martedì 3 aprile 2018

Parigi: la Cattedrale di Notre-Dame (interno)


Dopo aver ammirato l'architettura e le decorazioni esterne della cattedrale, è il momento di varcare il
Portale di Sant'Anna ed entrare al suo interno.
La cattedrale è lunga 135 m, è larga 48 m ed è alta 35 m.
La cattedrale ha una pianta a croce latina, con transetto poco sporgente.
Presenta un profondo coro e un'abside semicircolare.

navata centrale (verso la controfacciata)
L'interno è diviso in cinque navate (nonostante i portali siano tre), da pilastri di forme differenti.
Quelli più antichi (XII secolo) sono i cinque della navata centrale più vicini al transetto, cilindrici come quelli del coro e dell'abside, e con capitelli con foglie d'acanto.

pilastri cilindrici e capitelli con foglie d'acanto
pilastri della navata centrale
I quattro pilastri della navata centrale più vicini alla facciata (1220) sono due cilindrici con quattro colonnine aggiunte e due cilindrici con una sola colonnina rivolta verso la navata, e presentano anch'essi capitelli con foglie d'acanto.
I possenti pilastri polistili sorreggono l'ultima campata vicino alla facciata.

pilastro cilindrico con quattro colonnine (a sinistra) e pilastro polistilo (a destra)
capitelli dei pilastri polistili
basi dei pilastri polistili
La navata centrale ha cinque campate coperte ognuna da una volta a crociera a sei vele.
Le navate laterali hanno otto campate coperte da volte a crociera a quattro vele.
L'unica campata sotto ognuna delle due torri ha una copertura a crociera con otto vele.
Il transetto è composto da tre campate.

volte a crociera a quattro vele delle navate laterali

Dalla navata centrale si può vedere il matroneo, costruito sopra le navate laterali interne,che dopo aver affiancato il transetto, continua nell'abside e nel coro.

matroneo: galleria sinistra (trifore)
matroneo: galleria destra (trifore con oculo)
Il matroneo si apre nella navata centrale con trifore ogivali, tranne che nella prima campata dove vi si trova, da ogni lato, una bifora.
Le aperture del matroneo destro hanno anche un'apertura circolare.

bifora del matroneo della prima campata
Il matroneo è illuminato da finestre a forma di rosette, racchiuse in una lunetta ogivale.
Le vetrate sono opera di Jacques Le Chevallier (1960).

vetrate del matroneo (Jacques Le Chevallier)
In ogni campata della navata centrale, al livello del cleristorio, vi sono due finestre: all'inizio e alla fine della navata ci sono monofore (XII secolo), nel transetto le monofore sono accompagnate da rosoni, mentre le sei bifore al centro della navata sono state aperte tra il 1220 e il 1250.

bifore del cleristorio (Jacques Le Chevallier)
bifore del cleristorio (Jacques Le Chevallier)
bifora del cleristorio (Jacques Le Chevallier)
Le vetrate del cleristorio sono recenti e in stile astratto: furono realizzate da Jacques Le Chevallier (1952/1967), che usò colori e materiali del medioevo.
Queste vetrate ricoprono 400mq di superficie, sono una diversa dall'altra e messe in progressione cromatica, dal blu (controfacciata) al rosso (transetto), e trattano il tema della Gerusalemme celeste.
In controfacciata si trova la cantoria in pietra con parapetto in legno scolpito, realizzata su disegno di Eugène Viollet-le-Duc.
Qui si trova l'organo che maschera la parte inferiore del rosone della facciata settentrionale.

controfacciata con cantoria e organo
organo
Nella navata centrale, addossato alla settima arcata destra, si trova un pulpito ligneo neogogotico realizzato su disegno di Eugène Viollet-le-Duc.

pulpito ligneo
particolare della decorazione del pulpito
Illuminano la cattedrale lampadari in bronzo dorato realizzati nel XIX secolo.

lampadario della cattedrale
In ognuna delle navate laterali esterne del piedicroce si trovano sette cappelle a pianta quadrangolare con copertura a crociera.
Furono ricavate nel 1225 tra i contrafforti.
Sono illuminate da quadrifore sormontate da tre oculi polilobati.

Navata laterale esterna destra:

navate laterali destre
Sul muro della prima campata si trova il cosiddetto Crocifisso di Napoleone III.
Il crocifisso in bronzo, poggiante su una colonna di marmo, fu donato da Napoleone III 

Crocifisso di Napoleone III
La prima cappella è la Cappella di S.Eligio di Noyon, patrono degli orefici.

Cappella di S.Eligio
La Confraternita degli orefici ha donato l'altare, il crocifisso, i candelabri dorati affissi al muro e la statua di S.Eligio.
Venne donata dalla confraternita anche la tela appesa alla parete di Charles Le Brun (1651) raffigurante la Lapidazione di S.Stefano.
La Corporazione degli orefici ha donato, come omaggio alla Madonna, 76 dipinti alla cattedrale.                                                                                                                       Questi dipinti vennero chiamati "Mays" perché vennero offerti il 1 maggio, di quasi ogni anno, dal 1630 al 1707.                                                                                                      Di queste tele, rappresentanti scene tratte dagli Atti degli Apostoli, ne sono rimaste oggi nelle cappelle della cattedrale solo 13 (alcune sono andate perdute, altre sono in altre chiese o in musei). 
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La seconda cappella, la Cappella di S.Francesco Saverio, e la terza cappella, Cappella di Santa Genoveffa, sono adibite alle Confessioni.

Nella Cappella di Santa Genoveffa, oltre alla statua che raffigura la Santa dedicataria, si trova la tela della Crocifissione di S.Pietro di Sébastien  Bourdon (1643), dei "Mays".
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La quarta cappella è la Cappella di S.Giuseppe.

Cappella di S.Giuseppe
Qui si trovano una statua policroma di S.Giuseppe con Gesù fanciullo e il dipinto la Predicazione di S.Pietro a Gerusalemme di Charles Poerson (1642), uno dei "Mays".
Anche l'ostensorio è un dono della Confraternita degli orefici (1949).
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La quinta cappella è la Cappella di S.Pietro Apostolo.

Cappella di S.Pietro Apostolo
Qui si trovano una boiserie in legno del XVI secolo con decorazioni a bassorilievo: Apostoli e Santi in nicchie a tutto sesto, proveniente da una sala capitolare, e una statua in legno di S.Pietro con Croce scolpita da Claude-Anthime Corbon (1865).
Il Centurione Cornelio ai piedi di S.Pietro di Aubin Vouet (1639) qui appeso alla parete, è uno dei "Mays".
Altare, confessionale e vetrata sono stati disegnati da Eugène Viollet-le-Duc.

boiserie (XVI sec.)
statua di S.Pietro con Croce
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La sesta cappella è la Cappella di Sant'Anna.

Cappella di Sant'Anna
La Conversione di S.Paolo di Laurent de La Hyre (1637) è il "Mays" presente in questa cappella.

Conversione di S.Paolo (Laurent de La Hyre - 1637)
La vetrata "L'Albero di Jessé" è stata disegnata da Eugène Viollet-le-Duc, come anche l'altare e il confessionale.

vetrata: L'Albero di Jessé
Eccezionalmente all'epoca della nostra visita, era esposta la tela Flagellazione di Cristo di Charles Le Brun (1670), al posto del dipinto Natività di Maria di Louis e Matthieu Le Nain (1670).

Flagellazione di Cristo (Charles Le Brun - 1670)
Il medaglione proviene dal mausoleo di Charles de la Grange-Trianon.
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La settima cappella della navata laterale esterna destra è la Cappella del sacro Cuore di Gesù.

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Navata laterale esterna sinistra :

La prima cappella dalla controfacciata è la Cappella di S.Leonardo o Battistero.

Cappella del Battistero
Il fonte battesimale in bronzo fu disegnato da Eugène Viollet-le-Duc e realizzato da Louis Bachelet.
La vasca ha una forma quadrilobata ed è sorretta da colonnine.
Alla base del fonte si trovano le statue degli Evangelisti.
E' sormontato dalla statua di S.Giovanni Battista.
Il cero pasquale è moderno (opera di Jean e Sébastien Touret).

fonte battesimale e cero pasquale
I due dipinti della cappella sono La Discesa dello Spirito Santo di Jacques Blanchard (anche questa tela fa parte dei "Mays") e una Adorazione dei Pastori di Jérome Franken.

Adorazione dei Pastori (Jérome Franken - 1585 )
La Discesa dello Spirito Santo (Jacques Blanchard - 1634)

L'armadio e la vetrata furono disegnati da Eugène Viollet-le-Duc.
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La seconda cappella è la Cappella di S.Carlo Borromeo.

Cappella di S.Carlo Borromeo
La statua in marmo di S.Carlo Borromeo si trova su un piedistallo.
Il "May" qui esposto è S.Paolo che acceca il falso profeta Barjesu e converte il proconsole Sergio, opera di Nicolas Loir.

S.Paolo che acceca il falso profeta Barjesu e converte il proconsole Sergio (Nicolas Loir - 1650)
E' anche esposta sulla parete destra una Vergine della Pietà di Lubin Baugin.

Vergine della Pietà (Lubin Baugin - 1650)
I disegni per la realizzazione dell'altare, del confessionale e della vetrata sono di Eugène Viollet-le-Duc.
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La terza cappella è la Cappella dell'Infanzia Missionaria.

Cappella dell'Infanzia Missionaria
La cappella prende il nome dal gruppo scultoreo di Adolphe-Victor Geoffroy-Dechaume l'Opera della Santa Infanzia, posto sopra l'altare che raffigura l'episodio del Vangelo "Sinite parvulos ad me venire" ("Lasciate che i bambini vengano da me").

gruppi scultorei della cappella
Sono qui presenti anche altri due gruppi scultorei: Sant'Anna con la Santa Vergine e S.Francesco Xavier che battezza.
Il "May" di questa cappella raffigura la Flagellazione di S.Pietro e di S.Silvano, opera di Louis  Testelin.

Flagellazione di S.Pietro e di S.Silvano (Louis Testelin - 1655)
Sono conservate in questa cappella le reliquie di S.Paolo Tchen (missionario in Cina, decapitato per la sua fede).
I disegni per la realizzazione dell'altare, del confessionale e della vetrata sono di Eugène Viollet-le-Duc.
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La quarta cappella è la Cappella di S.Vincenzo de' Paoli.

Cappella di S.Vincenzo de' Paoli
S.Vincenzo de' Paoli è qui presentato da una statua in marmo posta sopra l'altare.

altare e statua di S.Vincenzo de' Paoli
Il "May" di questa cappella è opera di Gabriel Blanchard e raffigura Sant'Andrea elettrizzato di gioia alla vista del suo supplizio.

Sant'Andrea elettrizzato di gioia alla vista del suo supplizio (Gabriel Blanchard - 1670)
Si trova in questa cappella il monumento funebre di Lèon-Adolphe Amette, arcivescovo di Parigi, opera di Hippolyte Lefèbvre.
I disegni per la realizzazione dell'altare, del confessionale e della vetrata sono di Eugène Viollet-le-Duc.
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La quinta cappella era la Cappela di S.Giuliano l'ospitaliere e Santa Maria Egiziaca, oggi dedicata a Nostra Signora di Guadalupe, patrona del Messico e delle Americhe.

Cappella di Nostra Signora di Guadalupe
Un mosaico (1949) posto sopra l'altare rappresenta la Madonna che apparve vicino a Città del Messico ad un indigeno messicano nel 1531.
Nella cappella è esposta una copia del mosaico realizzato dagli Ateliers del mosaico del Vaticano offerta dal governo messicano.

Nostra Signora di Guadalupe (copia da originale degli Ateliers del mosaico del Vaticano)
E' qui presente anche la copia del Ritratto di S.Juan Cuahtlatoatzin, l'indigeno al quale apparve la Madonna, patrono di Lima e del Perù, realizzato da Dante Meza.

Ritratto di S. Juan Cuahtlatoatzin (copia da Dante Meza)
Il "May" di questa cappella raffigura Il Profeta Agabo predice a S.Paolo le sue sofferenze a Gerusalemme di Louis Chéron.
I disegni per la realizzazione dell'altare, del confessionale e della vetrata sono di Eugène Viollet-le-Duc.
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La sesta cappella era la Cappella di S.Caterina d'Alessandria, oggi Cappella di S.Landerico.

Cappella di S.Landerico
La cappella conserva una statua di S. Landerico, fondatore del primo Hotel-Dieu nel VII secolo, opera di Adolphe-Victor Geoffroy-Dechaume.
Due sono le tavole appese alle pareti della cappella: Il Figlio di Sceva percosso dal demonio, opera di Mathieu Elyas (uno dei "Mays"), e Il Martirio di Sant'Andrea di Charles Le Brun.

Il Figlio di Sceva percosso dal demonio (Mathieu Elyas - 1702)
Il Martirio di Sant'Andrea (Charles Le Brun - 1647)
I disegni per la realizzazione dell'altare, del confessionale e della vetrata sono di Eugène Viollet-le-Duc.
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La settima cappella è la Cappella di S.Clotilde.

Cappella di S.Clotilde e Pietra tombale del canonico Etienne Yver (XV sec.)
E' qui conservata sull'altare la statua policroma di S.Clotilde, regina di Francia e moglie di Clodoveo.
La statua è stata disegnata da Eugène Viollet-le-Duc e realizzata da Claude-Anthime Corbon.
Sotto la quadrifora è stata posizionata la Pietra tombale del canonico Etienne Yver, un tempo posta in una cappella vicina al chiostro, poi demolita.

I disegni per la realizzazione dell'altare e della vetrata sono di Eugène Viollet-le-Duc.
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Le quattro navate laterali si congiungono intorno all'abside creando un doppio deambulatorio.
Anche lungo il deambulatorio esterno si trovano alcune cappelle: 5 cappelle laterali (da ogni lato del coro) a forma rettangolare, e 5 cappelle radiali (nell'abside).

Durante i restauri ottocenteschi le cappelle furono affrescate in stile neogotico: solo nelle cappelle radiali sono rimaste queste decorazioni.

Le Cappelle laterali di destra presentano delle trifore.

La prima cappella è adibita a locale di servizio per le Messe.
La seconda e la quarta cappella introducono alla Sacrestia del Capitolo dove è conservato il Tesoro della Cattedrale, di cui parlerò in un post a parte.

ingresso alla Sacrestia del Capitolo
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La terza cappella è la Cappella di S.Dionigi, primo vescovo di Parigi e martire.

Cappella di S.Dionigi
L'affresco neogotico alle pareti, raffigurate scene della Vita di S.Dionigi, è stato realizzato su disegno di Eugène Viollet-le-Duc, come anche l'altare e l'armadio che conserva gli Olio Santi.

Dal chiostro dove era prima posizionato, fu spostato in questa cappelle il monumento funebre dell'arcivescovo Denis-Auguste Affre, opera di Auguste-Hyacinthe Debay.
L'arcivescovo venne colpito da una pallottola nel tentativo di calmare i rivoltosi che avevano istituito delle barricate in Faubourg Saint-Antoine.

monumento funebre dell'arcivescovo Denis-Auguste Affre (Auguste-Hyacinthe Debay - 1850)
L'icona sotto la vetrata raffigura S.Dionigi l'Areopagita (vescovo di Atene).
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La quinta cappella è la Cappella di Santa Maria Maddalena.

Cappella di Santa Maria Maddalena e monumento funebre dell'arcivescovo Marie-Dominique-Augustin Sibour (1868)
In questa cappella si trova il monumento funebre dell'arcivescovo Marie-Dominique-Augustin Sibour, assassinato anch'egli nel XIX secolo, opera di Paul Dubois, Joseph Lescorné e Joseph-Marius Ramus.

La pittura murale con scene tratte dalla Vita di Santa Maria Maddalena, l'altare e la vetrata della cappella sono stati realizzati su disegno di Eugène Viollet-le-Duc.

affresco: Vita di Santa Maria Maddalena
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Iniziano poi le cinque Cappelle radiali dell'abside.

La prima cappella radiale destra è la Cappella di S.Guglielmo, canonico di Parigi nel XIII secolo.
Precedentemente questa cappella era stata dedicata ai Santi Pietro, Stefano e Remigio.

Cappella di S.Guglielmo
Si trova qui il monumento funebre del conte Charles-Henry d'Harcourt, denominato "Incontro coniugale".
L'opera che raffigura l'avvocato e uomo politico nella sua tomba e sua moglie che tende verso di lui, è stato realizzato da Jean-Baptiste Pigalle.

monumento funebre del conte Charles-Henry d'Harcourt  o "L'incontro coniugale" (Jean-Baptiste Pigalle - 1776)

Vi è qui anche il monumento funebre di Jean Juvenel des Ursins e di Michelle de Vitry.

monumento funebre di Jean-Juvenel des Ursins e di Michelle de Vitry
E' anche qui esposto il dipinto la Visitazione della Vergine o Le Magnificat di Jean Jouvenet (1716).
L'artista, paralizzato alla mano destra, dipinse l'opera con la mano sinistra.

Visitazione della Vergine o Le Magnificant (Jean Jouvenel - 1716)
La vetrata è stata disegnata da Eugène Viollet-le-Duc, mentre i tondi delle rosette con Il Sacrificio di un toro e Le Tentazioni di Adamo ed Eva risalgono al XIII secolo.

Le Tentazioni di Adamo ed Eva (1230)
Il Sacrificio di un toro (XIII sec.)
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La seconda cappella radiale destra è la Cappella di S.Giorgio, adibita al SS.Sacramento.

Cappella di S.Giorgio
Nella cappella trova posto la statua di S.Giorgio con il drago.

S.Giorgio e il drago
Nella campata centrale si trova l'altare in marmo, mentre nelle due campate laterali vi sono stalli in legno.
I candelabri e il Crocifisso posti sul tabernacolo sono quelli che furono usati durante l'incoronazione di Napoleone il 2 dicembre 1804.

 tabernacolo, Crocifisso e candelabri della Cappella di S.Giorgio
E' qui presente il monumento funebre dell'arcivescovo Georges Darboy (opera di Jean-Marie Bonnassieux), fucilato insieme ad altri 30 sacerdoti durante la Comune.

Nell'alto delle tre quadrifore della cappella sono raffigurate la Vita di S.Stefano (quadrifora centrale), Vita di Sant'Eustachio (quadrifora destra), e Vita di S.Luigi (quadrifora sinistra).

Vita di Sant'Eustachio (Adolphe-Napoléon Didron)
Vita di S.Stefano (Louis Charles Auguste Steinheil)
Vita di S.Luigi (Adolphe-Napoléon Didron)
Le pareti e le volte sono state affrescate da Louis Charles Auguste Steinheil.
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La cappella assiale è chiamata Cappella della Madonna dei Sette Dolori.

Cappella della Madonna dei Sette Dolori
Dal 2009 questa cappella è divenuta la cappella capitolare dell'Ordine Equestre del S.Sepolcro di Gerusalemme, incaricato di salvaguardare la reliquia della Corona di Spine, custodita in questa cappella in una teca di vetro coperta da un manto rosso.

reliquia della Corone di Spine coperta da drappo rosso
Questa preziosa reliquia è costituita da anelli di giunco tenuti insieme da fili d'oro, con circa una settantina di spine,e che la tradizione vuole sia stata posta sul capo di Cristo per deriderlo.
Questa corona, conservata dagli Apostoli, risulta essere stata custodita nel 409 nella Basilica del Monte Sion a Gerusalemme.
Dal VII secolo risulta essere a Bisanzio, qui trasportata per difenderla dalle invasioni arabe.
L'imperatore latino di Costantinopoli Baldovino II, per difficoltà finanziarie, mise la corona a pegno presso i banchieri veneziani, che venne acquistata da re Luigi IX per 135.000 lire dell'epoca: metà delle spese annue del suo regno.
Per conservare degnamente questa reliquia Luigi IX fece costruire la Sainte-Chapelle (1239).
Durante la Rivoluzione la Corona di Spine fu presa come patrimonio nazionale e conservata nella Biblioteca Nazionale.
Nel 1801 in occasione del Concordato fu restituita all'arcivescovo di Parigi e conservata nella Cattedrale di Notre-Dame, insieme ad altre due reliquie: un chiodo e un frammento di legno della Croce
ATTENZIONE: La Corona di Spine viene esposta alla venerazione dei fedeli ogni primo venerdì del mese e i venerdì di Quaresima (15.00/16.00), e il Venerdì Santo (10.00/17.00).

Nella campata centrale della cappella si trova l'altare in stucco policromo.
Sul dossale è raffigurata la Deposizione di Cristo dalla Croce.
Una statua della Vergine Addolorata è posta al di sopra sopra del dossale.

altare, dossale (Deposizione di Cristo dalla Croce) e statua della Madonna
Alla sinistra dell'altare si trova il monumento funebre del maresciallo di Francia Albert de Gondi, mentre alla destra vi è il monumento funebre del vescovo Pierre de Gondi.

monumento funebre del vescovo Pierre de Gondi
monumento funebre del maresciallo Albert de Gondi
Nelle tre quadrifore, con vetrate ottocentesche che ripropongono quelle del XIV secolo, sono raffigurate scene della Vita della Vergine Maria (quadrifora centrale), i Pellegrinaggi a Notre-Dame e l'Assunzione di Maria (quadrifora di destra) e Sibille e Profeti annunziano la venuta di Cristo (quadrifora sinistra).

quadrifora destra: Pellegrinaggi a Notre-Dame
particolare della quadrifora destra: Assunzione di Maria
quadrifora centrale: Vita della Vergine Maria
particolare della quadrifora centrale
quadrifora sinistra: Sibille e Profeti annunziano la venuta di Cristo
particolare della quadrifora sinistra
Gli affreschi della parete destra della cappella raffigurano la Madonna in trono col Bambino tra i Santi Dionigi e Nicasio, mentre accoglie l'anima del vescovo Simon Matifort de Bucy.

affreschi della parete destra della cappella
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Segue la seconda cappella radiale di sinistra (dal transetto): la Cappella di S.Marcello, vescovo di Parigi nel V secolo.

Cappella di S.Marcello
altare della Cappella di S.Marcello
I due monumenti funebri di questa cappella appartengono all'arcivescovo Hyacinthe-Louis de Quélen (opera di Adolphe-Victor Geoffroy-Dechaume) e al cardinale Jean-Baptiste de Belloy-Morangle (Louis-Pierre Deseine).

monumento funebre dell'arcivescovo Hyacinthe-Louis de Quélen (Adolphe-Victor Geoffroy-Dechaume - 1839/1840)
monumento funebre del cardinale Jean-Baptiste de Belloy-Morangle ( Louis-Pierre Deseine - 1819)
Negli affreschi murali sono rappresentati Il Trionfo di S.Marcello, La Traslazione delle Reliquie di S.Marcello a Notre-Dame e i Santi Elia, Aurea di Parigi (religiosa siriana), Genoveffa (patrona di Parigi) e Germano vescovo.
Sono opera di Théodore-Nicolas-Pierre Maillot (1868).

affresco: Il Trionfo di S.Marcello
Sant'Elia e Sant'Aurea di Parigi
Santa Genoveffa e S.Germano vescovo
Sono esposti in questa cappella i plastici della costruzione della Cattedrale di Notre-Dame e di come poteva essere il cantiere in epoca medievale.
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La prima cappella radiale sinistra è la Cappella di S.Luigi IX re di Francia.

Cappella di S.Luigi IX
Gli affreschi delle pareti raffigurano S.Ludovico (ovvero Luigi IX), S.Clodoaldo presbitero, S.Ludovico di Tolosa, S.Carlomagno imperatore, Santa Clotilde, Santa Redegonda, Santa Isabella e Santa Giovanna di Valois.

affreschi della Cappella di S.Luigi IX
affreschi della Cappella di S.Luigi IX
Santa Isabella e S.Giovanna di Valois
Santa Clotilde e Santa Redegonda


S.Ludovico (Luigi IX) e S.Clodoaldo presbitero
S.Ludovico di Tolosa e S.Carlomagno imperatore
particolare della decorazione neogotica della Cappella di S.Luigi IX
Si trova in questa cappella il monumento funebre del cardinale Louis Antoine de Noailles, opera di Germain Boffrand.

monumento funebre del cardinale Louis Antoine de Noailles (Germain Boffrand - 1729)
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Continuando a percorrere il deambulacro s'incontrano ora le Cappelle laterali di sinistra del coro.

La quinta cappella è la Cappella di S.Germano, vescovo di Parigi nel VI secolo (all'epoca della nostra visita la cappella era parata da un drappo).

Cappella di S.Germano
Qui vi è il monumento funebre dell'arcivescovo Antoine-Elèonore-Leon Le Clerc de Huignè, opera realizzata su disegno di Eugène Viollet-le-Duc, come gli affreschi alle pareti raffiguranti scene della Vita di S.Germano.

Il medaglione della quadrifora della cappella, realizzato da Antoine Lusson su disegno di Eugéne Viollet-le-Duc, rappresenta la Pentecoste.

medaglione vetrata: Pentecoste
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La quarta cappella è la Cappella di S.Ferdinando, re di Castiglia e di Leon, e cugino di S.Luigi.

Cappella di S.Ferdinando con il monumento funebre del maresciallo di Francia Jean-Baptiste Budes de Guébriant e della moglie Renée du Bec-Crépin (Adolphe -Victor Geoffroy Dechaume - 1860)
Qui vi sono il monumento funebre dell'arcivescovo di Parigi Christophe de Beaumont du Repaire, e il monumento funebre del maresciallo di Francia Jean-Baptiste Budes de Guébriant e della moglie Renée du Bec-Crépin, due opere di Adolphe -Victor Geoffroy Dechaume su disegno di Eugène Viollet-le-Duc.

Inoltre vi è il mausoleo con statua orante dell'arcivescovo Francois-Nicolas-Madeleine Morlot, opera di Joseph-Stanislas Lescorné.

mausoleo con statua orante dell'arcivescovo Francois-Nicolas-Madeleine Morlot  (Joseph-Stanislas Lescorné,) monumento funebre dell'arcivescovo di Parigi Christophe de Beaumont du Repairee (Adolphe -Victor Geoffroy Dechaume - 1869) e statua di Sant'Antonio da Padova (2013)
Trova posto in questa cappella la statua in legno di Sant'Antonio da Padova.
Alle pareti vi sono gli affreschi della Vita di S.Ferdinando realizzate su disegno di Eugène Viollet-le-Duc.
Nel medaglione della vetrata sono raffigurate le armi della famiglia Riboisière.
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La terza cappella corrisponde alla Porta Rossa, l'ingresso che permetteva al clero di accedere direttamente nella cattedrale dal chiostro, soprattutto durante i servizi liturgici notturni.

La seconda e la prima cappella sono divenute ambienti di servizio.
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Nel deambulacro si possono anche ammirare le due transenne lignee che chiudono esternamente il coro.

transenna del coro
Furono realizzate tra il XIII e il XIV secolo.
La narrazione incomincia nella zona dell'abside con la transenna sinistra del coro.
La Resurrezione si trovava nello jubè demolito.

La parte rivolta verso il deambulatorio è policroma e la decorazione a bassorilievo si sviluppa su due fasce: in quella inferiore ad archetti vi sono gli stemmi degli arcivescovi di Parigi, mentre in quella superiore sono narrate scene del Vangelo.

Transenna sinistra: Visitazione, Natività, Adorazione dei Magi
transenna sinistra: Strage degli Innocenti, Fuga in Egitto
transenna sinistra: Presentazione di Gesù al Tempio, Gesù discute con i Dottori, Battesimo di Cristo
transenna sinistra: Nozze di Cana, Entrata in Gerusalemme
transenna sinistra: Ultima Cena, Lavanda dei Piedi,Gesù nell' Orto degli Ulivi
transenna destra: Gesù appare alla Maddalena, Gesù appare alle Pie Donne, Gesù appare a S.Pietro e a S.Giovanni, Gesù appare ai Discepoli di Emmaus
transenna destra: Gesù appare agli Apostoli nel Cenacolo, Gesù appare a S.Tommaso, Apparizione agli Apostoli sulle rive del lago Tiberiade
transenna destra: Apparizione agli Apostoli sulle rive del lago Tiberiade, Gesù appare agli Apostoli in Galilea, Gesù appare agli Apostoli nel giorno dell'Ascensione
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Nel deambulacro, dietro la barriera del coro si trovano la sepoltura del vescovo Louis-Ernest Dubois (opera di Henri Bouchard), assassinato nel XIX secolo, la sepoltura dell'arcivescovo Jean Veraier.

sepoltura del vescovo Louis-Ernest Dubois (Henri Bouchard - XIX sec.)
sepoltura dell'arcivescovo Jean Veraier
Proprio dietro al coro si trova invece la sepoltura del vescovo Simon Matifas de Bucy.

sepoltura del vescovo Simon Matifas de Bucy (XIV sec.)
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Il coro è composto da due campate coperte con volte a crociera a sei vele.

coro e abside
coro visto dal deambulatorio
 Il coro termina con un'abside semicircolare divisa da pilastri polistili in cinque sezioni (corrispondenti alle cinque cappelle radiali presenti nel deambulatorio).

abside
Il matroneo nel coro si apre con bifore all'interno e verso l'esterno con trifore.

matroneo e bifore del cleristorio del coro
Il cleristorio ha alte bifore, tranne nella prima campata in cui sono presenti una monofora e un rosone per ognuno dei due lati.

monofora e rosone della prima campata del coro
monofora e rosone della prima campata del coro






















Le tre bifore dell'abside sono un omaggio alla Vergine e raffigurano l'Annunciazione (a sinistra), la Glorificazione (al centro) e Visitazione (a destra).
Sono opera di Laurent-Charles Maréchal.

vetrate del cleristorio dell'abside
L'ottocentesco altare maggiore in marmo in stile neogotico andò a sostituire quello settecentesco in stile barocco.

Nel 1715 furono realizzate le tre grandi sculture vicine all'altare: la Pietà in marmo di Carrara (opera di Nicolas Coustou), Luigi XIII nell'atto di offrire la corona alla Vergine (opera di Guillaume Coustou) e Luigi XIV inginocchiato (opera di Antoine Coysevox).

gruppi scultorei del coro: Luigi XIII, Pietà e Luigi XIV
Pietà vista dal deambulatorio
Il gruppo scultoreo della Pietà poggia su un basamento decorato con un bassorilievo raffigurante  Gesù deposto dalla Croce e portato nel sepolcro, opera di François Girandon.


Dietro il gruppo scultoreo della Pietà vi è la dorata Croce gloriosa, realizzata da Marc Couturier (1993).

Sei statue in bronzo raffiguranti Angeli con gli strumenti della Passione sono posizionate davanti ai sei pilastri dell'abside.

Nel 1753, anno in cui venne demolito lo jubé, furono aggiunti i nuovi stalli in legno.

stalli lignei
In origine gli stalli erano 114, mentre oggi sono 78.
Il primo stallo a destra, sormontato da baldacchino, è riservato all'arcivescovo di Parigi, mentre quello identico sul lato sinistro viene occupato dai vescovi ospitati.
La boiserie che sovrasta i seggi superiori è divisa in riquadri decorati con scene della Vita della Vergine e circondati dagli strumenti della Passione e i simboli dei re di Francia.

Per le liturgie feriali vi è al centro del coro un altare in marmo di forma cubica.

Il presbiterio, che occupa metà della crociera, è rialzato rispetto alla navata centrale.

altare del presbiterio e coro
L'altare moderno qui posizionato, in bronzo e con la raffigurazione in altorilievo dei quattro Evangelisti e i quattro Profeti maggiori (Ezechiele, Isaia, Geremia e Daniele), è un'opera di Jean e Sébastien Touret.

Sul lato destro dell'altare si trova posizionata sopra un piedistallo, la trecentesca statua in marmo detta Nostra Signora di Parigi ("Notre-Dame de Paris"), che si trovava nella Cappella di Saint-Aignan del chiostro dei Canonici dell'Ile de la Cité.
La vera statua che ha dato il nome alla cattedrale in realtà non è questa, ma quella che si trovava sul trumeau del Portale del Chiostro.
Questa statua invece andò a sostituire nel 1818 il Portale della Vergine, distrutta durante la Rivoluzione

Nostra Signora di Parigi (XIV sec.)
Nostra Signora di Parigi (XIV sec.)
Originariamente la statua doveva decorare il trumeaux del Portale della Vergine, ma fu poi collocata nella posizione attuale da Eugène Viollet-le-Duc.
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Il transetto della cattedrale, più largo della navata centrale, è costituito da due bracci simmetrici ed è coperto da una volta a crociera.
Ogni braccio è composto da due campate.
Il matroneo presenta qui trifore e bifore, mentre il cleristorio ha monofore e rosoni circolari.

crociera del transetto
Il transetto nord (o braccio sinistro) custodisce la cassa e le reliquie di Santa Genoveffa, patrona di Parigi.
Il reliquiario, proveniente dall'antica Chiesa di Santa Genoveffa (l'attuale Pantheon), è in stile gotico ed è opera dell'orefice Placide Poussielgue-Rusand.

reliquiario di S.Genoveffa
reliquiario di S.Genoveffa
reliquiario di S.Genoveffa






















Sono anche qui presenti la statua della cosiddetta Madonna degli Studenti (opera di Antoine Vassé), ordinata per l'altare della Cappella della Vergine nel coro, il "May" S.Pietro guarisce i malati con la sua ombra (opera di Laurent de la Hyre), le icone La Madre di Dio (donata dal Patriarca russo Alessandro II) e L'Elogio dei Profeti alla Madre di Dio (donata dalla diocesi greco-cattolica ucraina di Parigi), la statua di S.Dionigi predica la Fede (opera di Nicolas Coustou), e il Trionfo di Giobbe di Guido Reni (commissionata per la Chiesa dei Mendicanti di Bologna).

Madonna degli Studenti (Antoine Vassé - 1772)
 S.Pietro guarisce i malati con la sua ombra ( Laurent de la Hyre - 1635)
La Madre di Dio
L'Elogio dei Profeti alla Madre di Dio
S.Dionigi predica la Fede (Nicolas Coustou - 1722)
Trionfo di Giobbe (Guido Reni)
Dal transetto nord si possono ammirare le vetrate del transetto sud: il rosone meridionale della "Nuova Alleanza" (Cristo dell'Apocalisse attorniato dagli Apostoli, Martiri, Vergini, Angeli e scene del Nuovo Testamento) e la fuga di finestre bifore dei Profeti con al centro i quattro Grandi Profeti che portano sulle spalle i quattro Evangelisti (Isaia-Matteo, Geremia-Luca, Ezechiele-Giovanni, Daniele-Marco).

rosone meridionale e fuga di bifore del Transetto Sud
 
Nel transetto sud si trovano, a fianco del portale, la statua in stucco di S.Teresa dell'Infante Gesù, opera di Louis Castes, la statua di S.Giovanna d'Arco, opera di Charles Desvergnes.

transetto sud
Fu infatti nella Cattedrale di Notre-Dame che ebbe inizio il processo di riabilitazione di Giovanna d'Arco.
S.Teresa dell'Infante Gesù (Louis Castes - 1929)
S.Giovanna d'Arco (Charles Desvergnes - 1900/1920)
Sulla parete sinistra vi è il dipinto S.Tommaso d'Aquino, Fontana della saggezza, opera di Antoine Nicolas.

S.Tommaso d'Aquino, Fontana della saggezza (Antoine Nicolas - 1648)
Prima di essere trasferito al Musèe de Cluny (o Museo Nazionale del Medio Evo), veniva conservato in questo braccio del transetto una delle statue che decoravano il lato sud-est dello jubé: un Adamo scolpito forse da  Pierre de Montreuil nel 1260, considerato uno dei più bei nudi del Medioevo.
Adamo (Pierre de Montreuil - 1260 - Musèe de Cluny)
Dal transetto sud si possono ammirare le vetrate del rosone settentrionale e della fuga di bifore del transetto settentrionale.
Le vetrate di questo rosone sono quasi interamente quelle originali del XIII secolo: al centro si trova la Vergine Maria, attorniata da Giudici, Re, Sacerdoti e Profeti del Vecchio Testamento.

rosone e fuga di bifore del Transetto nord

http://www.notredamedeparis.fr
Orario: lunedì/venerdì         8.00/18.45
             sabato e domenica  8.00/19.15

CONCLUSIONI
Entrare all'interno della Cattedrale di Notre-Dame è come ricalcare le orme di tutti quei personaggi  che hanno saputo imprimere una svolta nell'arte, e hanno dettato le regole dello stile gotico.
Anche se visitando molte altre cattedrali gotiche francesi abbiamo avuto modo si stupirci ancor più per lo slancio verso l'alto di alcune di esse, non si può dimenticare che questa è stata una delle prime ad essere realizzata e quindi in alcuni aspetti risulta avere qualche elemento di collegamento con il passato.
Inoltre molto è frutto del rifacimento ottocentesco di Eugène Viollet-le-Duc, quella figura che è stata così importante nell'arte neogotica.
Sicuramente è una tappa importante nella storia dell'arte!



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