martedì 20 dicembre 2016

Buone Feste


                                                              
                       A VOI TUTTI BUONE FESTE ❣ 
                                                                          ❦❦❦
                                          

                                                        


martedì 13 dicembre 2016

Roma: il Tempietto di S.Giovanni in Oleo


All'interno delle Mura Aureliane, in prossimità di Porta Latina, nel rione del Celio, si trova un oratorio dedicato al discepolo prediletto di Gesù, fratello di Giacomo Maggiore, l'unico degli Apostoli ad essersi salvato dal martirio ed essere morto di morte naturale.

Come riporta l'apologeta cristiano Tertulliano nel II secolo...
...S.Giovanni Evangelista fu condannato da Domiziano nel 92 d.C. a subire il suplizio immerso in un calderone con olio bollente.
Ma l'Apostolo non solo non morì, ma non riportò nessuna scottatura.
Per paura che fosse un mago, fu chiesta dagli astanti al martirio la commutazione della sua pena in esilio a Patmos, un'isola delle Sporadi.

Fu per questo che in questo luogo, dove la tradizione voleva fosse accaduto il fatto miracoloso ("in oleo" significa "in olio"), fu dedicato a S.Giovanni Evangelista un "martiryum" di forma circolare nel V secolo.

Tempietto di S.Giovanni in Oleo e Porta Latina
Probabilmente, in questa zona anticamente occupata da magazzini, sorgeva un tempio dedicato a Diana, come i ritrovamenti di epoca rinascimentale testimoniavano, e l'oratorio prese il posto di un mausoleo pagano circolare posto lungo questa via consolare.

Versando in cattive condizioni, la costruzione medievale fu trasformata nel 1509 in una cappella rinascimentale per volere di Benoît Adam, prelato francese della corte di papa Giulio II, che fece apporre su uno dei due ingressi la scritta:
"AU PLAISIR DE DIEU".
iscrizione dedicatoria di Benoît Adam
Non si hanno notizie certe sull'architetto che eseguì il progetto: Donato Bramante o forse Antonio da Sangallo il Giovane.

Il tempietto di forma ottagonale e a pianta centrale, è decorato esternamente con lesene doriche sugli angoli e con una semplice trabeazione.

decorazione esterna del tempietto con lesene doriche
Nel 1657 il tempietto, su commissione del cardinale Francesco Paolucci, titolare della vicina Chiesa di S.Giovanni a Porta Latina, fu restaurato da Francesco Borromini per farlo divenire una cappella di famiglia.

iscrizione dedicatoria del cardinale Francesco Paolucci all'interno del tempietto
Borromini si limitò a modificare la copertura a cupola a padiglione, aggiungendo un tamburo, che decorò con un fregio a stucco con festoni di rose e palme.

copertura del tempietto
Sopra al tamburo poggiò poi una copertura conica terminante con 8 foglie di palma ritorte e gigli, un globo di sei rose (emblema della famiglia del committente ), e una croce.

fregio del tamburo del tempietto con stemma del cardinale Francesco Paolucci
cuspide del tempietto
Questa terminazione fu rimossa nel 1967 e sostituita da un calco in gesso di Paolo Marconi.
L'originale si trova sotto il portico della Chiesa di S.Giovanni a Porta Latina.

terminazione originale del tempietto
Borromini s'ispirò forse alla Torre dei Venti di Atene e ripropose la decorazione da lui realizzata per il fregio del Battistero Lateranense.

prospetto della Torre dei Venti ad Atene
decorazione del fregio del Battistero Lateranense
Sormonta uno degli ingressi l'emblema di papa Alessandro VII Chigi, sotto il cui pontificato si eseguì il restauro.


emblema Chigi su un portale del tempietto
Nel 1661 Lorenzo Baldi, allievo di Pietro da Cortona, affrescò l'interno del tempietto con scene della Vita di S.Giovanni Evangelista.

Vita di S.Giovanni Evangelista (Lazzaro Baldi - XVII sec.)
Cattura di S.Giovanni Evangelista (Lazzaro Baldi - XVII sec.)
Martirio di S.Giovanni Evangelista nell'olio bollente (Lazzaro Baldi - XVII sec.)

S.Giovanni Evangelista in catene (Lazzaro Baldi - XVII sec.)
Tentativo di avvelenamento di S.Giovanni Evangelista (Lazzaro Baldi - XVII sec.)

Visione di S.Giovanni Evangelista (Lazzaro Baldi - XVII sec.)
Gli stucchi dell'interno sono di dubbia attribuzione (forse borrominiani).  


stucchi dell'interno del tempietto
stucchi dell'interno del tempietto
stucchi dell'interno del tempietto
Il cardinale Stefano Augustini, fece eseguire dei successivi restauri dopo essere divenuto titolare della Chiesa di S.Giovanni a Porta Latina (1681).


altare del tempietto

Orario:
il tempietto è visitabile durante particolari giorni d'apertura al pubblico oppure
chiedendo le chiavi alla portineria della Chiesa di S.Giovanni a Porta Latina (noi è così che abbiamo potuto accedervi).

CONCLUSIONI
Il Tempietto di S.Giovanni in Oleo è uno di quei monumenti che pochi conoscono, sia per la sua posizione un po' defilata rispetto al centro storico, sia per la sua normale chiusura al pubblico.
Mi è capitato spesso di vedere, passandovi vicino, persone che cercavano di intravedere l'interno dallo spioncino dell'ingresso.
Peccato che questo gioiellino non sia stato risparmiato dal vandalismo dei graffiti di alcuni writers!


sabato 3 dicembre 2016

Luci e atmosfere natalizie a Parigi


Parigi, la "Ville Lumière"... più che in qualsiasi altro momento dell'anno, nel periodo natalizio la città dà il meglio di sé per apparire scintillante.

Molto tempo è passato dal 1825 quando a Place Vandome fu istallata la prima illuminazione pubblica a gas.

Parigi by night
Già dalla prima decade di novembre iniziano i preparativi per istallare decorazioni luminose e vestire le vetrine a festa con temi che evochino il Natale.

E' una gara di originalità e fastosità quella che si disputa tra i realizzatori delle vetrine dei Grandi Magazzini di Galeries Lafayette,  di Printemps, di BHV o di  Bon Marché.

Ogni anno la fantasia di grandi designer è messa a dura prova.
Addobbi, luci e animazione devono rendere magiche e spettacolari le feste di fine anno, ed indurre allo shopping sfrenato di questo periodo.
Vengono create delle vere opere d'arte.

Quest'anno nelle vetrine delle Galeries Lafayette, che si affacciano su Boulevard Haussmann, si è voluto ricreare "Un Nöel extra polaire": un ambiente polare, con orsi bianchi su banchi di ghiaccio, con effetti madreperlacei e cristallini (visibili dall'8 novembre all'8 gennaio).





...gli orsi polari, a causa dello scioglimento dei ghiacci, sono costretti ad allontanarsi dal Polo Nord e cercare un altro luogo in cui vivere.
Arrivano ad una banchina creata dalle Galeries Lafayette e trovano un mondo di divertimento...

E' un messaggio per sensibilizzare l'opinione pubblica sui danni provocati all'ambiente. 





All'interno del magazzino domina invece la scena un enorme albero di carta bianca, animato con una ruota panoramica e una teleferica che ospita gli orsi polari.





Anche gli addobbi sono esclusivamente in carta.
L'artista che ha creato queste decorazioni è Lorenzo Papace.
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Le vetrine di Printemps invece sono animate da 60 personaggi magici: "Reve de Nöel au Printemps" (3 novembre/1 gennaio).



Jules e Violet sono i protagonisti di questa piccola storia.
E' la Vigilia di Natale...i due bambini stanno sognando e magicamente si svegliano all'interno del Grande Magazzino di Printemps.
Qui tutto si anima divenendo per loro una grande scoperta...



La scenografia delle vetrine è stata realizzata dall'illustratore Peter Diamond, con la collaborazione di tre grandi marchi: Jimmy Choo, David Yurman et Bonpoint.
Madrina dell'inaugurazione è stata Uma Thurman.




L'interno del magazzino è invece decorato con 142 abeti e un albero di Natale alto 11m.


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Per cercare l'atmosfera natalizia parigina ci si può anche recare in uno dei Mercatini di Natale della città.


Il più noto è quello che dall'11 novembre all'8 gennaio (domenica/giovedì 12.00/24.00  venerdì/sabato 12.00/1.00) ,si svolge per quasi 2 km lungo gli Champs-Elysèes, dall'Arco di Trionfo a Place de la Concorde.



Quest'anno le luci a led e l'uso di contenitori per bevande di materiali riciclabili, hanno dato un'impronta ecologica all'evento.

Un trenino di Natale, giostre, la Grande Ruota Panoramica di Place de la Concorde, la pista di pattinaggio davanti al Grand Palais (la più grande d'Europa), 180 chalet in legno bianco in cui si vendono prodotti di gastronomia e artigianato, bar à huitres, bar à champagne, brasseries bavaresi, animano questo grande villaggio natalizio nel quale si recano ogni anno 15 milioni di visitatori per "assaporare" l'atmosfera più magica dell'anno.







 







E allora per "assaporare" gastronomicamente il Natale, cosa c'è di meglio che gustare gaufres, crêpes, raclettes, vin chaud, o una cioccolata calda?!






Un grosso grazie a Gianluca che in questa occasione ha scattato le foto del post!



CONCLUSIONI
Ormai tutte le grandi città d'Europa s'illuminano a festa e scintillano di mille colori nel periodo a cavallo tra le feste natalizie e di fine anno.
Parigi però, sembra voler ogni anno stupire con le sue luci, regalando atmosfere uniche!
E chissà se anche quest'anno l'atmosfera diverrà ancora più magica e ovattata con qualche spruzzata di candidi fiocchi di neve?!