
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Del recinto esterno delle terme si conservano due aule rotonde poste agli angoli di questo.
Un'aula si trova tra Via del Viminale e Piazza dei Cinquecento (al suo interno hanno preso posto un ristorante e un garage!).

aula rotonda in Via del Viminale
aula rotonda/ingresso ristorante
 
aula rotonda/ ingresso garage
























L'altra aula rotonda, in Via Torino (un probabile spheristerium, un ambiente adibito ai giochi con la palla), è divenuta alla fine del XVI secolo la Chiesa di San Bernardo alle Terme.

chiesa di S.Bernardo alle Terme
La chiesa, dedicata a S.Bernardo da Chiaravalle, che fondò l'Ordine Cistercense, fu voluta da Caterina Sforza di S.Fiora.
L'esterno è decorato con lesene e cornici in stucco.

cupola della chiesa di S.Bernardo alle Terme
L'interno a forma ellittica della chiesa prende luce solo dall'oculo della cupola a cassettoni ottogonali, simile a quella del Pantheon.

interno della chiesa di S.Bernardo alle Terme
La volta è bianca e le pareti sono bianche e rosa.
Lungo il perimetro otto nicchie contengono otto statue in stucco alte 3 m che rappresentano Santi.

statue lungo le pareti e altare laterale destro
statue lungo le pareti e altare laterale sinistro
S.Bernardo in Estasi Abbracciato a Gesù Crocifisso - G.Odazzi
Gli altari laterali hanno pale d'altare settecentesche di G.Odazzi: "S.Bernardo in Estasi Abbracciato da Gesù Crocifisso" e "Sposalizio Mistico di S.Roberto con la Vergine".

Sposalizio mistico di S.Roberto con la Vergine - G.Odazzi





Alla costruzione originale venne aggiunta la Cappella di S.Francesco.

Cappella di S.Francesco
soffitto della Cappella di S.Francesco
decorazioni pittoriche della Cappella di S.Francesco
monumento funebre di F.Overback






Nella chiesa si trova il monumento funerario di Federico Overback, fondatore del movimento pittorico dei Nazareni.



Orario: 6.00/12.00   16.00/19.00







 
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Piazza della Repubblica, l'esedra delle Terme d Diocleziano
Sul lato meridionale del recinto delle Terme tra le due aule circolari vi era un'esedra con gradinate (forse il Theatrum, adatta per rappresentazioni teatrali), come ho già detto corrispondente oggi a Piazza della Repubblica e ai palazzi Kock, e tra questa e ogni aula rotonda vi erano un'aula rettangolare con colonne (forse ognuna di queste aule fungeva da biblioteca).

Aula Ottagona
L'angolo sud-occidentale del complesso termale era occupato dalla Aula Ottagona, alla quale corrispondeva una eguale sul lato sud-orientale delle Terme.
Erano forse frigidarim minori o aule di passaggio.
Era una costruzione esternamente quadrata, e internamente di forma ottagonale, dove, a lati alterni, accoglieva profonde absidi.
Della sua decorazione interna a marmi e stucchi non rimane nulla.

Aula Ottagona
resti dell'ambiente attiguo all'Aula Ottagona
ingresso all'Aula Ottagona
La volta era stata fatta con un virtuosismo tecnico ad "ombrello".
La calotta con oculo ottagonale aveva un diametro di 23 m e un'altezza di 27 m.

Adibita a sede della Scuola Normale di Ginnastica, poi a sala cinematografica, nel 1928 l'Aula Ottagona divenne un Planetario (la cui insegna compare ancora scritta sull'ingresso), che per lungo tempo fu il più grande d'Europa.

Oggi ospita le sculture ritrovate nelle terme imperiali: la statua del cosiddetto Principe Ellenistico in bronzo dorato (II secolo a.C.), la replica di età adrianea dell'Afrodite di Cirene di Prassitele, il Pugilatore seduto (I secolo a.C.), l'Apollo Liceo.

L'Aula Ottagona è aperta solo in occasione di eventi espositvi.
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Nel 1575 Papa Gregorio XIII in occasione del Giubileo trasformò l'Aula Ottagona e i tre grandi ambienti che congiungevano questa alla Chiesa di S.Maria degli Angeli e dei Martiri, in magazzini per il grano.

facciata dell'Annona frumentaria e olearia, Basilica di S.Maria degli Angeli e dei Martiri e le Terme (da sinistra)
Nel 1763 poi Papa Clemente XIII fece scavare nei sotterranei dei magazzini del grano altri magazzini per l'olio, le cosiddette Olearie Papali.
Si trattava di dieci pozzi che potevano contenere ognuno 44.000 litri d'olio.
Questi magazzini costituivano l'Annona frumentaria e olearia

Quando poi Pio VIII soppresse l'Annona, i magazzini divennero prima un carcere, poi un ricovero, un ospizio, un ufficio postale e infine una sede della Facoltà di Magistero.
Oggi sono sale espositive.
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Su Via Parigi, lato occidentale delle Terme, accanto all'aula ottagona, vi era la scomparsa Chiesa di S.Isidoro in Thermis, di cui rimane solo la facciata con portale settecentesco.

facciata della ex chiesa di S.Isidoro
Era stata costruita nel XVIII secolo dal Pannini su commissione di Papa Benedetto XIV.
Fu demolita per recuperare i resti delle terme in essa inglobati.

stemma papale sul portale settecentesco della ex chiesa di S.Isidoro
Altri resti delle Terme di Diocleziano sono visibili accanto alla facciata della chiesa e alle sue spalle su Via Cernaia.

resti delle Terme in via Parigi
resti di livelli di pavimentazione
resti delle Terme



Si possono qui anche vedere i resti del pavimento di una delle due palestre delle Terme, scoperte e con portico su doppio livello, poste accanto al frigidarium.

pavimento della palestra di Via Cernaia
pavimento della palestra di Via Cernaia


frigidarium
Per concludere la visione dei resti delle Terme di Diocleziano non rimane che entrare nel Museo Nazionale Romano e visitare le aule che sono state da poco restaurate (altre necessitano ancora di lavori) e la facciata scenografica della natatio...o/e leggere il mio post "Roma: le Terme di Diocleziano e i suoi musei".

Orari: martedì/domenica  9.00/19.45
Costo: 7€
            biglietto unico valido 3 giorni per:
Crypta Balbi + Palazzo Altemps + Palazzo Massimo + Terme di Diocleziano
Gratis la prima domenica del mese
audioguida 5€ durata 1 ora e 10'
visita guidata GRATIS la domenica alle 12.00 (durata 1 ora e 15')


CONCLUSIONI
Sicuramente non è facile capire bene la planimetria delle antiche Terme di Diocleziano, integrate dagli edifici rinascimentali e nascoste (e a volte deturpate) da edifici moderni.
Se gran parte delle Terme sono giunte a noi (alcune scale sono rimaste integre), e non furono modificate o riusate, lo si deve al fatto che nel medioevo queste terme erano lontane dal centro abitato (che si era ridotto notevolmente).
Gravissimi danni invece subirono da parte di Papa Sisto V che per la costruzione della sua Villa Montalto Peretti sull'Esquilino prelevò 100.000 m³ di materiale tra cui i marmi.
Certamente però hanno mantenuto il fascino delle cose antiche e stanno divenendo sempre più fruibili.


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