giovedì 24 settembre 2015

Roma: la Basilica dei Santi Nereo e Achilleo


L'antica Basilica dei Santi Nereo e Achilleo sorge a Roma nel rione Celio, un po' nascosta dalla vegetazione, a poca distanza dall'ingresso alle Terme di Caracalla.

Si hanno notizie della sua presenza dal 330 d.C. quando era nota col Titulus Fasciolae.
Il titulus deriverebbe dal fatto che la chiesa fu costruita nel punto in cui S.Pietro, in fuga dal Carcere Mamertino e da Roma per evitare il martirio, perse una piccola fascia (fasciola) con la quale era stata bendata la sua gamba martoriata dalle catene della prigionia.

Fu poi nel VI secolo che la chiesa fu dedicata ai Santi Nereo e Achilleo, ai tempi di Papa Gregorio I Magno.

Nel 814 il Papa Leone III ricostruì la chiesa, che versava in pessime condizioni, e traslò qui le reliquie dei due Santi dalle Catacombe di Domitilla sulla Via Ardeatina.

Nereo e Achilleo subirono il martirio a Roma nel 304 d.C. durante le persecuzioni di Diocleziano.
Una tradizione li vuole essere stati due soldati romani convertitisi al cristianesimo, un'altra invece li ricorda servi della nobile Flavia Domitilla che subì anch'essa il martirio.

La chiesa successivamente cadde ancora in rovina e nel 1213 le reliquie furono spostate nella Chiesa di S.Adriano al Foro Romano (oggi questa chiesa non esiste più).

Fu Sisto IV a ricostruirla nuovamente ridimensionandola nel 1475.
Nel 1600 poi il Cardinal Cesare Baronio si occupò della sua ultima ricostruzione dotandola di altare, plutei, ambone, cattedra ed affreschi.

facciata della Basilica di S.Nereo e S.Achilleo
Esternamente la chiesa presenta una facciata con successione di spioventi posti a differenti altezze.
La facciata ha conservato le forme della chiesa edificata da Sisto IV.

spioventi della facciata della Basilica di S.Nereo e S.Achilleo
La chiesa è preceduta da un piccolo sagrato.
Sono poco visibili perché ormai sbiaditi gli affreschi geometrici a chiaroscuro di Girolamo Massei, che riproponevano un'illusione di elementi costruttivi.
Della decorazione è rimasta solo l'immagine della Madonna al vertice del timpano.
resti della decorazione della facciata e Madonna nel timpano
La facciata presentava tre finestre ogivali: solo quella centrale, in stile barocco,  è rimasta ad illuminare la chiesa.

ingresso della chiesa
Il portale è incorniciato da un protiro con timpano in marmo sorretto da due colonne corinzie in granito.
Su di esso si leggono i due titulus dati nei secoli alla chiesa.

timpano del protiro e scritte dei due titoli sul portale
Davanti alla chiesa vi è una colonna romana che nel 1984 fu abbattuta per portar via il capitello, decorato con teste di leoni, sormontato da una croce, di cui era dotata.

colonna priva del suo capitello posta davanti alla chiesa

Sul retro della chiesa si vedono due torrette (della costruzione della chiesa dovuta a Papa Leone III), in corrispondenza delle absidi delle navate laterali: una fu trasformata in sagrestia e una in canonica.

una torretta dell'abside laterale
una torretta dell'abside laterale

Il campanile invece è di stile barocco (XVII secolo).

campanile barocco della Basilica di S.Nereo e S.Achilleo
campanile barocco della Basilica di S.Nereo e S.Achilleo
Internamente la chiesa ha una struttura a basilica, divisa in tre navate da colonne ottagonali in laterizio, che hanno sostituito nel '500 le colonne originali.

navata centrale verso l'abside
navata centrale verso la controfacciata
abside e presbiterio
Il pavimento del presbiterio è almeno in parte cosmatesco.
Il tetto è a capriate .

pavimento cosmaresco
pavimento cosmaresco
pavimento cosmaresco
L'arco absidale conserva il mosaico del IX secolo con raffigurazione dell'Annunciazione, della Trasfigurazione (con Cristo tra Mosè ed Elia, e con gli Apostoli Pietro, Giovanni e Giacomo prostrati ai suoi piedi) e della Theotokos con Bambino e angelo.

arco absidale
Nel catino absidale l'affresco che rappresenta in basso S.Gregorio Magno mentre pronuncia la sua XXVIII omelia sulle tombe dei martiri Nereo e Achilleo (nelle Catacombe di Domitilla) è di Girolamo Massei.

catino absidale: S.Gregorio Magno mentre pronuncia la sua XXVIII omelia sulle tombe dei martiri Nereo e Achilleo
Nella parte superiore del catino absidale sono rappresentati Santi e Sante: Nereo, Achilleo, Simplicio, Serviliano, Cesareo, Domitilla, Eufrosina, Felicola e Plautilla.

parte alta del catino absidale: Santi e Sante martiri
Le parole di questa omelia sono incise sulla cattedra episcopale in stile gotico con decorazioni cosmatesche, posta su due leoni stilofori in marmo (opera di Vassalletto).

cattedra episcopale di S.Gregorio Magno
particolare della cattedra episcopale con incisione della XXVIII omelia di Papa Gregorio Magno

CURIOSITA': non distanti da qui, nella Basilica di Santo Stefano Rotondo e nella Chiesa di S.Gregorio Magno al Celio, sono presenti altre due cattedre attribuite a Papa Gregorio Magno.

cattedra episcopale di S.Gregorio Magno nella Basilica di San Gregorio Magno al Celio
cattedra episcopale di S.Gregorio Magno nella Basilica di Santo Stefano Rotondo al Celio

L'altare maggiore conserva le reliquie dei Santi Nereo e Achilleo, ricondotte nuovamente in questa chiesa nel XVI secolo, dopo essere state per un po' di tempo (come detto sopra) nella chiesa di S.Adriano al Foro Romano.

altare maggiore
Tre pareti dell'altare sono composte da pannelli provenienti dalla Basilica di S.Paolo Fuori le Mura: un pluteo cosmatesco, un cancello paleocristiano e un frammento romano.

pluteo cosmatesco dell'altare maggiore
pannello laterale dell'altare maggiore
L'altare è sormontato da un ciborio del XVI secolo con quattro colonne in marmo africano.

ciborio
ciborio
particolare del ciborio

Le pareti del coro sono decorate in stile cosmatesco.

coro in stile cosmatesco
particolare del coro
particolare del coro



L'ambone medievale poggia su un'urna in porfido proveniente dalle Terme di Caracalla.

ambone su urna di porfido romana
scaletta dell'ambone
Gli affreschi posti sopra i pilastri della navata centrale (di cui è ancora in dubbio l'attribuzione al Pomarancio), rappresentano la vita e il martirio dei Santi Nereo, Achilleo e Domitilla.

Rito dei voti virginali di Santa Domitilla
Battesimo dei tre Santi Nereo, Achilleo e Domitilla
Battesimo delle Sante Teodora ed Eufrosina
affreschi nella navata centrale
affreschi della navata centrale
Tra una scena e l'altra sono affrescati angeli con la corona e la palma del martirio.

angelo dipinto sopra i capitelli nella navata centrale
Anche le pareti delle due navate laterali si pensa siano state affrescate da Niccolò Circignani (detto il Pomarancio).
Il tema delle scene raffigurate, a volte rappresentate in maniera un po' cruda, deriva dal Martirologio Romano.

affreschi della navata laterale destra con Martirologio Romano
affreschi della navata laterale destra con Martirologio Romano: martirio di Giacomo minore (a destra) e di Simone (a sinistra)
affreschi della navata laterale destra con Martirologio Romano: martirio di Giacomo maggiore (a sinistra) e di Andrea (a destra)
affreschi della navata laterale destra con Martirologio Romano: martirio di Matteo, Tommaso e Giacomo minore (da destra a sinistra)
affreschi della navata laterale destra con Martirologio Romano
La tela dell'altare della navata sinistra rappresenta Santa Domitilla tra S.Nereo e S.Achilleo. E' opera di Cristoforo Roncalli (anch'esso detto Pomarancio!).

altare navata sinistra: S.Domitilla tra S.Nereo e S.Achilleo
La tela dell'altare della navata destra rappresenta la Madonna adorata dagli angeli di Durante Alberti.
 
altare navata destra: Madonna adorata dagli angeli (Durante Alberti)

Davanti agli altari delle navate laterali si trovano candelabri e vasi romani adattati al culto cristiano.

uno dei candelabri della chiesa
Nella navata sinistra, sopra alla sagrestia, vi è un piccolo organo del 1760, chiuso da balaustra in legno.
Al di sotto affresco con ritratto di S.Filippo Neri (XVIII secolo)

organo sopra la sagrestia e affresco con ritratto di S.Filippo Neri

Nella controfacciata è affrescata la Gloria dei Ss. Nereo e Achilleo.
Al di sopra S.Paolo e S.Pietro mentre al di sotto S.Gregorio e S.Clemente.

controfacciata
controfacciata: S.Pietro e S.Paolo (in alto) e Gloria dei Ss Nereo e Achilleo (in basso)
controfacciata: S.Clemente

www.vallicella.org
Orario: 10.00/12.00  14.00/18.00
(anche se noi abbiamo visto la chiesa aperta solo durante la celebrazione di cerimonie)

CONCLUSIONI
L'antica Basilica di S.Nereo e S.Achilleo è una di quelle chiese nelle quali è spontaneo fermarsi a lungo ad osservare gli affreschi e le decorazioni che la ornano.
Pur essendo vicinissima ai must turistici quali il Circo Massimo, il Palatino e le Terme di Caracalla, sembra mimetizzarsi tra la vegetazione, assistendo al passare incurante di molte automobili di passaggio nella zona della Passeggiata Archeologica.
E' conosciuta dagli amanti del genere splatter per gli affreschi, un po' truculenti, delle sue pareti.
Non lontano si trovano anche quelli della Basilica di Santo Stefano Rotondo, dello stesso autore, che forse sanno suscitare sensazioni ancor più forti.