domenica 26 aprile 2015

Barcellona: La Rambla


Non si può dire di essere stati a Barcellona se non si è percorso almeno un tratto de La Rambla, la via pedonale della Città Vecchia che separa il Barrio Gotico da El Raval, e che congiunge la grande Plaça de Catalunya al Port Vell (Porto Vecchio).
 
La parola "Rambla" deriva da"ramla" che in arabo significa "sabbia", "torrente", "corso d'acqua asciutto".
Qui un tempo infatti scorreva un torrente, detto "de Collserola", divenuto una fogna e un fossato della città.

La Rambla inconsuetamente deserta!
Il letto asciutto del torrente rappresentava un sentiero lungo il limite meridionale della città, che correva parallelamente al muro medievale costruito da re Giacomo I nel XIII secolo.

Successivamente fu costruito nel 1377 al tempo di Pietro III d'Aragona un secondo muro che circondava il quartiere del Raval, il nuovo quartiere che si era creato fuori le mura.
La Rambla fu chiusa così tra i due muri, aperti da quattro porte.
In questo spazio si teneva il mercato all'aperto, durante i mesi estivi si pesava la paglia, durate l'autunno si vendeva l'uva e per la festa di S.Tommaso si faceva la fiera del maiale.
Veniva anche allestita la forca, vicino alla porta della Boqueria.
Si giocava, si incontravano mercanti ciarlatani e indovini.

Così nel XVII secolo i limiti della Rambla erano da una parte il muro, e dall'altro i conventi e le chiese che erano stati costruiti nel XVI secolo.
Nel XVIII si canalizzò sotto terra il corso d'acqua e la strada divenne un ampio viale.
Nel 1768 infatti fu demolito il muro costruito da Giacomo I.

La Rambla
Nel 1835 poi lo spirito anticlericale della guerra civile che accusava monaci e suore di essere la causa del peggioramento delle condizioni dei cittadini (avendo sottratto terreni edificabili per costruirvi i monasteri, arraffato il grano e il cibo e colpevoli di aver avvelenato l'acqua provocando un'epidemia di colera), portò all'assalto dei conventi con l'uccisione di religiosi e la distruzione di alcuni edifici.
Al loro posto con la confisca delle proprietà della Chiesa sorsero i nuovi palazzi della borghesia liberale.

La Rambla by night
La Rambla è lunga circa 1,3 km e ogni suo tratto viene chiamato in modo differente.
Per questo si sente parlare più frequentemente di Las Ramblas.

Partendo dal porto si percorre La Rambla de Santa Monica (dal convento di Santa Monica degli Agostiniani Scalzi, adibito oggi a centro per le arti), La Rambla dels Caputxins o La Rambla del centro (dal monastero dei Cappuccini che qui si trovava), La Rambla de Sant Josep o La Rambla de les Flors (da un convento carmelitano un tempo qui presente e per le bancarelle che qui vendono fiori dal Corpus Domini del 1853), La Rambla dels Estudis o La Rambla degli uccelli (per la presenza sino al 1844 de lo "Estudio General" o Università, e per la presenza di venditori di uccelli), ed infine La Rambla de Canaletes per la presenza dell'acqua dell'antica fonte de Canaletes.


La descrizione di questo viale pedonale nella parte centrale, fiancheggiato da platani e da da due strade a senso unico laterali, parte dal mare, dove La Rambla diviene La Rambla de Mar, una passerella ondulata di legno che collega il Molo della Spagna con il centro commerciale Maremagnum, l'Acquario e il cinema IMAX.

La Rambla inizia quindi dalla Paça de la Porta de la Pau dove al centro si erge il Monument a Colom, la colonna in ferro alta 60m progettata da Gaità Bugas i Monravà, architetto capo dell'Esposizione Universale del 1888.
E' il più alto monumento al mondo dedicato allo scopritore dell'America.
All'interno un'ascensore porta ad ammirare il panorama.
Orario: lunedì/domenica    8.30/20.30
Costo    4,50€

Sulla colonna si trova la statua di Cristoforo Colombo che punta il braccio in direzione opposta all'America, forse invece verso Genova, sua città natale.
La statua fu realizzata da Rafael Atchè.
Ai suoi piedi 8 statue di leoni, 4 seduti e 4 in piedi.

Nel tratto de La Rambla de Santa Monica si trova il TEATRE PRINCIPAL (N°27), il più antico teatro di Barcellona.
Nel 1568 Felipe II diede la concessione di costruire un teatro in legno per sovvenzionare con gli incassi l'Ospedale di S.Croce.
La prima costruzione fu distrutta da un incendio. Ricostruito il teatro subì nuovamente la devastazione dovuta alle fiamme altre due volte.
La facciata curva è tripartita, decorata con busti di attori e attrici del passato.

Inizia dopo La Rambla dels Caputxins, costeggiata da un lato dal HOTEL ORIENTE (N°45-47), un tempo collegio dei Francescani e poi convertito ad albergo nel XIX secolo.

Sullo stesso lato poco prima, in Carrer Nou de la Rambla si trova il Palau Guell, edificio modernista progettato da Antoni Gaudì da non perdere!
Ad esso ho dedicato il post "Barcellona: Palazzo Guell".

Di fronte invece si trova l'accesso alla quadrata e ottocentesca Plaça Reial.
Un tempo qui sorgeva il convento dei Cappuccini.
Circondato da portici con palazzi in stile francese e castigliano, il centro della piazza è occupato da una fontana, da palme e dai lampioni progettati da Antoni Gaudì.
 
Plaça Reial
fontane delle Tre grazie in Plaça Reial
lampioni progettati da Gaudì

La visita prosegue con il GRAN TEATRE DEL LICEU (N°51-65) il più importante teatro lirico di Barcellona ed uno dei più lussuosi al mondo.

Teatre del Liceu
Fu costruito nel 1847 sul terreno che ospitava un tempo il convento dei Trinitari, ma bruciò nel 1861.
Dopo la ricostruzione e un nuovo incendio fu riaperto nel suo stile originario nel 1999 con trompe l'oeil e dipinti pompeiani.

La facciata ha tre grandi finestre e un baldacchino in ferro battuto sopra l'ingresso principale.

ingresso del Teatre del Liceu
L'atrio ha colonne rinascimentali.
La sua sala può contenere 2286 persone.
La lounge è chiamata Sala degli Specchi.

atrio del Teatre del Liceu
In questo teatro trova spazio il Cercle del Liceu, un club tradizionale e aristocratico privato di stile inglese con un migliaio di soci.
I locali che lo ospitano hanno opere moderniste di Ramon Casas e Alexandre De Requer, e vetrate con temi wagneriani di Oleguer Junyent.

Orario visita completa: visita guidata Teatro con Circolo (50')
                                      lunedì/venerdì  ore 9.30 e 10.30
Costo 14€

Orario visita veloce:      visita guidata Teatro senza Circolo (25')
                                       anche in italiano  
                                       lunedì/domenica    ore 11.30-12.00-12.30-13.00
Costo 6€

Di fronte si trova il CAFE' DE L'OPERA (N°74) del 1929.

Cafè de l'Opera
Con sedie Thonet e specchi con figure femminili del repertorio operistico, occupa l'ex negozio di cioccolata "La Mallorquina".
Abbiamo preso un cafè in questo locale, ma ci ha un po' deluso l'atmosfera un po' troppo confusionaria e chiassosa.

Inizia ora La Rambla de Sant Josep.

mosaico ceramico di Joan mirò
In questo punto de La Rambla, nella Pla de l'Os, si nota sulla pavimentazione della zona pedonale il grande mosaico ceramico di Joan Mirò.
Fu posto qui nel 1976.
Ha la forma circolare del cosmo e i colori tipici dell'artista surrealista, nato a Barcellona (giallo, blu e rosso).
Antiga Casa del Doctor Genovè




L'ANTIGA CASA DOCTOR GENOVE' (N°77) fu progettata da Enric Sagnier i Villavecchia nel 1911.
Dal 1974 ospitò una farmacia, sostituita oggi da un bar basco.
Ha un aspetto gotico, con una grande finestra centrale, un arco d'ingresso a punta, mosaici celesti e stucchi.











Vicino si trova l'ANTIGA CASA FIGUERAS (N°83) un negozio in stile modernista del 1902 creato da Antoni Ros i Guell.

Antiga Casa Figueras
vetrata della Pasticceria Escribà/Antiga Casa Figueras
Si possono ammirare le vetrate di Granell e Rigalt, i mosaici di Maragliano e i suoi interni con stucchi e mobili scuri.
Fino agli anni '80 era di proprietà della famiglia Figueras, produttori di pasta e semola, mentre oggi è una delle due sedi della Pasticceria Escribà, uno dei "luoghi dolci" più famosi di Barcellona.

sala vendita della Pasticceria Escribà
decorazioni della sala vendita
sala vendita

In questo piccolo negozio formato da due piccole sale, una per la vendita e l'altra per la degustazione, con tavolini in marmo e sedie in ferro battuto, si è spinti verso i peccati di gola dalle forme, i colori e i profumi di dolci e dolcetti.
Una vera delizia!

sala degustazione
piccoli dolci assaggi "Escribà"

La CASA BRUNO QUADROS (N°82) attira l'attenzione per i suoi elementi decorativi orientali, le vetrate e i graffiti.
Inoltre vi è una galleria in stile egiziano e all'angolo un drago cinese in ferro battuto con un ombrello.
Questo palazzo eclettico precorre il modernismo.

ombrelli su Casa Bruno Quadros
Fu Josep Vilaseca a restaurarla nel 1883.
E' anche conosciuta come Casa dels Paraigues (Casa degli Ombrelli) in quanto era la sede degli ombrellai.

drago cinese insegna di Casa Bruno Quadros
Per questo sono molti gli ombrelli, i ventagli e i parasole che adornano le pareti esterne del palazzo.
Gli interni in legno, vetro e ferro battuto oggi sono occupati da una banca.

fontana con mosaico raffigurante la Porta Ferrica e il mercato durante il medioevo
A questo punto del La Rambla si trovava uno dei cancelli delle mura.
Il Conte Berengario IV fece portare dall'Almeria come trofeo di guerra una porta con un lavoro arabesco che lasciò a "bocca aperta" gli abitanti di Barcellona.
Il cancello (andato perduto quando il muro fu abbattuto), sostituì quello di Santa Eulalia e venne chiamato "Boqueria".

Sembra questa la ragione del nome dato al MERCAT DE LA BOQUERIA (N°91) qui presente, chiamato anche Mercat de Sant Josep.
Ma il nome "Boqueria" potrebbe derivare anche dalla parola "boc" perché qui si vendeva la carne del maschio di pecora, "boc" appunto.

Mercat de Sant Josep
E' il mercato più antico della città (1840).
Prese il posto del convento dei Carmelitani Scalzi di S.Giuseppe (da qui uno dei suoi nomi) che bruciò nel 1835.
Il mercato un tempo all'aperto fu coperto da un tetto in metallo ideato da Miguel De Bergue nel 1914.

Vi trovano posto 300 bancarelle, bar e ristoranti, in una grande esplosione di colori e profumi.
PINOTXO BAR
N°466/470
orario 6.30/16.00
proprietario Juanito


Il PALAU DE LA VIRREINA (N°99) costruzione del 1778 opera di Josep Ausich, è un esempio di architettura civile barocca.

La Virreina
Fu costruito per l'ex viceré del Perù Manuel Amat i Junyent, che morì prima che il palazzo fosse terminato.
Venne abitato dalla sua vedova, la viceregina ("virreina" appunto) Maria Francisca Fivaller.

La facciata è in stile barocco e rococò francese.
Il piano terra è occupato da una libreria e da un ufficio informazioni.
Ospita inoltre il Dipartimento della Cultura e viene utilizzato per mostre temporanee.

Accanto si trova la CASA BEETHOVEN (N°97) un antico negozio di musica.

Viene chiamato La Rambla dels Estudis il tratto di viale che ha inizio qui.

La CASA FRANCESC PIÑA (N°105) nota anche come "El Regulador" era occupata nel pianoterra da una gioielleria (Joieria Bagués).
Fu costruita da Josep Fontserè i Domenech nel 1850.
Ha una facciata in terracotta dipinta in bianco con stucchi rosa e finte colonne con capitelli e bassorilievi nei piani alti.

Casa Francesc Piña e Esglesia de Betlem
L'ESGLESIA DE BETLEM (N°107) fu costruita dai Gesuiti nel 1553.
Fu ricostruita tra il 1680 e il 1732.

Esglesia di Betlem
In essa si fondono elementi barocchi con una struttura gotica catalana (ampia e unica navata con cappelle laterali).

Esglesia de Betlem
Una delle porte è stata disegnata da Enric Sagnier nel 1906.
Le decorazioni interne sono state danneggiate nel 1936 durante la guerra civile.

L'edificio del TABACOS DES FILIPINAS (N°109) era la sede della compagnia che controllava l'importazione del tabacco dalle Filippine.
Fu realizzata da Josep Oriol Metres nel 1881 come residenza privata della famiglia Lopez i Lopez marchesi di Comillas a cui appartenevano la compagnia translatlantica che nel 1929 divenne la prima multinazionale spagnola con un servizio proprio di navi e una linea ferroviaria.
Su una porta girevole del XX secolo si possono leggere incise sul vetro le iniziali della Compagnia Generale dei Tabacchi.
Oggi è divenuto l'Hotel 1898 un hotel in stile coloniale che porta nel nome la data dell'indipendenza delle Filippine.

La REALE ACCADEMIA DELLE SCIENZE E DELLE ARTI (N°115) sorse su un'ex scuola gesuita, e fu un centro d'istruzione durante l'Illuminismo.
La ricostruzione si deve a Josep Domenech i Estapà nel 1883.
L'orologio della facciata, primo orologio della città, imposta il tempo di Barcellona.
Ospita il Teatro Poliorama e il ristorante Viena.

Reale Accademia delle Scienze e delle Arti
Il PALAU MOJA (N°118) fu costruito tra il 1774 e il 1789 ed era proprietà del marchese di Comillas.
La lunga facciata ocra con baie rossicce in stile neoclassico ha un porticato.
E' la sede del dipartimento della cultura del Generalitat, il governo autonomo catalano.

Qui inizia La Rambla de les Canaletes.

La FARMACIA NADAL (N°121) con i suoi mosaici multicolori e quattro lampade rosse pubblicitarie fu costruita nel 1850.

Farmacia Nadal

Ultima tappa dell'itinerario lungo La Rambla è la FONT DE LES CANALETES una fontanella in ferro battuto del XIX secolo.

Font de Canaletes
Prende il nome da una fontana del XVI secolo qui presente dove un paio di canaletti convogliavano l'acqua ad un abbeveratoio.
Questo è il luogo di ritrovo dei tifosi del Barça che qui si radunano per celebrare le vittorie della loro squadra di calcio.


Una leggenda dice che chi beve a questa fonte ritornerà di nuovo a Barcellona.

Eccoci alla fine della nostra passeggiata arrivati nella grande Plaça de Catalunya (50.000m²), lo spartiacque tra le Città Vecchia e i quartieri più nuovi.

Plaça de Catalunya


CONCLUSIONI
La Rambla è un po' il salotto di Barcellona, dove incontrarsi, chiaccherare, perdere tempo fermandosi a guardare attori di strada, bancarelle colorate di fiori o uccelli, prendere un caffè o semplicemente passeggiare lungo una via pedonale.
C'è capitato di percorla di notte alla luce dei suoi lampioni in ferro battuto, in pieno giorno gremita dai passanti, di domenica mattina inrealmente deserta...
In ogni momento della giornata merita di essere una tappa della visita alla città di Barcellona, fosse solo per poter dire "ci sono stato anch'io!".

CURIOSITA' "Ramble" in inglese significa "passeggiata".

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