giovedì 8 ottobre 2015

Subiaco: il Monastero di S.Scolastica, il più antico monastero benedettino al mondo


A Subiaco, in provincia di Roma, non distante dal Sacro Speco di S.Benedetto, si trova, ai piedi del Monte Taleo, il Monastero di S.Scolastica.

Il Monastero di S.Scolastica, fondato nel 520 da S.Benedetto, è l'unico monastero sopravissuto dei tredici fondati dal Santo di Norcia nella Valle dell'Aniene, e per questo è considerato il più antico monastero benedettino d'Italia e del mondo.

Monastero di S.Scolastica
Il monastero, che dalla sua fondazione non è mai stato abbandonato, inizialmente era stato dedicato da S.Benedetto a Papa Silvestro.
Nel IX secolo fu ribattezzato Monastero di S.Benedetto e S.Scolastica, per poi essere dedicato solo a S.Scolastica nel XII secolo, per non essere confuso col Sacro Speco dedicato invece a S.Benedetto.

L'Oratorio di S.Silvestro del IV secolo venne ampliato nel IX secolo.
La chiesa romanica venne infatti costruita nel 980 e in quell'epoca il monastero raggiunse il suo massimo sviluppo, divenendo un polo di riferimento spirituale e politico.
Nel XIV/XV secolo venne rinnovato in stile gotico cistercense.

Monastero di S.Scolastica
Nel 1363 l'abate Bartolomeo III espulse alcuni monaci non rispettosi della regola, ed arrivarono monaci europei, e soprattutto tedeschi, a sostituirli.

Insieme ai tanti stranieri che frequentavano o vivevano al monastero, giunsero nel 1463 anche i due chierici della diocesi di Magonza e di Colonia Corrado Sweynheim e Arnoldo Pannartz, due stampatori allievi di Schoeffer, che rimasero qui quattro anni stampando quattro libri, e dando così al Monastero di S.Scolastica il merito di essere considerata la "culla della stampa in Italia"(29 ottobre 1465).
Inoltre inventarono qui il cosiddetto "carattere romano", perché s'ispirava alla scrittura latina dei monumenti romani antichi.

Dal 1456 al 1915 al Monastero di S.Scolastica viene applicata la Commenda, trasferendo il potere temporale al commendatario.

esterno del monastero
esterno del monastero
Durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, il monastero venne in parte danneggiato e poi ricostruito.

La facciata d'ingresso del monastero è la parte monastica più recente perché appunto distrutta nell'ultimo conflitto mondiale.
Su di essa appaiono le scritte "PAX" e "ORA ET LABORA" della regola benedettina.
facciata d'ingresso al Monastero di S.Scolastica
Il complesso monastico comprende vari edifici posti intorno alla chiesa e ai tre chiostri, differenti uno dall'altro per stile ed epoca.

edifici del lato Est del monastero
costruzione sul lato sud-est del monastero
edificio del monastero che scavalca la strada


foresteria
E' permesso visitare il monastero solo accompagnati dalle loro guide che illustrano il complesso monastico durante il percorso.

Otrepassato l'atrio d'ingresso ci trova nel primo chiostro, il Chiostro Rinascimentale.

Chiostro Rinascimentale
Viene anche chiamato "chiostro di Cirillo", dall'abate Cirillo da Montefiascone che nel 1580 lo volle realizzare.
Il chiostro, a pianta quadrata, fu terminato nel 1689.

I lati Ovest (ricostruito dopo i bombardamenti del 1944) e Sud del chiostro sono delimitati da portici voltati con pilastri ed arcate.
Sugli altri lati, chiusi da edifici, il portico è stato dipinto sul muro, per voler ricreare la simmetria tipica rinascimentale.

lato Ovest (a sinistra) e lato Nord (a destra) del Chiostro Rinascimentale
lato Est (a sinistra) e lato Sud (a destra) del Chiostro Rinascimentale
Il lato Est di questo chiostro rappresentava fino al 1580 l'ingresso al monastero.
I pilastri del lato Sud sono stati affrescati nel XVII secolo con ritratti di Papi ed Imperatori che hanno visitato il monastero.

Al centro del chiostro si trova la statua in bronzo di S.Scolastica (1994).

S.Scolastica

Si passa quindi al Chiostro Gotico, dall'aspetto medievale, costruito tra il XIII e il XIV secolo.

Chiostro Gotico
Chiostro Gotico
Chiostro Gotico e arco flamboyant
La sua forma è irregolare (sei lati), con al centro un pozzo esagonale con colonne provenienti dalla vicina Villa di Nerone.

pozzo del Chiostro gotico
Il chiostro è circondato da archi acuti a doppio sguscio.

archi acuti del Chiostro Gotico
Molto bello è un arco flamboyant con doppia arcata del XV secolo, opera di maestranze tedesche.
L'arcata esterna ha una curvatura "a profilo di chiglia".
Le arcate sono decorate con angeli e patriarchi o profeti.
Al centro si trova rappresentata la Madonna in trono.
L'edicola quadrangolare che inquadra l'arco è aggettante.

arco flamboyant
Sul lato Est di questo chiostro si conserva la facciata e il vano d'accesso alla chiesa, del XIV secolo.

facciata della chiesa e vano d'ingresso
Il portale gotico è in marmo, con lunetta archiacuta decorata con la quattrocentesca Madonna in trono tra S.Benedetto e S.Scolastica.

lunetta del portale: Madonna in trono tra S.Benedetto e S.Scolastica
Sopra il portale una cornice dipinta sostiene una loggetta con archetti trilobati, nei quali vi è il polittico Cristo benedicente tra la Vergine Maria, S.Scolastica e gli Apostoli.

polittico Cristo benedicente tra la Vergine Maria, S.Scolastica e gli Apostoli  (sopra la lunetta del portale)
Sul muro del portale sono affrescate scene della vita di S.Benedetto (XIV secolo), poste su fasce sovrapposte.
A partire dal basso vi sono grossi riquadri geometrici con tarsie marmoree di diversi colori, che fungono da basamento alle scene superiori: Miracolo del Goto, Tentativo di avvelenamento col vino, Castigo del monaco infedele.

affreschi con scene della vita di S.Benedetto
affreschi con scene della vita di S.Benedetto e riquadri geometrici
affresco della parete: Castigo del monaco infedele.
Sopra al chiostro si trova la Biblioteca che consta di 100.000 volumi, 4000 pergamene, 380 volumi manoscritti e 223 incunaboli.

Biblioteca (ingresso esterno al monastero)
ingresso esterno della Biblioteca























 Passando due portali si giunge nel romanico Chiostro Cosmatesco.

Chiostro Cosmatesco
Costruito in due fasi, è opera di tre generazioni di Cosmati, che hanno lasciato la loro firma.
Il lato Sud in pietra calcarea fu infatti incominciato agli inizi del XIII da Jacopo I; gli altri lati in marmo bianco di Carrara proveniente dai resti del Monastero di S.Clemente (il primo monastero costruito da S.Benedetto sui resti della Villa di Nerone e distrutto dal terremoto del 1228), sono opera invece di Cosma e dei figli Luca e Jacopo il Giovane (decenni successivi).

Chiostro Cosmatesco
Il chiostro fu costruito a Roma e ricorda molto quello della Chiesa di S.Paolo fuori le mura.

Chiostro Cosmatesco
Il chiostro, di pianta rettangolare (12m X 6m), si trova a sud della chiesa abbaziale, come era in uso nell'architetttura benedettina, ed ha i lati lunghi paralleli alle pareti longitudinali della chiesa.
 
Chiostro Cosmatesco

Chiostro Cosmatesco
Pilastri si alternano a quattro o cinque archetti con colonne binate o singole, lisce o tortili, con capitelli diversi.

colonnine del Chiostro Cosmatesco
Il deambulacro Ovest ha tre volte architravate con Agnus Dei e i Quattro Evangelisti.

volte affrescate del deambulacro ovest
Agnus Dei in una volta del Chiostro Cosmatesco
decorazione di una volta del Chiostro Cosmatesco
Sulle pareti ci sono affreschi del XIII/XIV secolo che rappresentano paesi e castelli della giurisdizione dell'abbazia (Corvara, Ponza, Ciciliano).

affresco di paese delle pareti del Chiostro Cosmatesco
affresco di paese delle pareti del Chiostro Cosmatesco
affresco della galleria del Chiostro Cosmatesco

affresco della galleria del Chiostro Cosmatesco

Il piano del cortile interno è rialzato rispetto agli ambulacri.
Al centro vi è una cisterna del 1578 con marmi di recupero della Villa di Nerone.

pozzo del Chiostro Cosmatesco
cisterna e sistema di conduttura dell'acqua verso le cucine
Accanto al pozzo si trova un sistema che permetteva di condurre l'acqua prelevata dal pozzo direttamente nelle cucine, evitando il pesante trasporto.

sistema di conduttura dell'acqua verso le cucine
Gli arconi del secondo piano furono aggiunti nel 1578, murati nel 1740 e riaperti dopo la seconda guerra mondiale.

arconi del secondo piano del Chiostro Cosmatesco
Intorno a questo chiostro si trovano gli ambienti tipici del monastero: refettorio, dormitorio infermeria e sala capitolare (non visitabili).

Chiostro Cosmatesco
Dal Chiostro Cosmatesco si può ammirare il campanile romanico, costruito in fasi successive a partire dal IX secolo, anteriore ai campanili romanici di Roma.

campanile ed arconi del secondo piano del Chiostro Cosmatesco
Racchiude elementi di diverse scuole: ravennate, esarcale, lombarda, romana , transalpina.
Il campanile è in comunicazione con l'arco gotico, il Chiostro Cosmatesco e con la chiesa, alla quale fa da fornice d'ingresso.

campanile
Il campanile a pianta quadrata (7 X 7m), costruito in tufo locale, poggia su quattro pilastri d'angolo e quattro arconi.
Sopra il  basamento (con tre nicchie cieche con timpani e archi laterali), si distinguono sette zone divise da marcapiani (i primi quattro su mensole di marmo): due a parete piena e cinque con trifore e bifore, divise da colonnine in pietra.
Gli ultimi due piani presentano archetti pensili.

basamento del campanile
Il campanile terminava un tempo con un'alta piramide, che fu demolita nel XVII secolo, e sostituita da un tetto a quattro spioventi.

Nell'arcata a ridosso della chiesa è dipinta la Mano del Cristo Pantocratore, mentre in quella opposta l'Agnus Dei e gli Evangelisti con testa umana e corpo di animale alato.

Agnus Dei ed Evangelisti con corpo di animale alato

Si entra quindi nella Chiesa abbaziale, dedicata a S.Benedetto e a S.Scolastica.

ingresso alla chiesa
chiesa abbaziale neoclassica
Il Monastero di S.Scolastica ha visto, durante il trascorrere dei secoli, il sorgere di ben cinque chiese: l'Oratorio di S.Silvestro (VI secolo, costruito da S.Benedetto), la chiesa carolingia (IX secolo, alla destra dell'Oratorio, la chiesa romanica (980, voluta da Papa Benedetto VII), la chiesa gotica (XIII/XIV secolo) e la chiesa neoclassica (XVIII secolo).

L'edificio attuale, a croce latina, è costituito esternamente dalla chiesa gotica (XIII/XIV secolo), ed internamente dalla chiesa neoclassica d'impostazione palladiana progettata dall'architetto Giacomo Quarenghi (1769/1776).

Questa chiesa si può considerare il primo esempio in Italia di architettura religiosa neoclassica.

catino absidale, coro e presbiterio
La chiesa ha un'unica navata di forma rettangolare irregolare, con tre nicchie circolari per lato e vani rettangolari, un coro rettangolare, un transetto soprelevato, cinque finestre lunellate e una volta a botte decorata con stucchi.

volta a botte con stucchi
presbiterio con statue
Il catino absidale è sorretto da due colonne.
Il coro è del XVIII secolo, ed apparteneva alla precedente chiesa romano-gotica.

La chiesa custodisce in un'urna i resti di S.Chelidonia (morta nel 1152), patrona di Subiaco.

tribuna d'ingresso con organo
Le colonne in marmo cipollino della tribuna d'ingresso provengono dalla vicina Villa di Nerone.

colonne in cipollino della tribuna d'ingresso
La visita dell'abbazia termina qui.

www.benedettini-subiaco.org
Orario: 9.30/12.15  15.30/18.15
             la domenica le visite iniziano alle 11.00 dopo la Messa
Costo visita: ad offerta

CONCLUSIONI
Premesso che non amo molto le visite guidate temporizzate, con obbligo di uscita, perché non mi posso soffermare mai come vorrei sui particolari che mi interessano, credo che dopo aver visitato il Sacro Speco, sia doveroso fermarsi in visita a questo monastero fondato dallo stesso S.Benedetto.
Oltre al primato di primo monastero benedettino al mondo, di luogo religioso mai abbandonato, di luogo in cui si stamparono i primi libri in Italia, di primo esempio di architettura religiosa neoclassica in Italia, credo si possa avere un'idea davvero concreta degli stili che si sono susseguiti nei secoli, tutti qui riuniti in un unico complesso monastico.
Un sito di grande spiritualità, bellezza, storia e cultura.

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